L’ANTIFASCISMO CHE VUOLE EDUCARE I BAMBINI ALL’ODIO E ALLA VIOLENZA VA CONDANNATO SENZA SE E SENZA MA
gm_______Cominciamo subito col dire che qualsiasi nefandezza in Italia spesso si giustifica, basta che si appiccichi l’etichetta antifascista.
“Spacca la testa al pupazzo raffigurante Mussolini appeso a testa in giù e vinci le caramelle”, era questo l’invito rivolto ai bambini che ovviamente hanno partecipato in maniera inconsapevole al gioco. Con queste parole RAI Nerws, presenta la vicenda:
“Un invito ‘discutibile’ che ha visto minorenni armati di bastone in piazza Battisti a Macerata a strapazzare il fantoccio in cambio dei doni. L’iniziativa è stata promossa dal Collettivo Antifà nel giorno delle celebrazioni per la Liberazione del 25 aprile”.
Ecco per la RAI per RAI NEWS sai tratta di un invito “DISCUTIBILE”.
Non di un obbrobrio, di una trovata orrenda, una squallida iniziativa, per la RAI, per il servizio pubblico, è un inivito discutibile.
Educare i bambini all’odio e alla violenza per la RAI è discutibile, se ne può parlare, apriamo un dibattito.
Rievocare uno dei momenti più vergognosi della storia italiana, per la RAI è discutibile, solo discutibile.
I programmi di Rai News, sono trasmessi dagli studi della palazzina F del Centro di Produzione Rai di Saxa Rubra a Roma. Il canale si avvale in vari casi anche delle sedi regionali e internazionali della Rai, oltre che di contributi di altre testate giornalistiche, italiane e internazionali, non stiamo parlando di Telecapracotta.
Abbiamo atteso un paio di giorni per vedere come la stampa, ma sopratutto la RAI, avrebbero dato, se lo avessero fatto, la notizia che riguardava quanto accaduto a Macerata il 25 aprile.
Sono passati settanta tre anni da quei giorni bui della guerra civile italiana.
Da più parti, da tanti anni si chiede che Festa della Liberazione diventi la festa nazionale di tutti gli italiani, ed invece ogni anno continua ad essere una festa divisiva, con gruppuscoli coccolati in tutt’Italia dal PD, che fomentano lo scontro sociale. Centri sociali e antifascisti hanno ben pensato di mettere in scena un’orribile rappresentazione dello scempio compiuto sui corpi di Mussolini e della Petacci a piazzale Loreto.
A questi coraggiosi antifascisti in assenza di Fascismo, a costoro che si sono abbeverati alla fonte della partitocrazia marcia, a questi rivoluzionari difesi dai padroni dei grandi giornali e dalla Televisione di Stato, che prendono i contributi, di Comuni, Province e Regioni, a questi spavaldi Figli della Lupa dell’odierno regime, siamo convinti che costoro se fossero vissuti nel ventennio, dato il loro temperamento ed il loro carattere avrebbero salutato romanamente, come facevano i loro padri e loro nonni, e buon sangue non mente, costoro vogliamo ricordare che Ferruccio Parri, che quando il Fascismo c’era, fu antifascista di ferro e capo partigiano, definì quei momenti “macelleria messicana” all’italiana. L’amante del Duce era senza mutande e solo l’intervento di un prete ne coprì le grazie esposte al pubblico ludibrio mentre la folla sotto il controllo di Partigiani armati di mitra, orinava e sputava sul corpo esanime del capo del Fascismo. Anche Indro Montanelli disse di vergognarsi di appartenere a gente capace di simili infamie.
Ecco, “simili infamie” sono state trasformate, oltre settanta anni dopo, in un gioco per bambini. Il sindaco del PD di Macerata, si è scusato dell’accaduto, ma com’era ovvio che fosse non ha preso alcun provvedimento, né contro l’Assessore alla Cultura e all’infanzia che ha permesso alla Palestra Popolare e al Collettivo Antifà di Macerata di costruire una forca in piazza Cesare Battisti e appendere un manichino di carta pesta a testa in giù, preso o a bastonate da adulti e bambini per vincere le caramelle poste all’interno del corpo del (finto) Duce.
Una volta deturpato, il pupazzo in divisa fascista è stato sostituito da un altro manichino con la croce croce celtica sul petto. Ecco una pagina buia quella che abbiamo raccontato, non solo per quegli idioti, che cominciano educare all’odio sin dalla prima infanzia i cittadini di domani, e neppure per il PD, che utilizza i delinquenti dei Centri Sociali come braccio armato, ma ciò che ci fa vergognare di appartenere a questo paese è come la notizia è stata riportata dalla grande stampa e dalla televisione pubblica.
In molti casi la notizia è passata sotto silenzio, e quando se ne è parlato, il tutto è stato presentato come qualcosa di DISCUTIBILE.
E’ giunto il momento di essere chiari, non è più possibile che quanto abbiamo criticato nei comportamenti del Fascismo, possa essere accettato solo perché coloro che fanno della violenza e dell’odio il loro pane quotidiano, si definiscono antifascisti.
Se è vero che il Fascismo può tornare sotto tante forme, bisogna chiedersi se non è possibile che possa avere le sembianze di quei giovani e meno giovani che cantavano Bella Ciao a Macerata due giorni fa.