COMUNE DI LECCE: UN BANDO DA DUE MILIONI E SEICENTOMILA EURO, MA CHI LO HA DISPOSTO?
Gio e P_______Il Comune di Lecce, ieri 18 aprile ha messo a bando, tramite gara pubblica con scadenza 28 maggio 2018, la Concessione delle Attività di Accertamento e Riscossione dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità, Diritti di affissioni, Tosap (comprese le Aree Mercatali e Tari giornaliera), Canoni patrimoniali ricognitori e non Ricognitori.
Tutte queste attività si potrebbero sintetizzare in due parole, anzi in tre: riscossione delle tasse.
Le amministrazioni comunali attraverso questi bandi certificano la loro incapacità ad amministrare, se è vero che la loro incapacità è tale, che persino per riscuotere le tasse hanno bisogno di rivolgersi ad una società privata, che naturalmente non lo fa gratis, che bisogna pagare, con soldi che potrebbero essere utilizzati per dare servizi ai cittadini.
E’ un lavoro particolarmente complicato? non sembrerebbe, primo perché molti comuni lo gestiscono in proprio, e poi perché queste aziende che vengono da fuori, utilizzano personale del posto. Per cui il lavoro lo fanno le persone del posto, il guadagno va alle aziende che vengono da fuori.
Queste aziende in tutt’Italia non sono tantissime in quanto qualche anno fa sono riuscite a farsi votare una legge con la quale hanno eliminato tutta la piccola concorrenza, attraverso un escamotage che è quello di avere un capitale sociale, se non ricordo male, di almeno un milione di euro, requisito necessario anche si tratta di gestire un paesino di 500 abitanti. Insomma le solite consorterie.
Naturalmente qualcuno potrebbe pensare che il capitale sociale dell’azienda è una garanzia per il Comune che gli affida la riscossione delle tasse.
Ma non è detto, tanto che qualche anno fa i cittadini del Comune di San Cesario di Lecce, che pure si era affidato ad una di queste società, una bella mattina hanno appreso che l’Azienda di riscossione era scappata, portandosi via la cassa. E non è l’unico caso nel Salento.
Per quanto riguarda il bando saremmo curiosi di sapere se vi sia stato un lavoro collegiale, o piuttosto se per caso non sia stato delegato qualche Dirigente, che in passato magari non abbia brillato per controlli al vecchio Concessionario. Cosa prevede nello specifico il bando?
Per esempio cosa è stato stabilito gli impianti delle pubbliche affissioni, i cosiddetti 6×3 di proprietà del Comune di Lecce che al momento risultano abusivi, irregolari, chiamateli come volete.
Impianti sino ad oggi volutamente ignorati, ma cosa succederebbe se qualche Magistrato fosse allertato e facesse partire decine di denunce penali all’indirizzo di quegli amministratori e dirigenti che avrebbero dovuto vigilare?
Le domande sono tante e nei prossimi giorni contiamo di aggiornarvi su questo e su argomenti simili, come per esempio il bando a gara pubblica indetto pochi mesi fa dal Comune di Lecce per i cosiddetti passamano, o salva pedoni, gara alla quale avrebbero potuto partecipare decine di imprese locali, che erano qualificate ed erano ovviamente interessate a farlo, per quale misterioso arcano non hanno partecipato?
E come mai ed invece è stata vinta da un’azienda di Torino, e sopratutto come mai è stata l’unica l’unica a partecipare alla gara? A nessuno ciò è sembrato insolito?
A queste domande cercheremo di dare una risposta, dopo le opportune verifiche, se la gola profonda all’interno del Comune deciderà di aggiornarci.