CARO LEI, QUANDO C’ ERA LUI…
(g.p.)______”Se manderanno l’esercito, noi schiereremo il nostro esercito”. A tarda sera, quel 21 settembre 2014, sulla piazza di Melendugno gremita e ansimante di afa e di passione, dal palco ridondante di luci e di suoni, per il gran finale del corteo del pomeriggio da San Foca, le parole di Beppe Grillo salivano di forza, cioè di significato, perché i toni al solito erano stati sempre alti, nonostante i buoni propositi di un’impossibile pacatezza.
“La Tap non si fa. Non la faranno. Non ci riusciranno”, fortissimo e chiarissimo, fu l’urlo finale, liberatorio.
Accanto a lui, piangeva sul palco il dottor Giuseppe Serravezza, si commosse irresistibilmente quando pensò ai suoi pazienti che si ammalano di cancro qui nel Salento devastato dall’incuria e dall’egoismo per innegabili ragioni di inquinamento ambientale.
Piange ciò che ha fine e ricomincia, piange ciò che muta, anche per farsi migliore, la luce del futuro non cessa un solo istante di ferirci.______
LA RICERCA nei nostri tre articoli di oggi immediatamente precedenti
Era il 20 settembre 2014 , non il 21