SENTENZA / GLI ULTRA’ DEL LECCE SCAGIONATI DALL’ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
gm_______Dopo che i tifosi, e non solo loro, nei giorni scorsi hanno esultato e festeggiato per la promozione della squadra di calcio del Lecce, un’altra buona notizia, sempre riguardante il mondo del calcio giunge questa volta non dallo stadio, ma dalle aule giudiziarie.
Il Tribunale di Lecce, sezione collegiale, ha emesso, due giorni fa, la sentenza nel processo che ha visto imputati ben trentatrè presunti appartenenti al gruppo denominato “Ultrà Lecce”, una delle frange più calde del tifo giallorosso.
Le accuse erano pesanti ed alla fine, nonostante alcune condanne, l’accusa più grave è caduta. Il Tribunale di Lecce infatti, non ha ritenuto raggiunta la prova e, pertanto, è caduta l’accusa di associazione a delinquere. L’iter processuale è stato lungo e la sentenza giunge a distanza di quasi dieci anni dall’operazione che portò all’arresto in carcere di sette persone nel mentre per altre sette scattò la misura degli arresti domiciliari.
Termina, dunque, un processo lungo ed impegnativo sfociato, poi, in undici condanne, alcune pronunce inerenti il non doversi procedere per intervenuta prescrizione dei reati e varie assoluzioni.
Un processo, dunque, lungo e farraginoso portato avanti contro trentatré imputati, ma al momento dei fatti vi erano diverse centinaia di persone alcune delle quali avrebbero presuntivamente operato per i disordini e per cui non è stata possibile l’identificazione.
Abbiamo raggiunto telefonicamente l’Avv. Francesco Maria De Giorgi – facente parte del collegio degli avvocati difensori – il quale ci ha risposto: “ Si è ammirato lo sforzo della Procura che seppur nella difficoltà, causata dall’immane flusso numerico di tifosi, non ha desistito assolutamente, come è giusto che sia, dall’attivare tutti gli strumenti investigativi e di indagine finalizzati al cercare, poter individuare ed attribuire una paternità ai fatti reato accaduti; in ogni caso però – aggiunge l’avvocato De Giorgi – la sentenza ha precisato e circostanziato i fatti ridimensionando, il quadro indiziario. Di conseguenza si sono verificate alcune assoluzioni, le prescrizioni hanno seguito il decorso del tempo ed, infine, le pene irrogate, caduto il più grave capo di imputazione, quello associativo, sono state, ovviamente, di minore entità”.
Ricordiamo che le pene comminate sono le seguenti:
Un anno e 3 mesi per Vito Cristian Baglivo, 42enne di Lecce; un anno e 9 mesi per Marco Falbo, 28enne di Lecce; un anno e nove mesi per Marcello Impellizzeri, 28enne di Lecce; una anno e dieci mesi per Juri Zecca, 24enne di Lecce; un anno e 6 mesi per Salvatore Polimeno, 27enne di Lecce; quattro mesi per Andrea De Mitri, 41enne di Lecce; otto mesi per Leo De Matteis, 36enne di Lecce; quattro mesi per Alessandro Bosco, 33ene di Lecce; sei mesi per Andrea Capasa, 32enne di Lecce; nove mesi per Antonio Peciccia, 31enne di Lecce; sei mesi per Gianluca Leone. Pena sospesa per De Mitri, Capasa, Bosco, Peciccia e Leone. Per tutti divieto di accedere a qualsiasi manifestazione sportiva per due anni, con l’obbligo di firma in Questura durante le partite del Lecce.
Non doversi procedere per intervenuta prescrizione ed in alcuni casi assoluzione, per tutti gli altri imputati e cioè: Salvatore De Matteis, 38enne di Lecce; Stefano Chironi, 36enne di Lecce; Cristian Grieco, 42enne di Lecce; Alberto Pino, 62enne di Lecce; Simone De Mitri, 37enne di Surbo; Marcello Santopietro, 41enne di Lecce; Giuseppe Feudo, 46enne di Lecce; Gaetano De Pascali, 28enne di Muro Leccese; Giampiero Greco, 33enne di Merine (Lizzanello); Gianluca Greco, 43enne di San Cesario di Lecce; Marco Malinconico, 31enne di Lecce; Stefano Melli, 42enne di Lecce; Marco Pennetta, 44enne di Lecce; Carmine Quarta, 32enne di Surbo; Antonio Paolo Rolli, 36enne di Leverano; Andrea Sammati, 44enne del rione Castromediano (Cavallino); Pier Vincenzo Spagnolo, 39enne di Campi Salentina; Claretta Pindinello, 30enne di Racale; Gianluca Leone, 44enne di Squinzano; Riccardo Signore, 24enne di Lecce; Giancarlo Vincenti e Massimiliano Vincenti, 32enni di Muro Leccese (gemelli); Luca Campilungo, 41enne di Carmiano.
Molti degli imputati furono accusati, nel blitz del 2008, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di atti di violenza sia nei confronti sia delle forze dell’ordine, sia di tifoserie avversarie. In alcuni casi furono contestate pressioni su altri tifosi e interferenze nell’organizzazione nell’attività del Lecce, anche con l’uso di petardi dentro e fuori lo stadio.
Il collegio difensivo era composto, fra gli altri, dagli Avvocati Francesco Maria De Giorgi, Vincenzo De Benedittis, , Corrado Passabì, Carlo Reho, Leone Salvatore, Luigi Rella, Viola Messa, Carlo Sariconi, Giuseppe Milli, Massimo Zecca, Paolo Cantelmo.
Il nostro auspicio è che i tifosi del Lecce sostengano la nostra squadra con ardore, con passione, con amore, senza mai cedere all’ira e peggio che mai, alla violenza.
Il calcio è sport, e lo sport è sacrifico e gioia allo stesso tempo, e tutti noi dovremmo sempre tenerlo a mente.
(nella foto l’avvocato Francesco Maria De Giorgi)
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