I POLITICI LATITANTI, I MANIFESTANTI ARRESTATI

| 11 Aprile 2018 | 7 Comments

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(e.l.)______Mentre la politica latita, non offre soluzioni, o sbocchi, in prospettiva, alla questione, oggi nuovo, preoccupante episodio di tensione al Cantiere Tap. C’è un arresto, il primo, fra i manifestanti, da quando sono cominciate le proteste degli attivisti che si oppongono alla costruzione del gasdotto. Nei mesi scorsi, ci furono soltanto alcuni fermati, poi rilasciati dopo poche ore, oltre a ‘fogli di via’ e sanzioni amministrative.

Poco fa, la Questura di Lecce ha diffuso il seguente comunicato______

Alle primissime ore dell’alba, oltre una quarantina di attivisti NO TAP hanno interrotto il trasporto dei mezzi di cantiere posizionando all’altezza dell’incrocio tra Via San Niceta e Via Einaudi grossi pezzi di mattoni cementizi.

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Gli attivisti hanno anche incendiato un cassonetto dell’immondizia posizionandolo al centro di una traversa della strada provinciale 145, sempre per impedire alle forze dell’ordine la scorta dei mezzi di cantiere.

Nel tentativo di rimuovere gli ostacoli, peraltro pericolosi anche per eventuali altri passanti, e proseguire il proprio servizio, le forze dell’ordine sono state fatte oggetto di un pericoloso lancio di grosse pietre in cemento che hanno colpito e ferito 4 agenti del Reparto Mobile di Reggio Calabria che hanno riportato varie lesioni e contusioni, con prognosi di circa 10 giorni.

Il dispositivo di ordine pubblico è dovuto intervenire con l’utilizzo degli scudi a protezione per il contenimento dei più esagitati al fine di permettere il transito dei veicoli che dovevano raggiungere il cantiere di San Basilio.

L’intervento del personale della Polizia di Stato ha consentito di arrestare PELLEGRINO Saverio del 1966, peraltro già noto alle Forze dell’ordine e destinatario di foglio di via obbligatorio per anni tre dal Comune di Lecce e dal Comune di Melendugno con scadenza al 2021, per i reati di:

– resistenza a pubblico ufficiale;

– getto pericoloso di cose;

– inottemperanza al foglio di via obbligatorio;

– lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

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L’arrestato, all’atto della perquisizione, peraltro integralmente video ripresa da personale della polizia scientifica, è stato trovato in possesso di grosse pietre in cemento, nascoste nelle tasche esterne del giubbotto.

Le varie fasi sono state integralmente riprese da personale della polizia scientifica e pertanto i responsabili di tali azioni, una volta identificati, verranno deferiti all’Autorità Giudiziaria competente.

Tra di loro erano presenti anche altri soggetti destinatari di Foglio di Via Obbligatorio, che verranno deferiti anche per tale reato. ______

Il Comitato No Tap, per ora sui social, parla invece di “totalitarismo da regime”, di una specie di caccia all’ uomo scatenata dagli agenti, di “accuse assurde”, e di solidarietà per i fermati “solo perché manifestavano il dissenso popolare nei confronti di un’opera devastante e mafiosa”.

Da alcune ore una cinquantina di attivisti No Tap sono di fronte alla Questura di Lecce, dove ancora si trova l’ arrestato, Saverio Pellegrino, 52 anni, di Andrano con cartelli e striscioni, per chiederne la liberazione.

L’ingresso è presidiato da un fitto cordone di agenti in tenuta anti sommossa.______

 

 

 

Category: Cronaca, Politica

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Comments (7)

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  1. Erio Congedo, Fratelli d' Italia - tramite mail ha detto:

    Esponenti politici e istituzionali, espressioni del mondo accademico e dell’associazionismo, fino ad oggi tolleranti e comprensivi verso queste frange dell’ attivismo NoTap, escano dal silenzio esprimendo il loro dissenso e la loro condanna. Diversamente il rischio è di apparire complici di chi, dietro la difesa del diritto dei territori ad essere protagonisti del proprio destino, nasconde furore ideologico, odio, violenza.
    Si condanni inoltre la mancanza di rispetto verso le Forze dell’Ordine che sempre -e talvolta in condizioni lavorative già precarie- rischiano la vita per garantire ordine e sicurezza.

    Cori e insulti, blocchi stradali, lancio di bombe carta e bottiglie, sfregio a palazzi e monumenti di Lecce, cassonetti incendiati, fino alla sassaiola che ha contuso 2 unità delle Forze dell’Ordine; un’escalation vergognosa e ingiustificabile che non può e non deve passare in silenzio. Non è ovviamente in discussione il sacrosanto diritto a manifestare e ad esprimere il proprio pensiero, ma è evidente che si è superato il livello di guardia.

    L’episodio di questa notte si verifica proprio all’indomani delle rammaricate dichiarazioni del Questore sull’assenza di solidarietà per le Forze dell’Ordine impegnate sul cantiere TAP; è arrivato il momento di condannare queste frange minoritarie ed estreme di attivisti e garantire a tutti, inclusi i manifestanti pacifici, di poter esprimersi nel rispetto delle regole e della Legge.

  2. redazione ha detto:

    Nel primo pomeriggio l’ arresto è stato confermato, ed è stato deciso il trasferimento in carcere dell’ attivista fermato all’ alba.

  3. redazione ha detto:

    Sempre oggi, un attivista No Tap di 52 anni di Melendugno è stato denunciato a piede libero con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, in relazione a quanto accaduto davanti al cantiere lunedì scorso.

    Un’ altra attivista, di 41 anni, di Scorrano, è stata denunciata invece, sempre a piede libero, perché si trovava a Melendugno, località dalla quale un’ordinanza del Questore le aveva fatto divieto di tornare.

  4. Roberto Aprile, Cobas - tramite mail ha detto:

    Libertà per Saverio ,stop ai lavori Tap, fine dello stato di occupazione militare del Salento

    Il Sindacato Cobas continua a denunciare la più grave delle illegalità che si sta perpetrando nei confronti delle popolazioni salentine .

    Il gasdotto Tap è una scelta calata dall’alto che vede la ferma e determinata opposizione delle popolazioni locali.

    Ma la scelta dello Stato è quella di imporre comunque la Tap attraverso uno strumento classico , quello delle cosiddette forze dell’ordine chiamate a difendere Tap e reprimere qualsiasi forma di opposizione .

    Quello che sta accadendo in questi mesi nel Salento con la militarizzazione del territorio ed istituzione di zone rosse ,arresti , denunce , fogli di via , manganellate sui manifestanti , la instaurazione di un clima di terrore è la violazione palese di qualsiasi diritto dei cittadini ad opporsi ad una opera inutile ,costosa per i contribuenti italiani , dannosa per l’ambiente.

    L’arroganza del passato Governo è dimostrata dal fatto che proprio nelle settimane successive al voto hanno emanato decreti che riguardano investimenti che trovano grosse opposizioni nelle popolazioni.

    Proprio come i tanti incostuzionali decreti salva Ilva che assicurano la immunità penale per chi acquista lo stabilimento e può continuare a violare le leggi nazionali.

    Per non parlare delle assurde dichiarazioni di Emiliano che abbiamo bisogno di Tap per decarbonizzare l’Ilva.

    Ribadiamo che l’Italia ha gas in abbondanza per soddisfare quella eventuale scelta , che non è comunque all’ordine del giorno perché l’Ilva è ridotto ad un rottame che bisogna chiudere , bonificare , quei miliardi di euro buoni da spendere per rilanciare una altra economia tarantina.

    Mentre contemporaneamente la Regione Puglia autorizza la società A2A, proprietaria della vecchia centrale di Brindisi oggi completamente ferma, a riprendere a bruciare carbone con una percentuale di combustibile da rifiuto con annesso impianto di trattamento per una cifra pazzesca di 600.000 tonnellate annue di rifiuti .

    Di fronte a tanta devastazione si colpisce la generosa opposizione di questi giovani che deve vedere ritornare la opposizione di migliaia di cittadini vicino ai cantieri della Tap , così come è avvenuto in questo ultimo anno.

    La lotta della Tap a Melendugno ha fatto sbocciare dei fiori meravigliosi in tutta Italia , con carovane e manifestazioni in tutta Italia e soprattutto lungo tutto il percorso del gasdotto.

    Ha unificato tutte le popolazioni in lotta contro questa ulteriore imposizioni ed è per questo che saremo a Sulmona il 21 Aprile, dove hanno intenzione di costruire una grande stazione di pompaggio , in una grande manifestazione che ha già visto la adesione di oltre 300 tra associazioni e movimenti.

    Quello che si è capito fino in fondo è che ad essere in gioco realmente sono quegli sprazzi di democrazia rimasti in Italia che per essere conquistata è costata tanti morti .

    Il nostro compito è quello di difenderli contro uno stato che da una parte ti da solo miseria e disoccupazione e dall’altra impone scelte buone solo ad operazioni di speculazione economica , come è ben dimostrato nel caso della Tap.

    Il 21 Aprile tutti a Sulmona.

  5. redazione ha detto:

    Per Saverio Pellegrino processo per direttissima questa mattina alle 12.00.

  6. redazione ha detto:

    Il processo per direttissima è stato rinviato a giovedì 19 aprile: l’ avvocato Carlo Siriconi ha chiesto infatti i termini a difesa, concessi.

    Al termine dell’interrogatorio di convalida, in cui Saverio Pellegrino si è avvalso della facoltà di non rispondere, il gip di Lecce Marcello Rizzo ha convalidato l’arresto, ma ha concesso i domiciliari, nonostante il pm Roberta Licci avesse chiesto la custodia cautelare in carcere.

  7. redazione ha detto:

    Si è svolto soltanto oggi a Lecce il processo ‘per direttissima’ al termine del quale Saverio Pellegrino è stato condannato a nove mesi, per resistenza a pubblico ufficiale, e lesioni. Dopo la sentenza, dagli arresti domiciliari, è tornato in libertà, ma con l’ obbligo di non poter stare nè a Lecce, né a Melendugno.

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