IL POST PARTITA / IL PUNTO SUL CAMPIONATO / ECCO LA SITUAZIONE PER L’ ULTIMO MESE, DECISIVO

| 1 Aprile 2018 | 1 Comment

(l.r.)______Doveva – poteva – ammazzare il campionato, il Lecce, fino a qualche settimana fa, prima dell’ incredibile, ingiustificabile calo: dal possibile primato solitario a più nove, allle tensioni per l’ incubo play off. Invece adesso, il campionato sta ammazzando il Lecce.

Dà spiegazioni sui cambi, in prima battuta, sulle sue scelte, contestate da molti, e da molto tempo, mister Liverani, che parla a caldo, negli spogliatoi, dopo un caldissimo epilogo in campo, come pure agitato era stato l’ ingresso.

Dice che i suoi han fatto una prestazione di cuore, di qualità. Non commenta i due episodi contestati dei rigori non assegnati dal direttore di gara. E aggiunge: “Ora non siamo più artefici del nostro destino e basta. Noi dobbiamo fare il massimo. Se siamo una squadra mentalmente forte, se siamo bravi dobbiamo dimostrarlo. Oggi le occasioni sono state tante, c’è dispiacere. Abbiamo messo voglia, determinazione, qualità. La testa dà delle difficoltà in questo momento, a metterla dentro. Abbiamo fatto fatica nella gestione della palla, che prima c’ era perché c’ era la tranquillità”.

Ieri il Trapani ha vinto in casa col Matera 1 a 0; il Catania ha vinto a Catanzaro 0 a 4. In classifica il Lecce ha 65 punti e una partita in più, Trapani e Catania 63 e una partita in meno.

Questo signifca che se una delle due – tutte e due non è possibile, adesso vediamo perché – delle attuali inseguitrici dovesse vincere tutte le partite che mancano alla fine, il Lecce non centrerebbe l’ obiettivo della promozione diretta, e sarebbe condannato – è proprio il verbo giusto – ai play off. Un incubo, di nuovo i play off: che srebbero un fallimento, e che presumibilmente sarebbero affrontati dai Giallorossi in condizioni disastrose dal punto di vista psicologico. La testa, come diceva il Mister, anche se non si capisce come, se non invocando una determinazione suprema, e tanto per cominciare elimando quel nervosismo e quella frustrazione che paiono serpeggiare in maniera sempre più rilevante, se la devono sbloccare adesso, in questo mese finale, verso il traguardo dell’ ultima giornata, il 6 maggio.

Alla fine del campionato, per il Lecce mancano quattro partite: a Reggio Calabria la prossima, poi al via del Mare con il Fondi; quindi il turno di riposo; poi di nuovo in casa con la Paganese, e l’ ultima a Monopoli. Inutile dire che –  “Se siamo una squadra mentalmente forte, se siamo bravi, dobbiamo dimostrarlo” – a questo punto bisogna vincerle tutte e quattro. Potrebbe però non bastare. Le inseguitrici ne hanno cinque, di partite a disposizione. Ma quando il Lecce riposerà, domenica 22 aprile, si affronteranno a Catania. Insomma, tutto può ancora succedere, il campionato non ha ancora ammazzato il Lecce, chiamato a ritrovare sè stesso e a imporsi proprio nel momento più difficile.______

LA RICERCA nel nostro articolo di ieri pomeriggio

LA PARTITA / IL LECCE FRENA ANCORA. L’ASSEDIO NON BASTA: IL SIRACUSA SI PRENDE UN PUNTO E I GIALLOROSSI ADESSO RISCHIANO DAVVERO IL PRIMATO

 

Category: Sport

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Comments (1)

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  1. luca ha detto:

    La società deve fare la società, mentre i tifosi devono fare i tifosi. Se la dirigenza voleva acquistare le prestazioni del calciatore Strambelli perché lo riteneva utile per vincere il campionato doveva farlo e basta, senza lasciarsi condizionare dagli umori della piazza. Con Strambelli oggi il Lecce avrebbe avuto qualche punto in più e sarebbe stato artefice del suo destino. Gol e prestazioni avrebbero ridimensionato il mal di pancia della piazza. Ora anche i tifosi facciano Mea Culpa e continuino a fare i tifosi, invece, di dettare le regole alla società.

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