IL MUSEO DELLA PREISTORIA DI NARDÒ. LE MERAVIGLIE DELLE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE
di Eliana Masulli______
Un mese fa è avvenuta l’inaugurazione del Museo della Preistoria di Nardò, ubicato nelle sale del Chiostro di Sant’Antonio (nella foto), con la partecipazione del sindaco Pippi Mellone, dell’assessore all’Ambiente-Parchi-Musei Mino Natalizio, e dell’assessore alle Industrie Turistiche e Culturali della Regione Puglia Loredana Capone. Fondamentale, inoltre, la presenza del funzionario archeologo Laura Masiello, del Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Brindisi-Lecce-Taranto Maria Piccarreta, del Direttore del museo Filomena Ranaldo, del rappresentante Nomos- Servizi per la Cultura del Patrimonio Silvia Strafella e del Presidente del Gruppo Speleologico Neretino Vittorio Marras.
Si comprende, dunque, come la realtà museale di Nardò nasca con lo scopo di lanciare un vero e proprio messaggio di Tutela e Conservazione del patrimonio culturale, che dalla storia e dall’arte abbraccia anche e soprattutto i beni paesaggistici.
Il Museo della Preistoria di Nardò – aperto con orario 9.00/12.30 – 16.00/20.00, giorno di chiusura il mercoledì, ospita manufatti e fossili provenienti dalle indagini archeologiche svolte a partire dai primi anni Sessanta del secolo scorso presso le grotte del Parco di Portoselvaggio e Palude del Capitano, frequentate durante il Paleolitico, nonché nel sito neolitico di Serra Cicora, che fino ad oggi hanno trovato collocazione presso le sedi della Soprintendenza di Taranto e Lecce.
Uno scrigno, quello di Nardò, che rivelandosi desterà sempre più meraviglia.
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