VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE (A SINISTRA)
(g.p.)______Molti dei nomi di cui si parla in queste ore come probabili ministri del nuovo esecutivo ‘giallo verde’ lasciano perplessi, perché politicamente improbabili o del tutto improponibili.
Giustamente, a cominciare da quello che dovrebbe guidarlo.
Giuseppe Conte, che sarebbe il quinto presidente del consiglio non eletto da nessuno, ma nominato. Questa volta da Sergio Mattarella, Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Prescelto, perchè? Non è un politico, per quanto sia stato (sia ancora?) amico, professionalmente, si capisce, di Maria Elena Boschi. “Ho un cuore che ha sempre battuto a sinistra“, ha confessato di recente in tv, e acclarate simpatie renziane pregresse.
“Amico del popolo”? Mah…Il popolo non va nelle università dove è andato lui, negli USA la Yale University, il Girton College della Cambridge University; e non ascolta le sue lezioni dei circoli accademici; non frequenta i salotti buoni fiorentini e romani, non visita gli uffici degli alti burocrati dello Stato e dell’ Unione Europea.
Nato a Volturara Appula, paesino in provincia di Foggia, 54 anni, studi prestigiosi all’ estero, Giuseppe Conte è avvocato civilista, docente di diritto, dirigente dell’ Inps, e tante altre cosa ancora, fra cui, tanto per capirci meglio, condirettore della collana Laterza dedicata ai “Maestri del diritto”, e componente della commissione Cultura di Confindustria.
Le sue prese di posizione pubbliche sono rarissime. Ma il suo cuore, oltre che a sinistra, batte per l’ Unione Europea, di cui ogni giorno rilancia sui social una pubblicità regresso, come un tifoso di una squadra di calcio che si mette ogni giorno a rilanciare una foto dei suoi beniamini.
La prima volta che il Movimento 5 stelle contattò Giuseppe Conte è stato nel 2013. “Mi hanno telefonato e mi hanno chiesto la disponibilità a farmi nominare come membro dell’organo di autogoverno della Giustizia amministrativa. Io per onestà intellettuale dissi che non li avevo votati e che non ero un simpatizzante”.
Poi, più di recente, qualche mese fa, lo avevano presentato come possibile ministro, all’ insegna della sburocratizzazione dello Stato: la sburocratizzazione, il nuovo che avanza, in cima ai programmi di Forza Italia del 1994. Di suo, un accenno al valore della Legalità: “ho accettato di collaborare con Luigi Di Maio nella logica dello spirito di servizio. Sono impegnato in particolare per obiettivi ambiziosi: semplificare i rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini e diffondere la cultura della legalità”.
Come abbia potuto poi avere il gradimento di Matteo Salvini uno che denigra la legittima Sovranità dello Stato, è però il mistero massimo.______
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