IL NUOVO PROGETTO ANAS PER LA 275
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere regionale del M5S Cristian Casili ci manda il seguente comunicato, in relazione al fatto che l’ Anas ha predisposto per l’ approvazione del Comitato Interministeriale per la programmazione economica un nuovo tracciato della contestata strada statale______
“Anas e Regione ascoltino i territori, nella scelta progettuale che riguarda l’ammodernamento della statale 275. Ho più volte ribadito che l’ammodernamento della strada è indispensabile per garantire sicurezza, allo stesso tempo però questa esigenza dev’essere coniugata con un altro elemento fondamentale per il territorio: la salvaguardia delle sue emergenze storico, culturali e paesaggistiche. Su questo Anas e Regione ancora non fanno la dovuta chiarezza”.
Cristian Casili, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente della V commissione, torna sulla vicenda 275.
“Si proceda quindi appaltando quanto prima i lavori del primo lotto che prevede l’allargamento a quattro corsie da Maglie a Montesano Salentino. Ma per la parte finale del tracciato, il secondo lotto fino a Leuca, si dovrà ripartire da zero nel rispetto delle regole di partecipazione attiva della cittadinanza come previsto, ormai da tempo, a livello europeo. Si dovrà procedere alla messa in sicurezza dell’arteria, rispettando allo stesso tempo le valenze paesaggistiche del territorio.
È necessario quindi realizzare fino a Montesano quattro corsie sottoposte ai vincoli del Parco dei Paduli, in modo da non stravolgere il patrimonio paesaggistico della zona, e poi la messa in sicurezza del tratto fino a Santa Maria di Leuca. Il tracciato in quest’ultima zona rischia di cancellare per sempre un pezzo di territorio, eliminando reperti unici di civiltà millenarie, esempi archeologici che rappresentano la nostra storia. Pajare antichissime, muretti a secco e furnieddhi, elementi che a “Serra del Fico” e “Macchie di Ponente”, nel territorio di Tricase. Altri antichi reperti, come la “Casa dei pellegrini” e l’insediamento di Macurano, vivranno uno stravolgimento irreversibile. Così come il giardino degli ulivi secolari e la cripta dello Spirito Santo.
Anche se ridotto a due corsie, l’impatto che avrebbe quest’opera sul territorio del Capo di Leuca rischierebbe di essere devastante e contrasterebbe le politiche territoriali di rilancio di un paesaggio già mortificato da una pianificazione urbanistica selvaggia, inoltre danneggerebbe la valorizzazione del turismo su cui questo territorio sta investendo per le future generazioni. Non ultimo la questione spinosa e ancora non risolta delle discariche di rifiuti tossici tombati lungo il tracciato dell’ultimo lotto per le quali si deve agire senza ulteriore perdita di tempo”
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