AL VIA LA FOCARA 2018, NOVOLI RINNOVA IL SUO EVENTO MIRACOLOSO, E ASPETTA PIU’ DI DUECENTOMILA PRESENZE
di Giuseppe Puppo______
Nella sale conferenze di Palazzo Adorno ‘stamattina risuonano parole buone, parole che fanno bene. Si propagano fra i tanti giornalisti e tecnici presenti, rimbalzano da una parete all’ altra, volano fuori dal balcone, si propagano, e ritornano. L’ eco arriva distinta, corposa, propizia.
Tradizione. Comunità. Agricoltura, il vero elemento unificante dei popoli. Civiltà contadina. Territorio.
I riti legati a Sant’ Antonio Abate sono vecchie usanze atte a propiziare gli dei protettori della fecondità e della fertilità. Parliamo di riti che risalgono alle antiche religioni italiche, ma pure a quella celtica, nella pianura Padana; e, al Sud, alle pratiche greche arrivate prima, durante e dopo l’ Impero Romano; più in generale, riti che mantengono legami con la religione cosmica universale.
Hanno un senso. Sono diffusi in tutta Europa, i falò sotto la luna, che tanto piacevano a Cesare Pavese sulle sue Langhe.
Ma ce n’è uno solo che nel corso degli anni si è imposto in tutto il mondo all’ attenzione della partecipazione individuale e dell’ immaginario collettivo con straordinaria rilevanza, fino al punto di diventare, insieme alla Notte della Taranta, l’ emblema stesso del salento a dimensione internazionale: la Focara di Novoli.
Il più grande d’ Europa. Più di venti metri d’ altezza, per altrettanti di circonferenza, e quest’ anno sarà pure più larga. Più di duecentomila persone, a presenziare, e che aumentano ogni volta di più.
Già, come mai, solo e proprio la Focara di Novoli?
“E’ per la passione che noi ci mettiamo” – è la spiegazione del sindaco Gian Maria Greco – “E’ perché l’ abbiamo fatto diventare uno straordinario momento di passione, di partecipazione, di condivisione per tutta la nostra comunità”.
Annuisce – la novità della presente edizione- il suo alter ego d’ occasione, Federico Perrone, il sindaco del consiglio dei ragazzi del paese, nella fattispecie con tanto di fascia tricolore addosso, e che, quando arriva il suo turno fra i relatori, parla da adulto, e pure già con qualche sfumatura di ‘politichese’ che comunque non guasta. Ha 12 anni, fa la seconda media e toccherà a lui quest’ anno quello che a Novoli e dintorni è il massimo onore, in passato affidato ad alte personalità: l’ accensione della Focara alle 20.00 del 16 gennaio.
Una scelta fatta dal sindaco, quello vero, Gianmaria Greco, dall’ alto valore simbolico: un richiamo alla Tradizione, un’ esortazione alla comunità, affinché le giovani generazioni siano all’ altezza di quelle vecchie, raccogliendo la Fiamma della Passione, appunto.
Il futuro è già cominciato.
E’ già cominciato pure il ricco programma di eventi collaterali che alla Focara fanno da nutrito contorno: teatro, cinema, pittura, libri, musica, fumetti e certo ho dimenticato qualcosa fra i tanti eventi e i tanti partecipanti.
Senza che me ne vogliano gli altri, mi pare significativa la partecipazione di un protagonista della storia del rock, per di più dall’ animo meridionalista, come Edoardo Bennato, che suonerà alle 20.30 di mercoledì 17 gennaio.
Senza che ce ne vogliano gli altri presenti in conferenza stampa, poi mi sono particolarmente piaciute le parole di Tony Gentile, e quelle di don Luigi Lezzi.
Tony Gentile fa il fotografo professionista, di cronaca, per le agenzie di informazione internazionali. Tanto per capirci, è quello dello scatto a Falcone e Borsellino insieme, che campeggia da tutti i palazzi di Giustizia d’ Italia. E’ anch’ egli siciliano, anch’ egli di famiglia contadina. Ha spiegato – quest’ anno toccherà a lui questo compito – che racconterà con le sue immagini la Focarà 2018 immergendosi nell’ evento sul momento, come in un reportage in prese diretta, senza niente di precostituito, o di pregiudiziale, e che si augura che il rito del fuoco che brucia e purifica, serva a bruciare il marcio che c’è e a ridare nuova vita alla nostra società.
Don Luigi Lezzi fa il parroco della Chiesa di sant’ Antonio Abate, il santo Patrono di Novoli, ma pure in generale degli animali domestici, i nostri amici che in cambio di pochissimo di materiale, ci donano tantissimo di sentimentale, come ha ricordato il prete, che ha poi opportunamente saldato la Tradizione della civiltà contadina, della Focara, all’ attualità, al rispetto del creato, della natura, del territorio, al legame con loro, e alla loro valorizzazione.
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura, Eventi
È stata ancora una volta una bellissima festa per i novolesi, per i salentini e per tutti coloro che sono arrivati a Novoli dalle regioni del Mezzogiorno e da tutta Italia per assistere al rito sacro e profano della focara e agli appuntamenti della “Festa del fuoco”. Tra fede, devozione, folklore e spettacolo, dunque, si è rinnovata la magica celebrazione della pira più grande e importante che ci sia, indubbiamente più forte delle tensioni e delle polemiche dei mesi scorsi.
La grande partecipazione di pubblico è la prova dell’ottimo lavoro svolto dall’organizzazione, dal sindaco Gianmaria Greco e da ogni singolo artefice di questo miracolo della tradizione che si ripete.
Un evento complessivamente molto bello, insomma, a cui non ha partecipato la Regione Puglia. È stata molto “vistosa”, soprattutto, l’assenza del presidente Emiliano e di qualsiasi suo assessore all’accensione della focara, che hanno disertato in questo modo il più importante evento culturale dell’inverno pugliese. Un fatto grave e senza precedenti. Ma se si tratta di una scelta plateale, finalizzata a contestare la Fondazione rispetto alla gestione finanziaria della manifestazione, non si può che considerarla del tutto arbitraria.
Perché su questo fronte ci sono delle responsabilità e delle colpe della Regione ancora più vistose delle assenze di ieri sera. Non bisogna dimenticare che i debiti accumulati dalla Fondazione nel corso degli ultimi anni sono stati determinati dall’assurdo sistema di riconoscimento e di erogazione dei fondi della Regione, che arrivano a destinazione un anno o un anno e mezzo dopo l’evento.
L’edizione 2017 della Focara (ma anche quella della Notte della Taranta), infatti, non ha ancora visto un euro da Bari e questo danneggia moltissimo l’organizzazione. Stavolta, peraltro, la partita va oltre gli eventi e la cultura e sembra giocarsi sul terreno del 4 marzo e delle elezioni politiche, una sfida a scacchi che tiene congelate le risorse (già disponibili in bilancio) e che strumentalizza elettoralmente quelli che per la Puglia sono appuntamenti ormai irrinunciabili, pezzi di identità, patrimonio comune, oltre che vetrine e veicoli di marketing territoriale.
Su Novoli e sulla focara, poi, c’è un accanimento chirurgico da parte della Regione a guida centrosinistra e Michele Emiliano, che in preda alla foga della trasparenza invia gli ispettori per fare le pulci al bilancio e non lo fa per le altre fondazioni. È il caso quindi di ristabilire un po’ di verità nascoste nelle polemiche e nelle tensioni dell’ultimo periodo.
Nonostante questo la Focara c’è stata ed è stata un successo. Ma i meriti indiscutibili dell’attuale gestione non potranno comunque avere ragione troppo a lungo dell’ostilità politica e istituzionale della Regione Puglia. E questo è un interrogativo molto serio sul futuro della focara di Novoli.
I festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate e la Fòcara sono stati uno straordinario successo. Lo testimoniano i numeri che non possono certo essere messi in discussione.
Gli oltre 340mila telespettatori di Telenorba che hanno seguito in diretta tv l’accensione della Focara e gli spettacoli realizzati in piazza Tito Schipa confermano la bontà delle iniziative intraprese dal Comitato Feste e il diffuso sentimento di devozione che – come sempre – coinvolge la comunità novolese e i tanti fedeli e curiosi che ogni anno si danno appuntamento nella nostra cittadina.
Il grande successo sui dati di ascolto è l’ultimo tassello di un evento che ha segnato un grande risultato in termini di visitatori e di qualità dei servizi offerti. La macchina organizzativa merita un caloroso ringraziamento per tutti gli sforzi intrapresi.
La sera dell’accensione della Fòcara, con le esibizioni pre accensione e la spettacolarità dei fuochi ha generato un grande entusiasmo che va preservato, e come dimostrano gli strepitosi dati di ascolto di Telenorba, siamo un evento seguitissimo. Un punto di riferimento imprescindibile per il marketing pugliese e salentino in particolare.