DA ACCESA CONTESTATRICE, A SILENTE CONTESTATA. L’ AMARA PARABOLA DI BARBARA LEZZI SUL GASDOTTO TAP
(e.l.)______’Stamattina a Lecce, all’ UniSalento, per un incontro con le rappresentanze sindacali dei Cobas, che le avevano scritto nei giorni scorsi una lettera aperta e invitata ad un confronto, sul problema dei lavoratori precari, il ministro per il Sud Barbara Lezzi è stata contestata sul gasdotto Tap.
L’ incontro sul precariato è filato via liscio.
Ma ad attendere la Lezzi davanti l’ edificio di Studium 2000, presidiato dalle Forze dell’ Ordine, c’erano attivisti del Comitato No Tap, con i loro cartelli, ai quali è stato in un primo monento impedito l’ ingresso, accordato in seguito.
La contestazione è ripresa alla fine. Del tutto pacifica, e condita con amara ironia, per ricordare all’ attuale ministro le promesse di tutto il M5S di bloccare subito, ove fossero andati al governo, la costruzione del gasdotto Tap, ora disattese: “Eri al nostro fianco…E ora? Vergognati!”.
Da tante manifestazioni al fianco del Comitato No Tap e alla testa dei militanti del M5S, degli anni scorsi, alcune condotte in prima persona con l’ abituale foga oratoria, contro il gasdotto Tap, alla contestazione subita questa mattina.
Barbara Lezzi è andata via senza rispondere ai contestatori, e senza commentare la loro protesta: “Su questo non rispondo, ci sono troppe strumentalizzazioni senza sapere di cosa si parla”, ha detto poi, e basta.______
LA RICERCA nei nostri articoli del 6, 8 e 18 luglio scorsi
Comunque, per quel che riguarda il precariato, ecco la sintesi dell’ incontro fattaci dai Cobas______
Si è tenuto oggi l’incontro con la Ministra per il Sud, Senatrice Barbara Lezzi, organizzato da Cobas Unisalento presso l’Ateneo salentino.
La Ministra ha dapprima incontrato il Rettore, Prof. VincenzoZara e poi una delegazione di Cobas Unisalento che le ha rappresentato le maggiori criticità che attualmente interessano l’Ateneo salentino.
Successivamente la Ministra ha incontrato nell’edificio Studium 2000 precari, docenti, ricercatori, personale T/A e studenti di Unisalento. Oltre alla Ministra ed al Rettore, sono intervenuti per conto dei Cobas Katia Lotteria ed Elisa Rubino e successivamente i Proff. Stefano Cristante e Andrea Scardicchio.
Tre i risultati principali dell’iniziativa: 1) l’impegno della Ministra a creare un fronte comune delle Università meridionali nell’ottica di una ridistribuzione dei finanziamenti per lo sviluppo e la ricerca, più equi e a garanzia del sud; 2) la proposta, avanzata dagli organizzatori e sulla quale la Ministra si è dichiarata disponibile a verificarne la fattibilità, di un piano straordinario di reclutamento di Ricercatori a tempo determinato di tipo b (articolo 24 comma 3 della legge Gelmini n. 240), per sanare il precariato nel meridione, da inserire nella legge di bilancio; 3) un incontro, proposto dalla stessa Ministra, a fine settembre per discutere delle azioni messe in campo per la ricerca e le Università del Sud.
Se “l’approdo di San Foca è il più idoneo dal punto di vista tecnico ambientale”, mi chiedo che fine abbiano fatto i proclami fatti nelle manifestazioni a Melendugno prima che il M5S salisse al governo. E’il caso di dire: “Passata la festa, gabbato lu santu”: all’epoca il grido era “Con il Governo 5S bloccheremo la TAP in due settimane”, ed ecco quindi l’inversione a “U” dopo aver seminato vento per mesi durante la protesta contro TAP e raccolto proprio a Melendugno il 65% di consenso per la posizione su questo tema. Oggi il Ministro Barbara Lezzi si trova a dover raccogliere la tempesta della protesta nel corso di un evento all’Ateneo salentino. A questo punto si tratta di conoscere, al di là del politichese che abbiamo sentito negli ultimi tempi, qual è la posizione vera e definitiva del governo sul gasdotto.
MOVIMENTO 5 STELLE TENETE FEDE ALLE PROMESSE ELETTORALI, OPPURE ANDATEVENE A CASA
NO TAP NE’ MOI, NE’ MAI
Spero di sbagliarmi ma ho l’amara sensazione che il centrodestra abbia comcepito questa devastante opera, il centrosinistra l’abbia avviata e il M5S, che doveva affossarla, la porterà a termine. E prevedo tempi bui x i manifestanti con l’attuale ministro degli interni e con le pistole taiser pronte per l’autunno quando i lavori riprenderanno.
Come dice il vs presidente Mattarella, LA TAP S’ HA DA FARE … e lo sanno tutti i politici locali e nazionali, è tutta una macchietta per alzare il prezzo, strappare qualche consenso ….. tutta roba italiana .. italiana doc.
Dobbiamo rassegnarci la Tap devono farla,nessuno può fare niente. Hanno permesso circa 18 anni fa ,il governo ha firmato.
Devono farla, proprio no.Ci opporremo fino alla fine.Il tempo ci darà ragione.NO TAP sempre.
Siamo mamme, proprio come lei. All’incontro di oggi si è presentata orgogliosamente accanto al suo piccolo, figlio, proprio come i nostri, di questa terra martoriata. Un anno fa lei era al nostro fianco, di fronte ai grossi camion, a tentare di convincere il prefetto a non farci caricare dalla schiera di poliziotti in antisommossa. Era lì a protestare con noi e a difendere quel popolo che poi, anche grazie alla sua mobilitazione, le ha dato fiducia nelle urne. “Qui ci sono bambini! Togliete via i caschi e riponete i manganelli!” Urlava, proprio come noi. Insieme abbiamo vissuto quei giorni di marzo carichi di tensione e repressione di ogni forma di democratico dissenso. A marzo ci siamo incontrate fra le barricate: unite, solidali, complici.
Oggi ha schivato i sentimenti di quello stesso popolo, si è sottratta a quegli stessi sguardi ed è corsa via, scortata da quegli stessi uomini in blu che un anno fa tentava di fermare e che continuano a trattare i salentini alla stregua dei peggiori terroristi sovversivi. Oggi, al fianco del suo piccolo figlio, futuro di questa Terra esattamente come tutti i figli che ha difeso in quella mattina di aprile 2017, deve guardare negli occhi il suo e i nostri bambini e fornire, soprattutto a loro, risposte chiare sul loro avvenire. Noi mamme le domande le abbiamo poste: sono le future generazioni ad attendere la sua risposta!
Con il passare delle ore mi rendo conto, ancora di più, dell’avventatezza del ministro Barbara Lezzi duramente contestata dai “No Tap” e una domanda sorge spontanea: doveva per forza andare col suo bimbo all’incontro?
Veramente pensa che dopo tutte le bugie che ha raccontato in campagna elettorale, dopo tutta la propaganda becera in puro stile grillino, e il cambio di rotta di idee e pensieri subito dopo l’elezione, le stenderanno tappeti di rose rosse come accadeva prima? Aveva promesso di stoppare TAP, epiche le sue grida, la sua presunzione e la boria delle sue dichiarazioni; gli hanno votati perché pensavamo che fossero onesti intellettualmente ma poi è uscita fuori la loro vera natura: dilettanti allo sbaraglio.
Avevano promesso il cambiamento, possiamo dire che il cambiamento c’è stato, hanno cambiato idea dopo essersi accomodati sulla poltrona. La politica è serietà, coerenza, lealtà, sincerità.
Noi di Forza Italia abbiamo sempre detto che TAP è un’opera strategica ma è sbagliato il punto d’approdo, non sarebbe dovuto essere a San Foca, era quella la battaglia da combattere dopo che la sinistra con contratti blindati ha svenduto il Salento, e non gridare l’impossibile. Cara ministro Lezzi è inutile piangere lacrime di coccodrillo: chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Se si dovesse votare domani non prenderebbero nemmeno un terzo dei voti che hanno preso qui nel Salento e presto se ne accorgeranno in tutta Italia che le loro sono solo parole, senza sostanza.