E’ SUBITO SCONTRO ISTITUZIONALE SENZA PRECEDENTI. MATTARELLA CHIAMA COTTARELLI PER FARE IL SUO ‘GOVERNO DEL PRESIDENTE’. SALVINI FA IL BAGNO DI FOLLA, GIA’ IN CAMPAGNA ELETTORALE. ANCHE DI MAIO CHIAMA LA PIAZZA A 5 STELLE. E GIORGIA MELONI SI APPRESTA A CHIEDERE L’ IMPEACHMENT ‘PER ALTO TRADIMENTO’ DI MATTARELLA, DIFESO INVECE DAL PD E DA FORZA ITALIA
(g.p.)______Dopo aver annunciato un’ ora prima una propria iniziativa a breve, subito dopo, alle 21.30, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato al Quirinale per domani mattina Carlo Cottarelli (nella foto), 64 anni, già funzionario del Fondo Monetario Internazionale, nel 2013 Commissario straordinario per la Revisione della spesa pubblica del governo di Enrico Letta, e nel 2014, su nomina del governo di Matteo Renzi, direttore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale.
Gli conferirà l’ incarico di formare un governo di ‘garanzia’, e ‘neutrale’, secondo il proprio lessico, definizione che appare, soprattutto in una situazione come questa, un ossimoro.
In tempo breve si presenterà in Parlamento per chiedere la fiducia a chi ci starà. Non dovesse averla, come appare probabile, servirà comunque ad avere quel governo ‘balneare’ che porterà il Paese a nuove elezioni anticipate, forse già in autunno.
Matteo Salvini usa toni durissimi. Era già in campagna elettorale a Terni, mentre ancora Giuseppe Conte era a colloquio al Quirinale a Roma, anticipando indirettamente l’ esito della crisi un’ora prima che se ne conoscesse ufficialmente l’ epilogo. Ha fatto il bagno di folla. Poi ha scritto a chiare lettere: “Prima gli italiani, il loro diritto al lavoro, alla sicurezza e alla felicità. Abbiamo lavorato per settimane, giorno e notte, per far nascere un governo che difendesse gli interessi dei cittadini italiani. Ma qualcuno (su pressione di chi?) ci ha detto NO.
Mai più servi di nessuno, l’Italia non è una colonia, non siamo schiavi di tedeschi o francesi, dello spread o della finanza. A questo punto, con l’onestà, la coerenza e il coraggio di sempre, la parola deve tornare a voi! Io non mollo, per il bene dei nostri figli”.
In tarda serata ancora peggio: “Hanno fermato un governo già pronto. Non ci fanno fare le riforme ch servono. Avevmo fra l’ altro un ministro per i disabili, per gli invalidi, che si occupasse finalmente di loro. Sono incazzato come un bufalo. Vogliamo subito la data delle elezioni. Sono più determinato di prima. La prossima volta o si vince, o si muore”
Luigi Di Maio appare provato dall’ incredibile colpo di scena in cui è sfociata la lunga crisi di governo che egli ha gestito in tutte queste settimane in prima persona in maniera non sempre lineare, a volte contrddittoria e con alcuni errori indiscutibili. C’ era quasi arrivato, a quello che era il suo unico scopo: portarsi al potere. Non ha rotto con Matteo Salvini, anche perché non avrebbe avuto i numeri senza di lui, e, di fronte al diktat presidenziale, ha tenuto sulla difesa di Paolo Savona a oltranza, fino all’ epilogo negativo.
Poi ha dichiarato a chiare lettere: “Abbiamo un grande problema in Italia che si chiama democrazia. Questa non è una democrazia libera se stiamo in queste condizioni. Sono stato un profondo estimatore del Presidente della Repubblica Mattarella ma questa scelta per me è incomprensibile perché ce l’abbiamo messa tutta e nel contratto di governo non c’era l’uscita dall’euro, ma la rivisitazione di alcune regole europee. Diciamocelo chiaramente che è inutile andare a votare tanto i governi li decidono le agenzie di rating e le lobby finanziarie e bancarie. Se si vuole impedire un governo del M5S e della Lega ce lo devono dire chiaramente perché oggi ce l’hanno dimostrato”.
Infine, in tarda serata ha rincarato la dose parlando alla sua piazza a Fiumucino in una manifestazione già programmata, ma diventata tutta un’ altra cosa dopo gli ultimi sviluppi, cui ha preso parte anche un redivivo Alessandro Di Battista.
Ma è stata la leader di Fratelli d’ Italia Giorgia Meloni la più dura di tutti, trovando subito sponda, in ammissioni però informali, e solo in tarda serata dai vertici, nel M5S: “Impeachment a Mattarella, chiederemo al Parlamento di mettere in stato di accusa il Presidente della Repubblica per alto tradimento alla Costituzione in base all’articolo 90. Ha agito fuori da ogni logica. Gli italiani hanno diritto di scegliere chi li governa. L’Italia così è una nazione a sovranità limitata”.
Il centro – destra si spacca nuovamente.
Infatti, Silvio Berlusconi è completamente dall’ altra parte. Ecco le sue parole, che glissano completamente su quelle della sua (ex?) alleata: “Prendiamo atto con rispetto delle decisioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e osserviamo con preoccupazione l’evolversi della situazione politica. Il Movimento 5 Stelle che parla di impeachment é come sempre irresponsabile. Forza Italia attende le determinazioni del Capo dello Stato, ma ove necessario sarà pronta al voto”.
Il più duro di tutti su quest’ altro versante è però il segretario reggente del Pd Maurizio Martina: “In queste ore assistiamo da parte di Lega, Cinque Stelle e Fratelli d’Italia ad attacchi gravi e sconsiderati verso le prerogative della Presidenza della Repubblica. La pressione senza precedenti che vogliono alimentare è inaccettabile. Salvini si vergogni; continua a giocare la sua propaganda sulla pelle degli italiani. Attacca altri Paesi, ma in realtà sta attaccando la Costituzione su cui vorrebbe giurare tra qualche giorno come ministro. Ha preso il 17% dei voti e crede di essere il padrone del Paese oltre le sue regole democratiche”.
Nella notte le polemiche non si placano, anzi. Sui social rimpallano accuse, invettive, insulti, sospetti, dichiarazioni di intenti.
Domani è un altro giorno, si vedrà.______
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