25 APRILE TRA TEATRO ARTE POESIA , A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE
gm______Il 25 aprile dopo oltre 70 anni è ancora una data che divide gli italiani, che a tutt’oggi, per motivi che sarebbe lungo spiegare, non hanno una storia condivisa.
La festa nazionale, per come è stata intesa negli ultimi due secoli deve svolgere una funzione ben precisa, unire in un determinato ricordo, in determinati valori, un intero popolo.
Le feste civili hanno una funzione ben precisa per lo Stato, così come avviene per le feste religiose, per cui una serie di miti, di valori, di date, di avvenimenti storici vengono ricordati, per aiutare un popolo a sentirsi unito, ad essere orgoglioso di se stesso, una cura di sana autostima collettiva che ogni anno si rinnova, un’intera comunità che si riconosce in valori condivisi.
Date come il 14 luglio in Francia, il 4 luglio negli USA, il 9 maggio in Russia, hanno questa funzione. Date inclusive, che rammentano momenti fondamentali della vita nazionale, riuscendo a collegare con un filo ideale le diverse generazioni che hanno costituito e costituiscono il popolo di uno Stato.
Della data del 25 aprile invece si è appropriata una parte politica che l’ha utilizzata nel tempo come una clava contro tutti gli avversari politici.
Speriamo che da Lecce, anche in considerazione delle componenti che sostengono la maggioranza di Salvemini, possano partire iniziative tese a creare le condizioni perché quanto meno nella nostra città i cittadini tutti si possano riconoscere in alcuni valori, quali la libertà ed il rispetto reciproco, e visto che le iniziative che accompagneranno questo 25 aprile coinvolgerà anche degli artisti, il gusto per la dissidenza, la capacità di essere controcorrente, di guardare e andare oltre lo steccato per creare i presupposti per una società migliore.______
Mercoledì 25 aprile il Comune di Lecce – assessorato ai Diritti Civili organizza in collaborazione con i Cantieri Teatrali Koreja una serata di musica, arte e poesia in occasione della Festa della Liberazione.
Nel foyer del teatro sarà esposta “Libera/Azione”, la mostra realizzata dagli studenti del corso di Decorazione dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, sotto la guida dei professori G. Lisi e L. Ghionna. Saranno esposte le opere di Aida Dzhafarova, Mina Natali, Carmina Antonia Falcione, Angelica Centonze, Federica Gatto, Rossella Greco, Giulia Piccinni, Sara Za, Ingrida Rutka. La “Libera/azione” intesa come riscatto, rigenerazione, scampo; ecco ciò che gli artisti hanno voluto mostrare attraverso le loro opere la sera del 25 aprile, data importante per l’Italia. Le opere spaziano dalla foto, al gioiello, dal mosaico all’installazione.
A partire dalle ore 20.45 si susseguiranno i saluti del sindaco Carlo Salvemini, di Silvia Miglietta, assessore ai Diritti Civili e Pari Opportunità del Comune di Lecce, di un rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e del signor Nicola Santoro che porterà la sua testimonianza di internato in un campo di prigionia tedesco nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Al momento di riflessione civile seguirà il concerto di Dario Muci, cantante e musicista salentino, che eseguirà i brani del suo lavoro “Sulu” (Anima Mundi/ Kurumuny 2011). Un repertorio tradizionale ed originale che apre uno spaccato sulla società contadina e operaia del Salento e sulle disparità sociali che, oggi come ieri, la caratterizzano. Nei brani di Muci sono presenti richiami alla Resistenza, all’eccidio di Parabita, alla tragedia di San Donaci e alle occupazioni delle terre, oltre che all’Emigrazione, “il Sud di ieri che somiglia al sud di oggi, immobile, inesorabilmente sempre uguale”. L’ingresso al concerto è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.
“Il 25 aprile è una data intorno alla quale ci ritroviamo tutti e siamo felici di celebrarla come amministrazione comunale attraverso l’arte e la cultura – dichiara l’assessore ai Diritti Civili e Pari Opportunità Silvia Miglietta – per riflettere sul significato della Resistenza e contribuire a diffondere anche tra i più giovani i valori di chi impegnandosi in prima persona restituì all’Italia la possibilità di riscattarsi da vent’anni di oscura dittatura”
“Quale valore ha celebrare la Festa della Liberazione oggi? Quale significato assume questa ricorrenza civile nelle dinamiche politico-sociali contemporanee? – dichiarano da Koreja – Un costante esercizio di memoria e di riflessione è, dunque, necessario e passa anche attraverso il senso sociale e politico del teatro. Per questo a Koreja, abbiamo accolto immediatamente la proposta del Comune di Lecce: una grande festa culturale per ricordare, attraverso l’arte e la musica, la storia, i diritti inviolabili dell’uomo, le pari dignità e i doveri di solidarietà politica, economica e sociale”.
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