“Verto et Reverto”, LA MOSTRA DI SILVANA STANCA A LECCE
di Raffaele Polo______
Continua sino a venerdì 25 maggio la interessante mostra ‘interattiva’ di Silvana Stanca, presso la chiesa di San Sebastiano in Vicolo dei Sotterranei, 23 a Lecce. È un vero e proprio percorso che solletica la fantasia dei visitatori che, dalle immagini e dalle frasi apposte a piè di pagina di ogni grafica, sono invitati a ricostruire, inventare, proporre una storia che abbia attinenza con ciò che vedono e immaginano.
Un discorso coinvolgente, un progetto che Silvana Stanca porta avanti da tempo, nell’ambizioso tentativo di partire dall’immagine per arrivare alla ‘storia’, invertendo il canone tradizionale che vuole gli ‘illustratori’ asserviti alla parola scritta.
Così, nella bella mostra di Silvana, nelle oltre quaranta acqueforti, acquetinte e puntasecca (tutte realizzate nel laboratorio del Maestro Pasquale Urso, il ‘Torchio d’arte La Stella)si invitano i visitatori a mettersi in discussione e proporre delle vere e proprie storie che saranno poi lette nella serata di venerdì 25 da Maria Vedruccio, con l’accompagnamento alla chitarra di Vincenzo Urso.
Più che una mostra, questo ‘Verto et Reverto’ ( con sottotitolo ‘In cerca di Storie, Girando e rigirando, Animali’) offre laboratori di scrittura creativa (a cura di Laura Madonna), di stampa d’arte (con Stanca e Urso) e, soprattutto, l’idea di un fermento sempre vivo che proviene da quel ‘fare artigianale’ che è la base della stampa calcografica, dove è necessario ‘sporcarsi le mani’ (e anche il camice…) per produrre lastre e matrici, nel tipico odore che danno acidi e inchiostri…
Brava Silvana, giovane e appassionata cultrice di questo tipo di grafica, sicuramente il più antico e nobile che, proprio per la sua difficoltà, viene sovente trascurato dai più superficiali artisti.
Interessanti e molto ben congegnate le sue realizzazioni, stimolanti e misteriose quel tanto che basta a suscitare fantasie ed emozioni.
Ottima la struttura di questo vero e proprio laboratorio interattivo e complimenti per l’ottima realizzazione delle grafiche, ognuna un piccolo, importante segno di amore per l’antica arte della calcografia….
Sembra che c’eri con noi mentre le facevamo, le acqueforti. Bravo Raffaele