CHE SPAVENTO AD ANDRIA: IL LECCE RISCHIA LO SCIVOLONE, MA RICCARDI SALVA AL 92′
di Laura Ricci____
Allo Stadio degli Ulivi, la padrona di casa Fidelis Andria mette paura al Lecce capolista mettendolo alle strette e in svantaggio (goal di Lattanzio) fino al 92′, quando Riccardi su assist di Lepore salva i suoi e rimette in equilibrio il risultato dopo un secondo tempo quasi totalmente dominato dalla Fidelis.
FORMAZIONI
FIDELIS ANDRIA: Maurantonio, De Giorgi, Rada, Lattanzio, Matera, Scaringella, Tiritiello, Esposito, Celli, Curcio, Quinto. Allenatore Loseto.
LECCE: Perucchini, Riccardi, Di Matteo, Mancosu, Cosenza, Arrigoni, Di Piazza, Lepore, Caturano, Ciancio, Amrellino. Allenatore Liverani.
Arbitro Giacomo Campione di Pescara, accompagnato dagli assistenti di gara Trinchieri ed Elkhayr.
LA CRONACA
Primo Tempo
La partita “vera” inizia al 13′ con il primo pericolo firmato Fidelis Andria a opera di Curcio che dalla distanza chiama Perucchini al controllo sicuro in trattenuta.
Un minuto più tardi Mancosu mette a sedere nell’area piccola l’ultimo difensore avversario e si ritrova a tu per tu con Maurantonio, bravo a rimanere in piedi fino al momento del tiro e ad opporsi con il corpo deviando il pallone; conclusione troppo “telefonata” da parte del centrocampista del Lecce.
Pochi istanti dopo i salentini si rendono nuovamente pericolosi con un tiro-cross al veleno di Di Matteo che scheggia clamorosamente la traversa.
Le due squadre si sfidano per lo più in mezzo al campo, la Fidelis è bene messa in campo e per i giallorossi non è facile trovare un varco; al 37′ un altro tiro-cross, questa volta ad opera di Ciancio, attraversa tutta la linea di porta per poi essere deviato in calcio d’angolo.
Le azione di spinta del Lecce non riescono a trovare l’incisività giusta e Di Piazza non sembra essere al meglio; i padroni di casa tornano a farsi vedere in avanti, ma senza creare grossi pericoli.
Secondo Tempo
Inizio a mille per la Fidelis Andria che rientra in campo con un piglio decisamente diverso; dal primo minuto la squadra di casa si rende pericolosa con Lattanzio che prima impegna Perucchini dalla distanza con un tiro dalla distanza, poi ci riprova, sempre dalla distanza, spedendo il pallone di un soffio sul fondo, e poi, al 50′ sblocca il match superando l’opposizione centrale di Riccardi e beffando il portiere del Lecce con un tocco rasoterra che che gli si infila sotto le gambe e si insacca in rete.
Vantaggio per la Fidelis che continua in fase propositiva senza chiudersi a difesa del risultato in modo ermetico; al 57′ Cosenza si immola su un pallone che Esposito calcia in rete a botta sicura evitando il doppio svantaggio.
I ragazzi di Loseto continuano a creare seri problemi ai salentini e su calcio d’angolo Rada manca di un niente l’appuntamento con il goal di testa a porta sguarnita in quella zona.
I giallorossi proprio non riescono a venirne fuori e a reagire in maniera significativa; ci prova Lepore al 75′ con un tiro a giro dei suoi che accarezza l’incrocio dei pali e poi si spegne sul fondo.
Lattanzio si conferma una spina nel fianco della difesa del Lecce e torna a farsi vedere con un’incornata da posizione defilata, troppo forte e imprecisa.
Al minuto ottantaquattro Lepore dipinge un cross perfetto per Mancosu che si infila tra le maglie della difesa dell’Andria, sbuca davanti a Maurantonio, ma fa impennare il pallone per la disperazione dei suoi compagni.
Quattro minuti di recupero ed è al secondo del tempo aggiuntivo che ancora Lepore mette in mezzo per Riccardi, bravissimo nell’impatto di testa con il pallone e letale per il portiere avversario che nulla può fare per evitare la rete che vale un pareggio che sembrava non potesse più arrivare.
IL GIUDIZIO
Uno spavento non da poco quello di oggi; contro la penultima in classifica, i salentini incontrano notevoli difficoltà nel trovare non solo il goal, ma lo stesso specchio della porta.
Di Piazza non sembra essere in campo e Caturano non è in serata-goal.
Il secondo tempo della Fidelis sorprende i giallorossi che non si aspettavano un’offensiva così efficace e organizzata alla quale non è seguita la chiusura dei padroni di casa per evitare il ritorno del Lecce, ma, anzi, ha visto i ragazzi di Loseto continuare a spingere e a mettere in difficoltà i salentini.
I minuti di recupero salvano il Lecce, in particolare la testa di Riccardi, autore di un’ottima partita in difesa, senza tralasciare il nome dell’autore dell’assiste vincente, ovvero Lepore, il più lucido e brillante dei suoi in tutto il corso del match.
Un punto contro una squadra così poco quotata non può sicuramente avere un grande peso in termini di morale, ma è pur sempre un punto che si aggiunge ai ventisei del Lecce che resta capolista e ha il merito di non essersi dato per vinto fino all’ultimo.
Category: Sport
Ma dove sono finiti tutti quei disfattisti (pseudotifosi) che avevano fatto il diavolo a quattro perché non volevano il cambio di allenatore? Vi piace vincere facile, eh?!