TOTO CANDIDATI / LE SCELTE DEL PD. PREMIATE LA…COERENZA DI DARIO STEFANO, E L’ ABNEGAZIONE DI TERESA BELLANOVA. ALTRO CHE DUELLO A NARDO’, ALLA VICEMINISTRO GARANTITA LA RIELEZIONE. A BOLOGNA
(g.p.)______
Il Pd nella tarda serata di ieri ha ufficializzato le liste, decise in direzione nazionale, dopo tantissimi scontri interni, di cui abbiamo riferito sempre nella serata di ieri.
Al momento non si registrano variazioni e quindi presumibilmente sono quelle che saranno presentate: come più volte ricordato, c’è tempo fino alle ore 20 di domani lunedì 29 gennaio.
Vediamo chi sono i candidati a Lecce e nel Salento.
Listino Camera
1 FRANCESCO BOCCIA
2 PAOLA POVERO
3 RAFFAELE PAPPADA’
4 LAVINIA PUZZOVIO
Listino Senato
1 DARIO STEFANO
2 ALESSANDRA ANTONICA
3 VITO GALLO
4 ROSY BARRETTA
Uninominale Camera
Lecce SALVATORE CAPONE
Nardo’ SERGIO BLASI
Casarano ADA FIORE
Uninominale Senato
Lecce DARIO STEFANO
Nardò TERESA BELLANOVA
Spicca anche in queste scelte la longa manus di Michele Emiliano, che assicura la rielezione al suo fedelissimo di Bisceglie Enzo Boccia, e rende possibile quella dell’ altra fedelissima Paola Povero, presidente del consiglio comunale di Lecce.
Per il resto spicca l’ opportunismo politico del senatore uscente Dario Stefàno, che aveva lasciato Sel, aveva creato un movimento suo, si era avvicinato alla sinistra nazionale di Giuliano Pisapia, tutto prima di approdare al Pd, che ne premia evidentemente la coerenza.
Oltre che la piaggeria: memorabile la serata leccese che organizzò lo scorso settembre al Teatro Romano, concessogli in deroga dall’ amministrazione comunale, per la presentazione di un libro scritto da Matteo Renzi.
Tenta il salto da Bari a Roma Sergio Blasi, e tenta la riconferma a Roma Salvatore Capone, ma non sarà facile, se la giocheranno comunque con i concorrenti nei rispettivi collegi uninominali.
Piace vincere facile invece a Teresa Bellanova (ultima a destra nella foto), presentata all’ uninominale Senato a Nardò, in quello che hanno già dipinto come epico e fratricida duello contro Massimo D’ Alema, e che lei ha dichiarato di accettare con spirito di servizio per il partito: “Ho sempre detto di essere al servizio del mio Partito. Con questo spirito ho accettato la candidatura nel Basso Salento. Nella mia terra, con l’umiltà e la determinazione di sempre”.
Nella mia terra, già, ma tacendo sul resto, come verificato da leccecronaca.it: che, cioè, in realtà, comunque vadano le cose a Nardò, Matteo Renzi ne ha premiato l’ abnegazione con cui ha servito l’ opera strategica del gasdotto Tap presentandola anche in pool position nel listino del Senato a Bologna, il punto dove il partito è più forte, insomma, garantendole la certezza della rielezione.
Grande escluso il deputato uscente leccese Fritz Massa, che paga ora logiche correntizie avverse, così come per logiche correntizie favorevoli in Parlamento entrò di straforo, e che affida ad un lungo post su Facebook le sue riflessioni, comunque di grande dignità: “…L’ho fatto con la coerenza di una militanza nella sinistra e di una storia politica iniziata nel 1975,in cui l’unico incarico istituzionale che ho assunto è stato come parlamentare della Repubblica in questi ultimi quattro anni.
Torno alla mia professione, perché di politica non ho mai vissuto, e alla militanza attiva nel mio Partito.
Lo dico chiaramente, come mi piace fare: considero un grave errore avere composto liste non pienamente rappresentative della effettiva composizione del partito e della sua natura di grande forza della sinistra democratica europea, dove la sinistra non può essere un dettaglio, e senza considerare adeguatamente la rappresentanza e il radicamento territoriale necessario alla politica per accorciare l’enorme distanza esistente tra elettori e cittadini…”.______
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