SESSO, BUGIE E FOTO HARD
(e.l.)______Non c’è solamente la sex extortion per così dire normale, che da un paio di anni almeno impazza sostanzialmente incontrastata, per cui sedicenti ragazze contattano uomini sui social e poi, dopo aver ottenuto da loro foto e video compromettenti, li ricattano, con le loro organizzazioni all’ estero e difficilmente raggiungibili dalla Polizia.
Ce n’è anche una versione al maschile, per cui è un uomo a contattare donne, con un approccio sentimentale, e poi, trasferita la conoscenza sul piano sessuale, ed entrato in possesso di foto compromettenti, passa al ricatto nei confronti delle malcapitate. Quest’ ultimo caso tutto italiano.
Secondo le accuse, del gip della Procura della Repubblica di Brindisi, è quello che, spacciandosi per “Emanuele”, single in cerca di relazione, per circa sei mesi, fino allo scorso febbraio, ha fatto Santo Calò, 33 anni, di Torre Santa Susanna, arrestato oggi e finito in carcere.
Dieci le vittime, di varie regioni italiane, sette delle quali hanno ceduto, sborsando alcune centinaia di euro, pur di non vedere le proprie immagini finire sul web, come il giovane presunto estorsore, secondo la ricostruzione degli inquirenti, le aveva minacciate di fare, se non avessero pagato.
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