STORIE DI ORDINARIA FOLLIA / FEDELI, BERLUSCONI, SALVINI, EMILIANO, SALVEMINI, DELLI NOCI, OVVERO IL TEATRINO DELL’ ASSURDO FATTO PERSONA
di Giuseppe Puppo______
Vedi, in un Paese dove le maestre delle elementari, con anni di esperienza, ma senza laurea, solo con l’ abilitazione magistrale, oggi per questo sul piede di guerra, rischiano adesso, dopo che da sempre tutto ciò è andato bene, di finire fuori ruolo, a causa di un provvedimento adottato sotto un ministro ancora pro tempore che la laurea non c’è l’ha, pure la sua maturità è farlocca, e scrive, concordanza dei congiuntivi di altre volte a parte, in un documento ufficiale, “sempre più migliori”…
Vedi, in un Paese dove, ieri sera, per le prossime elezioni politiche uno si allea con un altro di cui negli ultimi anni aveva detto peste e corna, e si rimangia le, chiamiamole così, ‘perplessità’ ripetutamente espresse e all’ improvviso subito dimenticate, su euro, Europa, legalità e tante altre cose ancora…Stendendo poi quel pietoso velo sulla coerenza anche della gamba numero tre e della gamba numero quattro dello sgangherato e traballante tavolo…
In un Paese dove quell’ altro fa mettere sotto il simbolo del suo partito aziendale il suo cognome con la dicitura PRESIDENTE pur il presidente non potendolo fare, e nemmeno il candidato, a causa della condanna penale subita, tralasciando le prescrizioni e altri carichi pendenti…
In una Regione dove sono mesi che il suo presidente, nonché assessore alla sanità, nonché assessore ai lavori pubblici, pensa per lo più a fare il leader nazionale di partito, invece che pensare a quello che dovrebbe fare, per le cariche istituzionali ricoperte, tali che una sola basterebbe a impiegare la giornata, e pure la notte, di una qualunque persona seria, ed è capace solamente di annunciare, fare, far fare, ricorsi legali…Su tutto.
Dove si muore di veleni nell’ aria, e questo, e questi, giocano con i ricorsi al Tar, con le agenzie di così detta informazione a rilanciarli, come se fossero dispacci storici, e il ricorso lo faccio, lo rifaccio, lo ritiro, lo ritiro a metà, ministro guardi che però poi lo ritiro, in maniera tale che nemmeno Eugene Ionesco avrebbe saputo concepire un copione così assurdo, nemmeno Luigi Pirandello arrivò a concepire tale gioco delle parti, alla uno nessuno e centomila.
E in una città dove, a proposito di ricorsi al Tar, ci vogliono mesi per stabilire, come sarà fatto il prossimo febbraio, a Roma, che il premio di maggioranza non si scatta se al primo turno c’è stata una o più liste collegate che abbiano superato il 50% dei voti validi, PUNTO, non virgola, PUNTO (testo unico sugli enti locali, al comma 10 dell’ articolo 73), e ci si è affidati alle interpretazioni della giurisprudenza ‘teleologica’ per tirare a campare con i ricorsi e le sospensive al Consiglio di Stato…
In una città dove il sindaco azzoppato, poi risanato, governa ad interim con una maggioranza usurpata e governa con i comunicati stampa promozionali, con le iniziative di comunicazione, con la propaganda, con le conferenze stampa di Natale, ché siamo tutti più buoni, e fa le gite alle marine per gli annunci reboanti, e i piani di traffico e di trasporti pubblici con gli annunci…
E il vicesindaco che era di destra, poi è diventato di sinistra, e ora è andato oltre con emiliana nonchalance, continua fare quello che faceva prima, i comunicati stampa che non si capisce mai che diamine abbia fatto o voglia fare con le sue sedicenti innovazioni tecnologiche, tipo il cablaggio dell’ intera città con la dsl ad alta velocità, che esiste già e che ogni abitazione raggiunge, con gli operatori del mercato…
E dove grazie a sindaco e vicesindaco lavati con Perlana abbiamo scoperto dai loro mirabolanti comunicati stampa di lotta e di governo che un qualunque posto, dalle periferie al centro, può essere raggiunto con mezz’ora, tre quarti d’ ora di camminata a piedi, dico, hanno fatto pure la mappa, e noi leccesi da una vita, sconosciuti a noi stessi, non lo sapevamo ancora, e abbiamo dovuto scoprirlo così, aspettando gli autobus che non funzionano, e transitano, quando passano, quelli che passano, pressoché vuoti…
Dove continuano a fare multe assurde a chi, non potendo fare altrimenti, usa l’ auto, comprese quelle di ieri in via Costa, per una segnaletica che avevano essi stessi sbagliato (poi, notizia di ‘stamattina, almeno queste hanno avuto la decenza di annullarle) e si accaniscono con telecamere e sensori, senza soluzione di continuità, per fare cassa, e ci sono punti e modalità senza pietà, anzi maligne…
Ecco, vedi, in un Paese, in una Regione, in una Città così ogni giorno si recita a soggetto, si improvvisa, ci si esercita col teatrino della politica, grazie a protagonisti come questi, che chissà che peccati abbiamo fatto, che colpe abbiamo commesso, per meritarceli, e per continuare a tenerceli stretti stretti.