ARRIVA IL CAMBIAMENTO? DI MAIO PORTA IN CONSIGLIO IL SUO PRIMO PROVVEDIMENTO IMPORTANTE. IN CORSO LA RIUNIONE DEL GOVERNO CHE DOVREBBE LICENZIARE PROVVEDIMENTI CONTRO PRECARIATO E DELOCALIZZAZIONI
(g.p.)______A quattro mesi dalle elezioni, e a uno dal suo insediamento, il governo Salvini-Di Maio tenta di passare dagli annunci, ai dati di fatto, dalla campagna elettorale, ai provvedimenti.
MentrE scriviamo, inizia la riunione del consigio dei ministri che dovrebbe varare il primo provvedimento caratterizzante, importante, del finora solo annunciato “cambiamento”.
Si tratta di un decreto legge che rende i contratti a termine più costosi e più brevi con l’obiettivo di scoraggiarli e quindi rendere più stabile l’occupazione.
Misura non gradita alle imprese, ma sacrosanta, altro che storie: decreto dignità, contro il precariato, così è stato preannunciato.
In pratica una mini riforma del famoso, o famigerato jobs act renziano.
Secondo l’ agenzia Reuters, che ne anticipa alcuni contenuti, nella bozza del ‘Decreto Dignità’ messo a punto dal ministro del Lavoro e Sviluppo Luigi Di Maio, è infatti prevista una riduzione dei rinnovi, con un incremento dei contributi da versare per i datori di lavoro.
Il provvedimento, secondo una fonte governativa, contiene anche l’aumento del 50% dell’indennizzo nel caso di licenziamenti “ingiusti” che può arrivare a trentasei mensilità.
Nel dettaglio, secondo la bozza, sarà possibile stipulare contratti a termine per un massimo di trentasei mesi, di cui solo il primo, della durata massima di 12 mesi, senza causale.
A partire dal secondo contratto dovrà essere indicata la causale tra le seguenti esigenze: “temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività del datore di lavoro, o per esigenze sostitutive; connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria; relative alle attività stagionali […], e a picchi di attività”.
Aumenta di mezzo punto il contributo aggiuntivo sui rinnovi. “Con effetto sui periodi contributivi maturati a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il contributo di cui al primo periodo è aumentato dello 0,5% in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato anche in somministrazione”, si legge nella bozza.
Fin qui la Reuters.
Secondo l’ Ansa, il testo contiene anche provvedimenti economici di contrasto e punizione economica alla così detta delocalizzazione, cioè contro quelle imprese che vengono in Italia, prendono i contributi statali, gli incentivi e quant’ altro, e poi poco dopo trasferiscono la produzione, dove la mano d’opera costa loro meno.
Anche questo sacrosanto.
Vedremo se il decreto governativo contiene provvedimenti realmente incisivi e di sostanza, o se si tratta solamente di palliativi non in grado di incidere sulla brutta piega che negli ultimi anni hanno preso queste faccende.
Sarà necessario quindi in primis averne il testo definitivo, dopo l’ approvazione, e poi esaminarlo con la dovuta attenzione.
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