LUIGI DERNIOLO PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO
(v.m.)______
«Intendo puntare molto sull’aggregazione delle nostre aziende e sulla coesione fra gli associati. Questa volontà può rappresentare, senza dubbio, un’arma vincente per affrontare, al meglio, la recessione e farci superare questo difficile momento congiunturale.
Dobbiamo innescare quella marcia in più che faccia del prodotto made in Italy un acquisto sempre più ricercato e senza concorrenza per la sua qualità, la sua originalità ed unicità.
Per questo è indispensabile tenersi costantemente aggiornati, puntando lo sguardo al futuro, senza dimenticare, però, il nostro passato.
Occorrono maggiori conoscenze, competenze ed una preparazione professionale mirata per i più giovani e per chi opera, da anni, nel settore. Inoltre, tutti, in particolare le istituzioni, devono riconoscere il fondamentale ruolo che l’artigianato svolge nella nostra economia».
Lo ha dichiarato Luigi Derniolo (nella foto), riconfermato ieri presidente di Confartigianato Imprese Lecce.
Fanno parte del direttivo anche i vicepresidenti Maurizio Botrugno (vicario) e Luigi Marullo; i consiglieri Antonio Mancarella e Fernando Muci. Riconfermato il segretario generale Giuseppe Negro.
Category: Cronaca
Ho incontrato due volte Luigi Derniolo, la prima volta quando in qualità di responsabile della mia categoria contribuii alla sua elezione, la seconda quando chiesi di essere portato al suo cospetto per avere spiegazioni in merito ad un comunicato stampa nel quale difendevo gli interessi della categoria, e da cui Confartigianato si era dissociata.
Il Presidente Derniolo quando chiese al burocrate tutto fare, cosa vi fosse di sbagliato nel mio comunicato candidamente ammise che vi era stata una velata critica all’amministrazione cittadina.
Anche il loro avvocato giustificò il mio operato, spiegando come vi fosse in gioco la credibilità dell’Associazione, visto che alle lettere ufficiali a firma di Confartigianato, indirizzate al Sindaco ed al Prefetto non vi era stata alcuna risposta.
Compresi che il Presidente appena insediatosi poteva fare ben poco, che il tutto veniva gestito dal burocrate, al quale evidentemente stavano più a cuore i buoni rapporti con l’istituzione cittadina che non la difesa degli artigiani.
Per cui in silenzio insieme agli altri associati della mia categoria andammo via.
Ecco perché nonostante la produzione in Italia delle imprese artigiane, se non ricordo male, sia del 90 % rispetto alle imprese industriali che producono solo il 10 %, le imprese artigiane e i loro rappresentanti non hanno voce in capitolo, mentre gli industriali siedono sempre ai tavoli dove si prendono l decisioni importanti.
Speriamo che in questi anni qualcosa sia cambiato in Confartigianato, e auguri al Presidente Derniolo.