PRESSIONI SUL GOVERNO – GIA’, QUALE? – AFFINCHE’ SIA RITIRATO IL DECRETO MARTINA SULL’ ERADICAZIONE DEGLI ULIVI E L’ USO DEI PESTICIDI. MINACCIATE IN PARTICOLAR MODO LE API, A RISCHIO DI DISTRUZIONE NEL SALENTO
(rdl)______Il Decreto Emergenza Xylella del 13 febbraio 2018, firmato del Ministro Martina, prevede l’obbligo di estirpazione delle piante in via di disseccamento e di tutte le altre piante nel raggio di 100 metri per una superfice pari a 3,14 ettari, comprese le piante erbacee, arbustive e arboree.
Il decreto prevede anche l’obbligo di trattamenti con insetticidi quali: Acetamiprid, Deltametrina, Etofenprox, Imidacloprid, Lambda Cialotrina.
Entrambe queste misure sono assolutamente inefficaci contro la sindrome da disseccamento rapido dell’ulivo (CODIRO) del quale non è mai stato scientificamente provato il nesso di causalità con il batterio della xylella fastidiosa, ma in compenso sono misure disastrose per le api.
La prima infatti, sottrae loro l’unica fonte di nutrimento, la seconda le uccide perchè prevede l’uso di insetticidi a base di neonicotinoidi, peraltro vietati in sede di Unione Europea.
Bisogna ricordare che secondo uno studio dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), a cui hanno partecipato 124 governi e più di 1000 scienziati di tutto il mondo, “il nostro cibo dipende dagli insetti impollinatori che sono sotto minaccia e che permettono l’esistenza del 90% dei fiori selvatici, del 75% della produzione alimentare mondiale”.
La messa in pericolo delle api comporta dunque una immediata perdita di sovranità alimentare del territorio e dei cittadini e come conseguenza definitiva l’estinzione della razza umana per mancanza di cibo.
Domandiamo dunque al Ministro delle politiche agricole e forestali, di ritirare questo decreto dannoso per le nostre piccole amiche e assolutamente inutile contro il disseccamento degli ulivi, che può essere contrastato invece che con queste misure catastrofiche, tramite buone pratiche virtuose, ecologiche e sostenibili, come dimostrato dal professor Scortichini.
Domandiamo altresì di ritirarlo simbolicamente entro il 20 maggio 2018, giornata mondiale delle api.
Riaffermare il diritto alla vita delle api e il diritto al cibo di tutti gli esseri umani.______
Si può sottoscrivere la petizione a questo link
LA RICERCA nei nostri articoli del 22 marzo e del 30 marzo scorsi, e in quello immediatamente seguente
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