LECCECRONACHE / FUSO’ SI SCRIVE FUSEAUX

| 3 Novembre 2017 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Non c’è niente da fare: certe cose balzano all’occhio e ci fanno divertire. C’è da pensare che vengano esibite apposta, proprio per attirare l’attenzione. E, ultimamente, ci sono programmi televisivi e siti dedicati proprio a questo ‘sciocchezzaio’.

Insomma, quando vediamo esposto un cartello con curiosi strafalcioni o denominazioni equivoche, sorridiamo e quella particolare forma grammaticale la memorizziamo, per farne tesoro nelle scherzose conversazioni con gli amici, quando arriva il momento di ridere tutti quanti, davanti alla macchinetta distributrice di caffè o nell’ ascensore. Sono i momenti più coinvolgenti, nessuno si sottrae alla stupidaggine da raccontare e condividere, in una partecipazione spontanea a quel succedersi di risate che contraddistinguono i gruppi umani….

Ieri, dal fruttivendolo, ho visto il cartello sul quale c’era scritto ‘lodi’. Ho chiesto cosa volesse dire, e quello mi ha detto che sono i cachi, il loro vero nome è quello…Racconta uno calvo e con i baffi. E giù risate alle spalle dell’ignaro estensore di cartelli della frutta.

Un altro, con la coppola e la borsa logora e consunta, aggiunge: ‘Io ho visto la scritta KaKi e mi pare fosse giusta. Ma sotto c’era l’aggiunta di arance ‘uoscinton’ e anche qui risate a non finire.

Che vi devo dire: Mi hanno fatto un verbale ‘ aggiunge serafico un ometto con gli occhiali ‘E sapete come hanno scritto il mio luogo di residenza? Non ci crederete: L’Equile. Proprio così…’ urletti e risa accompagnano la battuta.

Una signora con gli occhiali Gucci afferma serafica: ‘Ho chiesto la porchetta al salumiere e mi ha dato la mortadella…Che ignorante!’ Ma qui nessuno ride. Perché i leccesi, per decenni, hanno chiamato la mortadella ‘porchetta’, ignari e indifferenti alla presenza del salume diverso e proveniente dalle ricche campagne laziali.

E invece il cartello dell’alimentari sotto casa mi dice che i panini sono col proscutto grudo: due errori nello stesso concetto!’ incalza un giovinotto atletico, suscitando risate contenute.

Infine, viene espresso il top: ‘Al mercato vendono i fusò scritto proprio in questo modo’ declama ancora la signora con gli occhiali (Gucci).

‘Perché, non si dice così?’ afferma una ragazza con i jeans strappati.

Il gruppetto si scioglie mestamente, ognuno se ne va per i fatti suoi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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