INTERVISTA AL REGISTA NERETINO TIZIANO RUSSO, VINCITORE DEL 4° “FORMIA FILM FESTIVAL”

| 3 Giugno 2018 | 0 Comments

di Carlo Infante_______

Un mese fa a Formia si è concluso il 4° “Formia Film Festival” che, nella categoria “Best Italian Short Film”, ha premiato il cortometraggio di Fantascienza “L’uomo proibito” (da 19 minuti), diretto da Tiziano Russo. Miglior costumista è stata eletta la nota stilista leccese Carol Cordella (per lo stesso corto).

“Un virus contratto durante una missione spaziale costringe Andrea a vivere in isolamento…”, inizia così la sinossi ufficiale dell’opera, che sta girando i festival; ne abbiamo approfittato per rivolgere alcune domande al regista.

D.) Data e luogo di nascita?

R.) Sono nato il 12 settembre 1985, a Nardò.

 

D.) Abitante a?

R.) Roma.

 

D.) Nel 19° “Festival del Cinema Europeo” (conclusosi a Lecce, il 14 aprile) fu premiato, ce ne vuole riferire in dettaglio? Vi partecipava per la prima volta?

R.) Sì, era la prima volta per me e la prima proiezione per “L’uomo proibito”.  Sono contento del riconoscimento di Rai Cinema, è stata una grande soddisfazione. Niente male per un’anteprima.

 

E’ il caso di ricordare la motivazione del Premio “Rai Cinema Channel” (di 3mila euro): “per essere riuscito ad orchestrare sapientemente un’opera che strizza l’occhio al futuro, senza mai perdere di credibilità e che è capace di usare ad arte un linguaggio cinematografico, finalmente, insolito”.

D.) Per chi non è potuto essere in sala, vi saranno prossime proiezioni nel Salento?

R.) Siamo stati selezionati per il 16° “Salento Finibus Terrae”; dunque entro luglio sarà nuovamente proiettato.

 

D.) Sappiamo che abbia lavorato anche con i Negramaro, vuole dettagliare?

R.) Lavoro con i Negramaro da dieci anni, curando la regia di molti video. Siamo ormai grandi amici e ci troveremo presto a lavorare insieme.

 

D.) Ha lavori in corso?

R.) Sto realizzando alcuni videoclip e sto scrivendo.

 

D.) Il Suo film preferito? Ed (eventualmente) perché?

R.) Non ho un film preferito, ma posso dire che Polański e Iñárritu mi hanno insegnato tanto.

 

 

Category: Cultura

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