IL CORO GOSPEL DELLA MAESTRA FRANCESCA ZACHEO CANTA LA MUSICA ‘PIU’ VICINA A DIO’

| 10 Dicembre 2017 | 0 Comments

di Raffaele Polo_______

In una sorta di viaggio senza tempo e senza una meta precisa, riusciamo a rallegrarci, commuoverci ed entusiasmarci per quello che il Kumbaya Choir (nella foto) ci offre, in un caleidoscopio frizzante di musica e sensazioni.

Kumbaya è un canto spiritual, scritto attorno al 1930 e ispirato a un brano precedente: Come by here. Nella lingua dei creoli la pronuncia dell’inglese è proprio Kumbaya…

 

Merito della maestra Francesca Zacheo (nella foto) che è riuscita ad assemblare una formazione di cantori diversissimi fra loro ma animati dallo spirito comune e condiviso di proporre la musica più bella, più tradizionale, più vicina a Dio, riuscendo ad interpretare al meglio quello che è il senso e il motivo per il quale questo coro è stato fortemente voluto.

L’idea è, certo, quella del ‘gospel’ nel più stretto intendimento: e sono preghiere quelle che i ritmi di tutte le tradizioni mescolano, in un accattivante afflato che viene armonicamente gestito dalla brava maestra. Non sorprenda, perciò, che accanto ai tradizionali canti religiosi africani (Siyahamba, Solelaka Mokonzi, Ikamazimba) compaiano i Maori (Tarakihi) i greci (Tiki tiki tak) e la cultura ebraica (Gam gam, Hava Nagila, Havenu shalum alehem e Ose shalom). Senza trascurare i classici Go down Moses, Go tell it on the mountain e Happy day. E c’è anche Amazing Grace, mescolato abilmente a… Ai Ninnora, un trascinante e ritmato canto sardo….

Nato come promanazione diretta del Coro dell’Università del Salento diretto dal maestro De Luca e sotto la SUA silenziosa supervisione, il coro è andato inspessendosi, acquisendo esperienza ed, alla fine, una propria, positiva realtà. Chiamato ed applaudito in diverse manifestazioni, mescolandosi spesso e volentieri con le fresche voci degli alunni delle elementari e medie (preparati pazientemente dalla maestra Zacheo) e affiancato dalla variopinta compagine dei Cantori Cavallinesi, supportati da un gruppo di ottimi musicisti e con la presenza del giovanissimo Edoardo, provetto percussionista, il coro si presenta con la sua tradizionale ‘mise’ nera, abbellita da una sciarpa a strass.

E sa coinvolgere subito, con i suoi ritmi e le sue animate preghiere.

A dicembre il coro sarà a Zollino il 20 nella Chiesa Madre, a Cavallino il 21 nelle scuole e il 29 nella chiesa SS.Assunta, a Tricase il 4 gennaio, in un concerto per gli ospiti dell’Ospedale ‘Cardinale Giovanni Panico’.

E poi tanti altri appuntamenti, per far ascoltare il proprio, variopinto e spettacolare repertorio di musiche e canti di tutto il mondo.

Category: Cultura

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