LE LECCECRONACHE DI RAFFAELE POLO SONO DIVENTATE UN LIBRO. E-BOOK DIGITALE, A 2.99 EURO SU AMAZON
(g.p.)______“Certamente qualcuno mi potrà obiettare di aver scoperto l’acqua calda, anche se di questi tempi l’acqua calda’ può far miracoli come attesta Carlo Dragonetti, lo studente italiano che ha conquistato la Cina”.
Comincia così la dichiarazione che Stefano Donno, 43 anni, direttore delle Edizioni I Quaderni del Bardo, ha mandato a leccecronaca.it, per segnalarci il suo nuovo progetto. E ci fa felici, perché ci riguarda, sia pur indirettamnte, così come ci riguardano direttamente tutte le iniziative culturali che hanno per protagonisti artisti ed editori salentini, che, nel nostro piccolo, non ci stanchiamo mai di promuovere.
Poi, così continua: “Partiamo da alcune personali considerazioni. In Italia l’alfabetizzazione digitale è ancora lontana rispetto agli standard europei ed internazionali. Questo vale per l’editoria digitale che occupa una buona parte di mercato italiano, ma non rende certo estremamente felici gli editori sul piano delle vendite. Ma il discorso vale anche per altre questioni più prosaiche come la fatturazione digitale, che creerà a buona parte di popolo imprenditoriale italiano qualche problema visto l’alto analfabetismo tecnologico .
La proposta di aprire un profilo Amazon Kindle per l’autopubblicazione e proporre autori e opere di saggistica, narrativa e poesia è un modo anche per la mia casa editrice di mettere sul ‘campo di battaglia’ della Rete esordienti ed autori già navigati a diretto contatto del pubblico internauta, per sondare quanti piacciono o meno i loro lavori. E poi chissà che alcuni di questi autori non passino sul cartaceo sotto il nostro marchio editoriale. Ora è tutto in fase sperimentale.
Ma cominciamo alla grande dalla fiducia accordatami da alcuni amici come il direttore di Leccecronaca.it, Giuseppe Puppo e lo scrittore Raffaele Polo grazie ai quali facciamo conoscere una raccolta di articoli su Lecce e le sue storie dal titolo Le Leccecronache di Raffaele Polo. Testo on line (ebook) sempre e per sempre disponibile. E ora non ci resta che aspettare reazioni, e nuove proposte!”.
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Così, LE LECCECRONACHE di Raffaele Polo, 66 anni, affermato scrittore e infaticabile animatore culturale, che ci onoriamo di avere quale nostro redattore, e critico letterario, sono diventate un libro.
A nemmeno un anno dall’ inizio della ‘serie’.
Era l’ 11 settembre 2017, infatti, quando egli cominciò, con un ‘pezzo’ sul Caffè Alvino di piazza Sant’ Oronzo.
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Nostalgia, sì: nostalghia alla Tarkowskij, o nostalgia nostalgia canaglia, per citare un altro intellettuale…
Io lo so.
Raffaele Polo era uno degli ‘Alvino boys’ che in quella Lecce trepida e sapida degli anni Settanta imparavano da don Ernesto il mestiere, e la Vita.
Personalmente, non posso sapere, se non delle foto ingiallite con dedica, dei rapporti pregressi con i Marinetti e con i Prezzolini, né di quelli con i tanti futuri giornalisti dalla metà degli anni Cinquanta, alla metà degli anni Settanta.
Ma posso testimoniare di una generazione, 1’ultima che Ernesto Alvino tenne a battesimo: di quando sbuffava, perché erano sempre troppo lunghi, prima di sottoporli a una drastica cura dimagrante, di fronte agli articoli che gli mandava per posta da un vicino paese della Puglia Marcello Veneziani; di quando gelava con una delle sue battute fulminanti le esuberanze dottrinarie e ideologiche di Alfredo Mantovano; di quando sorrideva, chissà se per celia, o per compiacimento, sugli scritti corsari di Mario Bozzi Sentieri.
E quando affidava all’ onore della prestigiosa terza pagina la rubrica che Raffaele Polo firmava ogni settimana con Giancipoli.
Gite nell’ irreale, si chiamava.
Oggi, quaranta anni dopo, Raffaele Polo ne ha fatta altre, di gite letterarie, e nel reale.
Come Swann di Marcel Proust, invece delle madeleine ha cercato i mitici pasticiotti; o, di volta in volta, le zeppole, le polpette, e la mimosa.
Si è misurato con le stagioni, con le opere e i giorni, con le ricorrenze, con le scadenze, con le dimensioni interiori, con i vizi privati e le pubbliche virtù, e con quell’ oscuro oggetto del desiderio della nostra identità quotidiana, in quello che abbiamo imparato a chiamare immaginario collettivo, e, nella fattispecie, salentino.
Con grazia, con leggerezza, quella leggerezza naive ereditata da don Ernesto, ma con il suo stesso spessore, quella sostenibile leggerezza dell’ essere, e dello scrivere, e quel rigore morale che egli insegnava e testimoniava.
Io…Io spero solo che ora LE LECCECRONACHE di Raffaele Polo continuino, a cadenza settimanale, come continua a parte lo straordinario repertorio di poeti e scrittori salentini che gli sta componendo sulle nostre…colonne, virtuali, oddio, quando cominciammo le colonne, di piombo, c’erano davvero, nei giornali, e le correggevamo in bozze sulle striscioline di carta verde delle tipografia.
Non per il passato, Raffaele, ma per il futuro.
E intanto chi voglia regalarsi al modico costo di 2.99 qualche ora di puro piacere culturale, vada a ordinare su
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“Imperdibile”, sì. Esattamente questo.______
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LA RICERCA nel nostro articolo del 28 giugno, l’ ultima LECCECRONACHE pubblicata