LECCECRONACHE / TEMA: MEGLIO IL PASSATO, O PRESENTE?
di Raffaele Polo______
Io non so cosa hanno in testa le insegnanti di adesso.
Tutte bravissime, per carità. Ma, a volte, esageratamente collegate alla realtà dei nostri tempi. Una, ad esempio, ha assegnato ai ragazzi il seguente tema: ‘Lecce: meglio il passato o il presente?’
Per carità, niente da dire. Solo che, personalmente, me lo chiedo ogni giorno e non so cosa rispondere…
Ma, evidentemente, nella mente di un ragazzo/a di quattordici, quindici anni, le idee non sono così confuse. Proviamo, allora, a svolgere brevemente il tema come se avessimo ancora un’età adolescenziale:
‘Meglio il presente, senza dubbio. Perché possiamo sperare che le cose cambino e si realizzino i nostri progetti. Perché la tecnologia farà ancora passi da gigante e la vita migliorerà per durata e qualità. Perché con l’impegno di tutti, la nostra città si svilupperà armonicamente e tutto sarà sano e pacifico.’
Invece noi, ultrasessantenni, cosa avremmo scritto?
‘Che bello quando non c’erano i computer, i telefonini e la televisione, in bianco e nero, aveva solo un canale con le trasmissioni che iniziavano alle 17 e terminavano alle 22. Che bello che le maglie dei giocatori di calcio non avevano i nomi stampati dietro ma li conoscevamo tutti a memoria. Che meraviglia poter giocare a pallone nel campo dietro Piazza Mazzini e poi c’erano le feste a casa… Ed era allora che il prosciutto cotto costava meno del crudo e il pollo si mangiava solo nelle feste. E poi, a Lecce non c’erano i rondò e neppure i semafori, il traffico era normale e un calzone dello Snack Bar costava 50 lire. Meglio il passato, non c’è dubbio. Che, dal futuro, ci aspettiamo poco o nulla di buono.’
Siamo alle solite: progressisti e nostalgici, sempre in disaccordo.
Se però ci pensiamo meglio, avremmo fatto bene a scrivere nel foglio bianco del tema:
‘Il presente. Solo il presente conta. Vediamo di operare per il meglio e saremo soddisfatti del passato e del futuro.’
Ma, sicuramente, l’insegnante non sarebbe stata soddisfatta…. Magari ci avrebbe insinuato che il futuro non esiste, è precario, è fatto solo di speranza…
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura
Il passato è passato, potremo avere rimpianti, oppure preferire non ricordarlo, ma è col presente dovranno tutti battagliare, soprattutto quelli della mia età, tutto cambia troppo in fretta. E allora rimangono solo due possibilità: o ti adatti o vai a fare l’eremita.