MODE / GLI UOMINI PREFERISCONO LE MILF

| 1 Maggio 2018 | 1 Comment

di Giuseppe Puppo______

Il fenomeno nell’ immaginario individuale maschile è sempre esistito, legato a miti ancestrali e colossali, taluni indicibili, complessi psicoanalitici.

Poi piano piano però è stato sdoganato via via da vecchi e nuovi mass media.

Adesso, ai giorni nostri, è vero e proprio fenomeno di costume, dilagante. Gli anni del Nuovo Millennio sono gli anni d’oro delle Milf, e sempre di più adesso, ora come mai prima, dai saggi vagamente autobiografici, ai romanzi, dalle serie tv, al teatro.

Che significa Milf? Beh, abbiate pazienza, ci dovrei mettere tanti di quei BEEP nella spiegazione, che è meglio lasciar perdere. Diciamo solo semplicemente, anche se riduttivamente, ma proprio assai riduttivamente, che sono le donne con più di quaranta anni, fino a sessanta, meglio se con figli.

E dagli…

Fu negli anni Settanta in cui io esercitai la mia educazione sentimentale, me lo ricordo bene, che il fenomeno dal  solipsistico isolamento passò alla condivisione pubblica.

Già ci si era messo un regista del calibro di Salvatore Samperi a indulgere nell’ autocompiacimento  voyeuristico con film di grande successo di pubblico, ma la questione era ancora confusa.

La svolta, avvenne però con due canzoni, due canzoni di musica leggera, che conobbero un succeso straordinario e, complici le nascenti ‘radio libere’, una straordinaria diffusione, entrambe dello stesso autore, Sandro Giaconbbe, che, evidentemente, ci doveva avere una vera e propria fissa: “Signora mia”, del 1974, e “Gli occhi verdi di tua madre”, del 1976, si chiamavano, di una dirompente, anche se appena accennata, sensualità, anzi, sessualità tout court, pur nei limiti imposti dai tempi dell’ Italia puritana, bigotta e democristiana dell’ epoca.

E allora, in “Signora mia” c’è un ragazzo che la fortuna/sfortuna di avere una vicina di casa bonazza (“next door woman”, si dice però nel gergo internazionale di oggi), per quanto molto più grande di lui, e quindi oggetto di un amore così fragile, così violento, e disperato. Lui passa le notti a spiarla dalla finestra, e a farsi beh va beh possiamo agevolmente immaginare che cosa faccia tutte le volte mentre la spia. Finché una notte, preso il ca, ehm, il caso, cioè il coraggio a due mani, va a bussare a casa di lei, e le confessa tutto quanto, dandole del lei, e chiedendole solamente “una speranza”. Sì, io speriamo che me la… BEEP diciamo cavo.

Purtroppo non è dato sapere dal testo come sia andata a finire, la canzone finisce senza un finale: con due ceffoni, ben assestati e ben meritati, oppure con reazioni di altro tipo, ci rimarrà per sempre il dubbio.

Ancora, “Gli occhi verdi di tua madre” è un piccolo capolavoro.

Allora, sempre lui, il ragazzo intraprendete, ora si è calmto, sistemato, e si è regolarmente fidanzato con una coetanea. Ma la ‘malattia’ sempre là sta, che cova, e che non aspetta altro che un’ occasione per divampare in maniera irresistibile. L’ occasione arriva la volta che lui va a trovare la fidanzata a casa, ma lei a casa non c’è, è uscita…C’ era però la madre.

E vai!

Succede così l’ irreparabile.

Lui ne gode, ma poi è assalito dai sensi di colpa, e commette il gravissimo errore di confessare tutto quanto alla fidanzata legittima, fra la velleità di dare a lei la colpa (“perchè sei uscita?  perchè?”) e assurde giustificazioni (“non è colpa mia se mi piace ogni cosa che rassomiglia a te”).

E benedetta gioventù, avrà tempo per imparare: invece, mai confessare niente, mai ammettere niente, e negare, negare sempre, anche l’ evidenza.

Qua sappiamo come va a finire. Finisce che lei è tramortita dalla confessione choc e di lui non ne vuol più sapere, giustamente. Così impara a confessare. Capolavoro didattico, svolta nella storia dell’ italico costume, spesso segnato dalle canzoni di musica leggera.

A proposito, segno dei tempi della questione, esplicita che più esplicita non si può, il celeberrimo pezzo di Ligabue degli anni Novanta:

“Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c’è. 
Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te. 
C’è la notte che ti tiene tra le sue tette un po’ mamma un po’ porca com’è. 
Quelle notti da farci l’amore fin quando fa male fin quando ce n’è”. 

Ecco qua spiegato tutto in maniera chiarissima, l’ oscuro oggetto del desiderio maschile pro Milf.

 

A metà degli anni Novanta c’è già internet, ci sono già dunque i siti porno, e da allora è stato un crescendo continuo di richieste del genere, esuberanti, inarrestabili.

Ultime tendenze degli ultimi anni, le app dei così detti dating on line, cioè siti di incontri, sentimentali, o sessuali che siano, dove oramai passano per lo più le relazioni fra i sessi.

C’ è chi, tal Riccardo, ha ehm studiato …sociologicamente il fenomeno, e così lo descrive, con grande capacità analitica, sociologicamente, scientificamente, direi, concludendo con un vero e proprio elogio delle Milf, che così ha esposto a Barbara Costa su “Dagospia”, e c’è da imparare, certo: “Sotto i 25 anni, sono tutti profili falsi o di prostitute. A meno che tu non sia completamente tonto, le riconosci subito perché ti chiedono soldi prima di incontrarti, esibendo le scuse più varie. Dai 25 ai 30 anni, sono donne che si iscrivono solo per curiosità, non hanno né vera voglia, né necessità di trovarsi un uomo via internet. Dai 30 ai 40 anni è la categoria peggiore, ne fanno parte quelle che escono da gravi delusioni sentimentali, non te la danno facilmente perché sono ancora alla ricerca del grande amore, e prima di concludere devi riempirle di messaggini stupidi di “buongiorno, amore” la mattina e “buonanotte, tesoro” la sera.Poi, quando finalmente le hai scopate, ti attaccano la lagna che non volevano davvero farlo, che è la prima volta che gli succede, e tu non vedi l’ora di scappare.

Quelle sopra i 40 anni sono invece le donne migliori, perché vogliono solo sesso senza complicazioni.

Dai 50 anni in su, bisogna stare attenti: hanno capito che tenerla stretta non serve a nulla, ti chiedono di fare sesso subito, appena conosciuti, in macchina o nei bagni pubblici”. 

 

Ma sì, di solito gli uomini, di tutte le età, in qualunque periodo della loro vita, non appena hanno finito, ci siamo capiti, hanno solo voglia di andare via, e se proprio andare via non è possibile, di fumare una sigaretta, o di bere qualcosa, di girarsi dall’ altra parte e di dormire.

Aborriscono le complicazioni, considerano le relazioni un male necessario, finalizzato a poterlo rifare altre volte, magari, e comunque non desiderano altro che poter seguire liberamente, e senza tante altre storie, l’ istinto primordiale per cui sono stati programmati, cioè di inseminare la natura, di cui però in realtà hanno paura, come del dolore, come della morte, e di cui così facendo cercano di liberarsi.

Ora, in questa nostra società ehm liquida, la Milf risponde perfettamente a tutto questo: è femminile, è materna, è rassicurante, è disimpegnata, è insomma perfetta, per l’ immaginario erotico e sentimentale maschile dell’ amore ai tempi di internet.

Insomma, sopraggiunti i tempi nuovi, Figa Power delle Milf per sempre! O, almeno, finchè non intervengano purtroppo sopraggiunti limiti di età.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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Comments (1)

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  1. Cecilia Polati - tramite Facebook ha detto:

    Perché non parlate al contrario invece. Della donna che cerca quell’uomo! Certo! Quel tipo di uomo!

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