TAPEXIT / AIUTO, SI SALVINI CHI PUO’! IL LEADER DELLA LEGA E’ PROPRIO INDIETRO!! MA INDIETRO ASSAI!!!
(g.p.)______Rimbalza oggi una dichiarazione di ieri del ministro dell’ Interno, vicepremier del governo e leader della Lega Matteo Salvini, che, intervistato dal telegiornale di Sky, su Tav e su Tap così parlò:
“Io penso che il terzo valico sia assolutamente necessario. Che il Tap in Puglia porterebbe un taglio del 10 per cento delle bollette. Per me si deve andare avanti. Pero’ nel contratto c’e’ scritto che si fa l’esame costi-benefici, e quindi valutiamo”.
Apparentemente, nulla di nuovo, e del tutto in linea, rispetto all’ ultimo episodio della vicenda, l’ incontro di giovedì scorso a Roma fra il presidente del consiglio Giuseppe Conte e il sindaco di Melendugno Marco Potì: siamo fermi al ‘faremo valutazioni’.
Beh, che facciano presto!
Dal versante leghista, aspettiamo ancora provvedimenti governativi sul fronte dell’ affaire Xylella, dopo i silenzi, le omissioni, gli accenni e le ovvietà delle scorse settimane del ministro Gian Marco Centinaio.
Ora, però Matteo Salvini si è dimenticato di quando prendeva le difese degli ulivi abbattuti, e protestava, con i pochi che aveva all’ epoca, contro il gasdotto Tap.
Le sue amnesie non promettono nulla di buono, al “tavolo di valutazione”, di cui non ci sarebbe nemmeno bisogno, almeno per i Cinque Stelle, che invece pure loro e primi ce la stanno menando da un mese con codeste valutazioni necessarie.
Ma lo facciano, lo facciano, ‘sto cavolo di tavolo, facciano pure, se credono, una seduta spiritica, evochino gli spiriti del loro passato, e ci dicano una volta e per tutte che cosa il governo abbia intenzione di fare.
Oramai, questo stillicidio di dichiarazioni ondivaghe, mezze dichiarazioni altalenanti, un passo avanti, due di lato e tre indietro, mani legate e piedi incrociati, francamente, comincia già a stancare.
Nell’ attesa, ci cadono mani, braccia, piedi e anche altro, a leggere la dichiarazione televisiva ampiamente ripresa, in tono rassicurante, da numerosi mass media, quale volontà leghista, e dunque governativa, di andare avanti.
Non per la volontà in sè, sia chiaro. Per la motivazione addotta al riguardo.
Una barzelletta.
Già, il presunto taglio dei costi delle bollette dei Pugliesi in caso di costruzione del gasdotto è una barzelletta, berlusconiana, adottata dai dalemiani, vecchia di anni. Talmente brutta e sciocca, che faceva ridere non di per sè, ma proprio per quanto era brutta e sciocca.
La adottarono nella comunicazione dell’ orgine, sempre anni fa, quelli di Tap Italia, quando si misero all’ opera, per fare propaganda propeduetica all’ inizio dei lavori, ma solo per un po’, poi se ne vergognarono, e la lasciarono decadere.
Non se ne ricordva più nessuno.
Fino a ieri, quando se n’è ricordato Matteo Salvini: per pararsi avanti, è caduto, rovinosamente, indietro.
Ma ci dica che è strategica, piuttosto, dica come Massimo D’ Alema, Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, e buon ultimo pure Giuseppe Conte, che si tratta di un’ opera strategica!
Usi pure argomentazioni altre, tipo quelle dei trattati internazionali: intendiamoci, anch’ esse infondate, ma che almeno argomentazioni sono.
Alle argomentazioni si può rispondere. Alle barzellette non si può rispondere. Al massimo, si può solo ridere, per non piangere.______
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