SI RINGRAZIA LA REGIONE PUGLIA PER AVERCI FORNITO I SICARI DELLA LIBERTA’ / INAUDITO! IL PARTITO UNICO DEGLI XYLELLISTI PD, LIBERI (SIC) E UGUALI, FORZA ITALIA, DIREZIONE ITALIA E FRATELLI D’ITALIA VOTA IN CONSIGLIO UN ORDINE DEL GIORNO LIBERTICIDA CONTRO I DIRITTI DI STAMPA E DI ESPRESSIONE SANCITI DALLA COSTITUZIONE

| 10 Luglio 2018 | 5 Comments

di Giuseppe Puppo______

Lancio ‘Ansa’ di questo pomeriggio______

Il Consiglio regionale della Puglia la approvato oggi la mozione presentata nei giorni scorsi da consiglieri di maggioranza e opposizione che impegna il presidente della Giunta, Michele Emiliano, a verificare se con il post in cui il garante dei pentastellati Beppe Grillo aveva definito su Facebook la Xylella “una gigantesca bufala”, non sia incorso nel reato previsto dall’articolo 656 del codice penale, in quanto idoneo alla diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, in grado di turbare l’ordine pubblico.

La mozione è stata approvata con ventisette voti a favore di maggioranza e centrodestra, più Michele Emiliano; otto i voti contrari, dei consiglieri del M5S. Al voto non ha partecipato Andrea Caroppo, consigliere della Lega.

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All’ ufficio stampa del Consiglio Regionale a Bari, alle 18.15, non hanno il testo della mozione. Motivazione tecnica: “è stata presentata fuori sacco, all’ ultimo momento, e non abbiamo fatto in tempo a metterla sul sito come le altre in discussione”.

Si possono sapere i nominativi di chi l’ ha presentata e di chi ha votato a favore?

“Non riusciamo a recuperarli in tempi brevi dal video della seduta. Però abbiamo fatto un comunicato”.

Abbiamo inoltrato la richiesta di avere i nomi dei consiglieri che hanno votato a favore, uno per uno. Speriamo di averli nella giornata di domani.

Ecco intanto il testo del comunicato istituzionale che nel frattempo siamo riusciti a trovare, più dell’ altro immediatamente successivo______

Con i 27 voti a favore di maggioranza e centro destra e gli otto contrari del M5S (al voto non ha partecipato Andrea Caroppo, rappresentante della Lega), il Consiglio regionale ha approvato una mozione che impegna il presidente della Giunta regionale a verificare se con la  dichiarazione apparsa sulle sue pagine di Facebook nei giorni scorsi, Beppe Grillo, Garante del M5S, parlando della xylella fastidiosa e definendola una gigantesca bufala, sia incorso nel reato previsto dall’articolo 656 del codice penale, in quanto idonea alla diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, in grado di turbare l’ordine pubblico.
La mozione, sottoscritta da Fabiano Amati (primo firmatario), Donato Pentassuglia e Ruggero Mennea (PD), Ernesto Abaterusso (LEU), Francesca Franzoso (FI), Renato Perrini (DIT), Mauro Vizzino (ESP) e Giuseppe Turco (PCE), impegna il presidente a verificare la sussistenza degli estremi penali, lo invita ad informare la Procura della Repubblica ed a costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento.
Il presidente Michele Emiliano pur votando favorevolmente, ha  dato una lettura differente del dispositivo della mozione e nel suo intervento ha premesso le difficoltà giuridiche per accertare la sussistenza del reato. “Non compete al presidente della Giunta. Va invece stigmatizzata l’imprudenza politica di Beppe Grillo, è del tutto evidente quanto questo sia stato acclarato dagli interventi che si sono succeduti nel corso del dibattito. Che la emendiate o meno, è questo il senso che do alla mozione. In materie che non si conoscono bene – ha concluso il presidente della Regione – è meglio non dire stupidaggini, soprattutto se sostenute in una terra in cui il problema (la xylella ndr), pesa sulle spalle degli agricoltori”.
Il tentativo di emendare la mozione è stato esercitato dagli otto consiglieri pentastellati che hanno proposto (senza successo) di sostituire il dispositivo finale con l’invito alla giunta ad accelerare le procedure di erogazione dei risarcimenti agli agricoltori vittime del batterio.
Nel dibattito, oltre ai sottoscrittori della mozione e ad alcuni consiglieri del M5S tra cui Antonella Laricchia (ha parlato di perdita di tempo, rimbrottata dal presidente dell’assemblea Mario Loizzo che ha difeso il lavoro svolto dall’aula al di la del legittimo dissenso che si possa sostenere sui singoli provvedimenti), Cristian Casilli, Antonio Trevisi, Gianluca Bozzetti, è intervenuto anche Andrea Caroppo, rappresentante della Lega che definendo la mozione una “pierinata”, non ha poi partecipato al voto.
Articolato il sostegno dei sottoscrittori all’iniziativa. Fabiano Amati, il primo firmatario, ne ha sottolineato la valenza politica e l’obiettivo: la denuncia del fenomeno delle false notizie. ______

“Il Consiglio regionale ha deciso di denunciare Beppe Grillo per aprire come una scatoletta di tonno il mondo delle bugie sulla xylella. E speriamo che questa votazione serva pure ad interrompere una spirale di credulità che tanti danni ha già fatto”.
Lo dichiara il Presidente della Commissione consiliare bilancio Fabiano Amati, commentando il voto favorevole del Consiglio regionale sulla mozione con cui si chiedeva di denunciare Beppe Grillo per il reato di diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, in grado di turbare l’ordine pubblico.
La mozione era stata presentata al Consiglio regionale dallo stesso Amati e dai consiglieri Donato Pentassuglia, Ernesto Abaterusso, Ruggiero Mennea, Francesca Franzoso, Renato Perrini, Mauro Vizzino, Giuseppe Turco e Sergio Blasi.
“Il dibattito svolto oggi in Aula – ha continuato Amati – ha posto in evidenza una solidità più larga della stessa maggioranza. E di questo siamo molto contenti.
Spiace constatare il continuo sbandamento dei colleghi 5S, che oggi in Aula hanno votato contro la mozione, finendo per difendere il diritto di Grillo di pronunciare bugie contro i ricercatori, gli agricoltori, le associazioni di categoria. In buona sostanza contra la Puglia e i pugliesi”.______

***

Ora, la mozione non ha nessun fondamento giuridico.

Non ha nessun fondamento tecnico: cosa è, colpiscine uno per educarne cento? Dovrebbero denunciare allora fior fiore di scienziati, ricercatori, docenti universitari, attivisti del Popolo degli Ulivi e giornalisti, che nel corso di questi ultimi anni hanno prodotto immensa e rigorosa documentazione sulla frode Xylella.

Fra l’ altro, denunciando i seri e comprovati rischi pure per la salute derivanti dall’ impiego dei pesticidi delle multinazionali con cui si è ‘combattuta’ e, a giudicare da molte autorevoli prese di posizione al riguardo, favorita la diffusione della Xylella.

Dovrebbero denunciare pure i magistrati della Procura della Repubblica di Lecce, che su origine e diffusione della Xylella hanno aperto un’ indagine penale.

Colpiscine uno, per eduarne centomila?

Non ha nemmeno nessun fondamento politico, perché sottende una denuncia che non sarà fatta mai.

Poi, purtroppo, come è noto, Beppe Grillo a parte, che comunque non ha più voce politica in capitolo, anche il Movimento 5 Stelle ha sostanzialmente cambiato idea al riguardo. Ma adesso non è certo nemmeno quest’ altro il punto.

E’ allora, cosa è?

E’ che comunque quanto avvenuto oggi a Bari rimane un fatto gravissimo.

E’ un tentativo di riduzione al pensiero unico dominante, di dinamiche autoritarie e totalitarie, tese  a soffocare ogni voce ostinata e contraria che si oppone agli stratosferici interessi economici e sociali di affaristi e lobbysti che l’ affaire Xylella implica e comporta.

E’ un vergognoso attentato alle libertà di espressione e di stampa sancite dalla Costituzione.

E la pagina più brutta e buia della democrazia italiana dal 1948 a oggi  scritta per lo più in una sede istituzionale.

LA RICERCA nel nostro articolo di sei giorni fa

XYLELLA / UN VESPAIO DI POLEMICHE. E ORA IL MINISTRO CENTINAIO HA QUALCHE GRILLO PER LA TESTA

 

 

Category: Cronaca, Politica

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  1. M5S Puglia - tramite mail ha detto:

    Spett.le Redazione,

    di seguito nota degli otto consiglieri regionali M5S Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi con preghiera di massima diffusione.

    Grazie e buon lavoro

    Xylella, M5S: “Ecco le priorità dei partiti: votano per denunciare Beppe Grillo ma bocciano la nostra proposta di risarcire gli agricoltori”

    Oggi è andato in scena il Consiglio regionale della vergogna rigorosamente a spese di tutti i pugliesi.

    I cittadini devono infatti sapere che lo stesso Consiglio regionale che solo per citare un esempio, da due anni non trova il tempo di discutere la proposta di legge M5S “Rifiuti zero” per risolvere una volta per tutti il problema dei rifiuti, o per abolire i vitalizi agli ex consiglieri regionali o le liste di attesa, oggi ha trovato il tempo per portare in Consiglio a tempo record una mozione ridicola presentata da strapagati (dai pugliesi) consiglieri regionali per valutare una denuncia nei confronti di Beppe Grillo.

    E così con tutti i problemi seri dei cittadini pugliesi e della Puglia oggi estremamente in ritardo sul Piano di sviluppo rurale 2014-2020 (lo stato di avanzamento del PSR Puglia è pari al 10,6% contro la media italiana pari al 15%), tra cittadini senza casa, lavoratori per strada, imprenditori sul lastrico, ILVA, TAP, Xylella, ecc. questo pomeriggio il Presidente Emiliano, gli assessori e i 50 consiglieri regionali hanno dovuto impiegare il loro strapagato (dai pugliesi) tempo, per discutere di un capriccio tutto politico portato in scena dai consiglieri Amati, Pentassuglia, Abaterusso, Mennea, Franzoso, Perrini, Vizzino, Turco, Blasi a cui, evidentemente non interessava tanto parlare della Xylella (come qualcuno dei proponenti ha candidamente ammesso) o dei nostri ulivi o del dramma che stanno vivendo i nostri agricoltori quanto, piuttosto, di occupare il tempo del Consiglio regionale per guadagnarsi qualche titolo di giornale.

    E quando abbiamo proposto un emendamento che piuttosto impegnasse la Giunta a risarcire gli agricoltori vittime della Xylella, gli stessi consiglieri strapagati di cui sopra hanno avuto anche il coraggio di votare contro. Evidentemente questi soggetti completamente fuori dal mondo reale, ritengono che la priorità dei tanti agricoltori ridotti sul lastrico sia quella di discutere delle dichiarazioni di un cittadino che si chiama Beppe Grillo anziché ricevere un serio e concreto supporto dalla istituzione regionale. Per quello c’è sempre tempo…

    L’auspicio è che sia gli agricoltori che i cittadini pugliesi comprendano finalmente chi sono queste persone e si ricordino i loro nomi e i loro volti quando, alle prossime elezioni, se li ritroveranno davanti alla porta di casa in cerca di voti.

  2. Giuliana Mastroleo - tramite Facebook ha detto:

    Adesso però tutti i salentini dovrebbero costituirsi parte civile contro la Regione Puglia riguardo i numeri “forfettari” delle piante infette rilevate dai monitoraggi, anche quelle erano notizie false pubblicate qui giornali a caratteri cubitali.
    La verità è che Grillo ha colpito e affondato.
    Questi pupazzi occupano il tempo in questo modo per dire che qualcosa fanno, invece dovrebbero aprire alla ricerca a trecentosessanta gradi come ormai da anni chiediamo invece di continuare a monopolizzare tutto a Bari senza produrre alcun risultato.

  3. Stef Atrebil - tramite Facebook ha detto:

    E mentre la politica fa “molto rumore per nulla”, al mlitante Gino Ancona che difende la Terra e gli ulivi dalla mano xylellista, vengono dolosamente (come dimostrato dalle perizie) bruciati decine di alberi di ulivo centenari. Ma tanto sono tutti impegnati nel giochino politico…e chi va in direzione ostinata e contraria da sempre, resta solo a denunciare una barbarità commessa, che sa tanto di minaccia personale in pieno stile mafioso!

  4. Crocifisso Aloisi - tramite Facebook ha detto:

    Chi parla di milioni di piante infette da xylella ma non produce le prove di laboratorio, basandosi solo su esami visivi, sta commettendo una violazione di legge (perché la presenza dell’organismo nocivo si stabilisce solo con esami analitici, come vuole la legge) e sta diffondendo notizie che creano tensioni ed allarmi sociali perché “turbano l’ordine pubblico” e provocano “un danno economico inestimabile al territorio”. Ci sarebbero gli estremi per azioni legali.

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