QUALCUNO RICORDI AL SINDACO DI LECCE L’ ARTICOLO 9 DELLA LEGGE 28/2000 / MA INTANTO CARLO SALVEMINI FA CAMPAGNA ELETTORALE. PER DARIO STEFANO E PER IL PD
(g.p.)______Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Ma poi abbiamo molto da eccepire. Cominciamo con il riportare il comunicato stampa di Dario Stefàno, candidato al Senato della Repubblica per la coalizione di centrosinistra al Collegio uninominale Lecce – Francavilla, e per il Partito Democratico come capolista al collegio plurinominale Puglia Sud_______
Quanto possono essere utili le sinergie istituzionali per il Salento e La Puglia? In che modo si è agito per portare a compimento politiche di sviluppo in grado di valorizzare le potenzialità del territorio? E in che modo agganciare la crescita della Puglia all’agenda nazionale?
Sabato 17 Febbraio alle ore 18.00, presso il Teatro Politeama Greco di Lecce, il racconto di cosa è stato fatto in questi anni e di cosa ancora occorre fare per la nostra terra.
Dario Stefàno chiama a raccolta i diversi livelli istituzionali con i quali imbastire un ragionamento politico e programmatico per il futuro: il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini; il presidente della Regione, Michele Emiliano e il viceministro allo Sviluppo economico e candidata al Senato nel collegio uninominale Puglia 6 Teresa Bellanova.
“Portiamo avanti la nostra terra – spiega Stefàno – non è solo uno slogan, poiché spiega l’essenza di un impegno per portare avanti gli asset strategici del nostro territorio: turismo, agricoltura, artigianato, imprese. È un’esortazione a non fermarci ma a portare avanti storie ed esperienze in grado non solo di ispirare il cambiamento ma di realizzarlo davvero”.______
Dopo di che rimaniamo basiti per la sfacciataggine, la dabbenaggine nella migliore delle ipotesi, a voler essere buonisti, del presidente della Regione Puglia e del sindaco di Lecce.
Oddio, del primo non avevamo certo bisogno di conferme, il suo accanimento in tutti questi anni è diventato patologico.
Ma evidentemente il pregiudizio ideologico e l’ interesse partitico hanno accecato anche il secondo.
Partecipando ad una manifestazione elettorale al fianco di un candidato, guarda caso quello del Pd, essi violano in maniera plateale la legge vigente, richiamata anche nell’ occasione di questa campagna elettorale per le politiche dalle circolari prefettizie.
E hai voglia a interpretare, come è tanto caro a Carlo Salvemini, e ai suoi avvocati…
Anche qui, da interpretare c’è poco e punto.
Recita infatti testualmente l’ articolo 9 della legge 28/2000:
Dalla data di convocazione dei comizi elettorali la legge vieta a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione, compresa quella relativa all’attività istituzionale dell’ente.
Non rientrano nel divieto le attività di comunicazione istituzionale effettuate in forma impersonale e indispensabili per l’efficace assolvimento delle funzioni proprie delle amministrazioni pubbliche.
E chiaramente appoggiare la campagna elettorale di un candidato del Pd rientra, oh se rientra!
Un’ altra caduta di stile, un’ altra figuraccia, di quello che avrebbe voluto essere – ipse dixit – il sindaco di tutti i Leccesi, e invece sempre più si sta dimostrando solo il sindaco di quelli del Pd e delle liste transfughe, voltagabbana e trasformiste di Michele Emiliano, cui del resto deve la sua elezione.