LECCE VISTA DAGLI SCRITTORI CONTEMPORANEI / 3 – SEDUTA “sul ciglio di una voragine”, RINA DURANTE E MELENDUGNO: IL TEMPO NON TRASCORRE INVANO

| 27 Aprile 2018 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Conobbi Rina nel 1976. Vennero a ‘Radio Salento’ tutti i componenti del ‘Canzoniere Grecanico Salentino’ e Rina, incontrastata regista del progetto, non condivise il mio modo di condurre l’incontro…Battagliera al limite dell’arroganza, era la protagonista indiscussa di quel fiorire di interesse, da lei fortemente voluto, verso le ricerche antropologiche nel nostro Salento, sublimate nella riscoperta dei canti popolari che, abilmente orchestrati, potevano essere, finalmente, la chiave per entrare nel difficile mondo della cultura nostrana, inspiegabilmente chiusa verso le proprie radici…

Altri incontri, altre schermaglie si susseguirono negli anni successivi.

Rina Durante non aveva un carattere facile, ma era dotata di una grande cultura e di una irrefrenabile voglia di emancipare l’idea di un Sud, di un Salento che non doveva chiudersi su sé stesso, quasi autocompiacendosi del proprio isolamento; al contrario, doveva combattere e imporsi ad armi pari ad altre realtà più organizzate ed omogenee…

Rina viveva a Lecce, con lei non parlammo mai di Melendugno. Solo una volta accennò, molto velocemente, al ‘Teatro di Malandrino’….

Negli ultimi tempi, poi, la voce sempre più roca, aveva perso gran parte di quel suo debordante protagonismo, anche se i lampi dello sguardo tradivano la sua eterna predisposizione al dibattito.

Diciamolo francamente: il rapporto fra Rina Durante e Melendugno, i suoi concittadini, le sue tradizioni, non sono mai stati idilliaci. Solo di recente, dopo la sua scomparsa, la meritoria opera della intellighenzia locale ha fatto sì che si recuperasse il tempo perduto.

Sulla falsariga di altre più accorte realtà (Vedete a Nuoro cosa hanno fatto con la Deledda) adesso Rina Durante ha una scuola intestata a lei, un monumento nella piazzetta retrostante la Cappella dell’Immacolata, un percorso, anche se appena conosciuto, con le indicazioni dei suoi luoghi di frequentazione (ma la targa che indica la ‘casa di Rina’ è stata misteriosamente rimossa), un centro culturale e, soprattutto, la memoria che le generazioni più giovani le tributano con ricerche e manifestazioni, a rinverdire il messaggio che Rina ha lasciato, con i suoi scritti, con la sua attiva presenza culturale nella nostra terra. Sarebbe stata, oggi, a capo di un movimento di intellettuali, pronti a combattere la difficile battaglia della difesa del nostro territorio. Lo avrebbe fatto, senza risparmiarsi, con tutte le sue forze.

Ai melendugnesi che non l’hanno particolarmente apprezzata in vita, assicuriamo la grande partecipazione di Rina ai problemi del Sud: sotto le sue parole sovente aspre, dietro le sue polemiche a volte velenose, vi era un grande cuore, un amore disinteressato per il Salento.

Del resto, basta leggere i suoi scritti , le prose de ‘Il Tramontana’, ‘La malapianta’, ‘Gli amorosi sensi’, ‘Cerere e Bacco a piene mani’ e le poesie de ‘Il tempo non trascorre invano’ per accorgesene.

A Rina Durante, un affettuoso saluto, un ricordo commosso e nostalgico….

Se mi siedo sul ciglio/ di questa voragine/ scavata nei sassi,/se m’affaccio a guardare/ nel piccolo specchio d’acqua/ del fondo,/ e mi metto ad ascoltare/ il tonfo del mare,/ e sento tra le dita/ la grana antica di questa terra,/ comprendo che siamo rimasti noi soli/ e i pallidi voli/ di qualche gabbiano./ Antica “Poesia”,/ poesia dimenticata,/ la tua voce rimane inascoltata/ come la mia./ Mi calo nel tuo fondo/ e canto,/ tanto/ non ci ascolta nessuno,/ perché diciamo le stesse cose,/perché abbiamo la stessa voce/ antica e triste del passato.______

3 – Continua______

LA RICERCA nei nostri precedenti articoli della rassegna

LECCE VISTA DAGLI SCRITTORI CONTEMPORANEI / 1 – ERNESTO ALVINO E LA SUA “città inconsueta”

LECCE VISTA DAGLI SCRITTORI CONTEMPORANEI / 2 – LA ‘malinconica allegrezza’ DI ENRICO BOZZI

Category: Cultura, Libri

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