IL SITO ARCHEOLOGICO LI SCHIAVONI A NARDO’: UN TESORO ANCORA TUTTO DA SCOPRIRE E TUTELARE
di Eliana Masulli______
L’esteso pianoro soprelevato che, a circa quattro km a nord-est di Porto Cesario, domina gran parte del litorale ionico, si rivela come un’ulteriore interessantissima finestra sulla storia della nostra città e del Salento.
Così si è espresso il consigliere comunale Paolo Maccagnano a proposito del sito archeologico in località detta Li Schiavoni, compresa entro il territorio di Nardò.
La seconda campagna di scavi in Li Schiavoni mira a lasciare riemergere le numerose evidenze archeologiche riferibili a un abitato fortificato di età messapica. Sotto la direzione scientifica di Giovanna Cera dell’Università del Salento e in concessione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto, la campagna di scavi viene sostenuta anche grazie ai finanziamenti del Comune di Nardò, nonché dall’entusiasmante partecipazione degli studenti dell’Ateneo salentino.
La compatta collaborazione di più esperienze ha permesso, ad oggi, di rilevare il tracciato delle mura antiche, esteso per circa seicento cinquanta metri, pari a tre ettari di superficie, il fossato posto sul lato orientale del circuito murario, atto a sottolineare la funzione difensiva del sito, ben protetto da un mirata collocazione naturale e, non ultima, una poderosa struttura caratterizzata da due paramenti esterni costituiti da grandi blocchi a base calcarea e tufacea misti a coppi e frammenti ceramici.
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