LECCECRONACHE / ‘MANI LEGATE’, LE PROMESSE IN CAMPAGNA ELETTORALE, E LE POLEMICHE SULLA VIGNETTA: ‘A me non piace, però capisco. Comunque, per favore, fratelli salentini, basta odio e rancore, basta divisioni’
di Raffaele Polo______
Non mi occupo (attivamente) di politica; ho le mie idee, certo. E vado a votare. Non mi lascio prendere più di tanto da polemiche ed entusiasmi perchè so, per esperienza e per aver sotto gli occhi la storia dell’Umanità, che non esistono bacchette magiche per risolvere i problemi e che è molto facile promettere in periodo di campagna elettorale e non mantenere subito dopo. Ma questo lo sanno tutti, ormai. Solo che, quando non c’è nessun altra possibilità, ci si lascia crogiolare nell’illusione che siano proprio arrivati i risolutori delle problematiche e che bisogna sostenerli col voto perchè mettano fine a tutte le cose che non vanno…
Ecco perchè, ultimamente, in tutta la zona di Melendugno (e non solo….) si è suffragata la figura di Barbara Lezzi, esemplare eroina No Tap che si è schierata in prima fila, per far sospendere o addirittura annullare l’impresa faraonica che ci è stata imposta nonostante la quasi unanime risposta negativa della popolazione (alcuni sono stati ‘comprati’ con esborsi mirati e adesso sono gli unici ad averne avuto un vantaggio, ma svendendo la propria dignità. Scusate, ma io la penso così…)
Come è successo a Lecce con il Filobus (il Sindaco Salvemini, da candidato, aveva promesso che il Filobus sarebbe stato cancellato. Poi ha allargato le braccia e ha detto che non era possibile, per una serie di motivi validissimi….) è successo qui con la Tap. Non possiamo credere che la Barbara nostrana non sapesse che non avrebbe potuto far nulla per annullare contratti e interessi miliardari che legano politica ed economia. Troppo intelligente, l’attuale Ministro, per non sapere che le promesse sarebbero rimaste tali. Magari edulcorate da un additare al pubblico vituperio chi quella opera l’aveva voluta. Ma che è stato già punito dall’elettorato….
Adesso, i sostenitori dei 5Stelle, che sono tanti e, mi auguro, pieni di buon senso, non commettano l’errore di gridare allo scandalo. Lo sapevano benissimo anche loro che delle tante ipotesi sventolate in campagna elettorale, pochissime o nessuna potevano realizzarsi. E quindi, stando al gioco, con faiplay, accettino, almeno qualche bonario sfottò.
Si tratta di giudicare quale tipo di ‘satira’ sia stata usata, questa volta, nella vignetta incriminata.
Come nelle barzellette, ci sono varie categorie; si parte da quelle ironiche, intellettuali, fulminanti, per passare alle freddure, agli epigranmmi… e per finire alle barzellette da caserma o a quelle propriamente definite ‘sporche’. Tutte hanno un loro pubblico, hanno estimatori e detrattori. Nella massima libertà, si possono gradire o evitare, a secondo del proprio intendimento di humour e/o satira.
Per la vignetta apparsa su Leccecronaca, il vignettista ha scelto di essere volgare e dissacrante. Volutamente, credo io, proprio per scuotere gli esteti che, come me, non gradiscono questo tipo di risata becera…
Io penso, a questo punto, a quante volgarità sono state destinate a Prodi, a Berlusconi, a Renzi, alla Boldrini, a Salvini…. Ma i personaggi pubblici sanno che il pubblico non è sempre raffinato e colto.
Bisogna farsene una ragione. A me, onestamente, la vignetta non piace. Ma capisco qual è il tipo di messagio che vuole lanciare.
Piuttosto, mi fanno pensare quelli che affermano che siccome un determinato partito ‘ha i numeri’, perchè è stato votato, allora ha ragione a priori.
Anche gli ebrei preferirono Barabba a Gesù. Avevano ragione loro?
Andiamo avanti, però. E speriamo di non doverci scontrare troppo spesso con le mancate realizzazioni di promesse fatte in un momento di entusiasmo, come quando si è alla fine della cena e tutti, un po’ brilli, brindiamo a chicchessia…
Però, non vi odiate, fratelli e sorelle italiani: nel nostro tanto vilipeso inno nazionale (che la Lega voleva sostituire con Va pensiero…) si dice che noi fummo da secoli calpesti e derisi/ perchè non siam popolo, perchè siam divisi.
Una grande verità. Forse per questo che la seconda strofa dell’Inno, con queste parole, non viene cantata quasi mai…______
LA RICERCA nei nostri due articoli di ieri
LE POLEMICHE SULLA VIGNETTA DI leccecronaca.it / ECCO LE NOSTRE RISPOSTE A CHI SI E’ INDIGNATO