NEL ROMANZO DI DEDO DI FRANCESCO “L’ ANTIQUARIO” RIVIVE IL FASCINO DELLE ATMOSFERE PARIGINE
di Raffaele Polo______
Un viaggio, ricco di sorprese, nella storia di Parigi, a ripercorrere storie e personaggi di cui sappiamo poco, pochissimo. Ma che fanno parte della nostra cultura nascosta, quel bagaglio che, inconsciamente, ci portiamo appresso senza neppure sapere di averlo…
E proprio in questa intrigante missione si cimenta il bravo Dedo di Francesco(nella foto), scrittore prolifico, nativo di Barletta, ma residente a Lecce da tempo. La sua ultima fatica letteraria (“Ma quale fatica, per me scrivere è un piacere, un divertimento!” ci confessa sorridendo) è ‘L’antiquario’, pubblicato nelle Edizioni Robin e da pochissimo in libreria.
Tutto inizia a Parigi, nel 1955. Nel magazzino di Monsieur Olivier si crea una situazione surreale: alcuni oggetti (un cucchiaio, una veste femminile, un ritratto…) iniziano a parlare con il proprietario, raccontandogli la loro storia e quella di molti personaggi della prima metà del secolo, figure che hanno illuminato il mondo degli artisti e della Belle Epoque. Si tratta di piccoli salti nel passato con personaggi, luoghi e vicende poco note, che hanno caratterizzato la storia della capitale francese.
Avvenimenti surreali, da leggere col sorriso, le conversazioni tra oggetti apparentemente inanimati, fanno da sfondo a una delicata storia d’amore, che sembra dipanarsi sull’aria delle canzoni del tempo.
Solamente alla fine, l’antiquario potrà capire perché udiva le voci degli oggetti: una ragione c’è…
Se amate Parigi, questo libro vi piacerà moltissimo; la delicatezza e la giusta armonia fra storia, cronaca e fantasia sono abilmente utilizzate dal bravo di Francesco per comporre un’ode a Parigi, città il cui fascino non ha eguali, città che fa sognare gli innamorati.
E come non interessarsi alle storie della Contessa di Castiglione, di Josephine Baker, di Claude Monet e Utrillo, fino a Cyrano di Bergerac?