MELISSANO COME SCAMPIA, LA GOMORRA SALENTINA DI SPACCIO GENERALIZZATO, VIOLENZE, E OMICIDI. SOLDI FACILI PER I CRIMINALI, MISERIA E ROVINA PER I TOSSICODIPENDENTI E PER LE LORO FAMIGLIE. L’ APPELLO DEL PROCURATORE CAPO DI LECCE AI GIOVANI: “Smettete di dare soldi alla mafia, smettete di drogarvi”
(g.p.)______
Ad una svolta, rapidamente, il caso del giovane assassinato a Melissano. In poche ore la pista seguita – lo spaccio di sostanze stupefacenti, su cui peraltro erano già da tempo al lavoro – ha portato gli inquirenti ad avere in mano elementi consistenti, tali da fermare due persone, accusate del delitto, su disposizione del procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce Guglielmo Cataldi e dell sostituto prucuratore Stefania Mininni.
Si tratta di Angelo Rizzo, 23 anni, e di Daniele Manni, 34 anni.
I fermati sono Pietro Bevilacqua, Antonio Librando, Biagio Manni, Luciano Manni, Maicol Andrea Manni, Luca Piscopiello, Luca Rimo e Gianni Vantaggiato.
Nello stesso contesto, sempre questa notte, sono state fermate altre otto persone,con l’ accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
E’ un grosso clan che ha gestito lo spaccio di droga a Melissano e dintorni in maniera sempre più massiccia.
Rivalità emerse al suo interno, riguardo le zone di influenza, nei comuni limitrofi hanno portato prima a rivalità e scontri, sparatorie e agguati, poi appunto al delitto di ieri, ma pure quello di quattro mesi secondo gli inquirenti è maturato nello stesso contesto.
Nel complimentarsi con magistrati e militari per la brillante e rapida operazione, il procuratore Leonardo Leone De Castris ha ricordato a tutti che : “Ogni tiro di cocaina, ogni canna fumata alimentano le ricchezze della criminalità organizzata, ogni euro speso finisce nelle tasche dei mafiosi”, rivolgendosi in particolare ai tossicodipendenti, stimati in “decine di migliaia”.
D’ estate, poi, molti di più, per l’ arrivo dei turisti.
Ma tutto l’ anno una vera e propria piaga sociale, che alimenta ulteriore criminalità, così detta ‘micro’, di rapine, furti, scippi e quant’ altro compiuto da chi deve trovare i soldi per la dose che non ha, sul mercato della disperazione e della morte.
Molti giovani e meno giovani rovinati, a volte per sempre, e rovinate le loro famiglie gettate nella disperazione.
Servizi sociosanitari, pur con l’ attenuante di quanto sia difficile uscire dalla droga, che appaiono carenti e lacunosi, pur con l’ impegno personale sincero e prezioso di tanti medici validissimi.
Istituzioni poi pressoché assenti su quello che dovrebbe essere l’ impegno prioritario: la prevenzione.
Tutto questo è la droga certo, non solo nel Salento, ma che nel Salento ha conosciuto da decenni ormai una rapida espansione che non accenna a diminuire, nonostante le operazioni quotidiane delle forze dell’ ordine, e che continua invece a crescere, spia evidente di un allarmante disagio sociale.______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri
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