ULTIME DI CRONACA
(e.l.)_______
Lecce. Sono gravi le conseguenze del petardo scoppiato lunedì sera al Via del Mare, nei pressi della Curva Nord. Un Vigile del Fuoco, di servizio, è rimasto ferito ad un timpano e rischia di perdere l’ udito da un orecchio. Il giovane leccese, 40 anni, era intervenuto per spostare quello che sembrava un fumogeno lanciato dagli spalti, e che invece gli è esploso davanti. La Digos della Questura è al lavoro per identificare i responsabili.
Sava. Ivan Craps, 63 anni, commerciante, è stato arrestato per tentato omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco. Secondo l’ accusa ha sparato ad un giovane di 33 anni di Francavilla Fontana, ferito e ricoverato in ospedale, ma non in pericolo di vita. L’ episodio è accaduto ieri, sulla provinciale, dove la sua auto ha affiancato quella della vittima, raggiunto da due colpi di pistola, un agguato per un precedente diverbio dovuto a futili motivi.
Taranto. Nuova manifestazione di violenza nella Città Vecchia dei migranti ospitati nelle strutture di accoglienza cittadine. In una dozzina, per circa un’ ora, hanno eretto barricate con i cassonetti della spazzatura e hanno bloccato il traffico. La protesta scoppia ormai ogni volta arriva la notizia che a qualcuno di loro non viene riconosciuto l’ asilo politico.
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Category: Cronaca
CONAPO Lecce, Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco, esprime tutta la sua rabbia per quanto accaduto all’interno dello stadio di “Via del Mare” di Lecce, in occasione della partita di Lega Pro contro la squadra del Cosenza.
Il deplorevole gesto di uno pseudo tifoso nei confronti dei Vigili del Fuoco, i quali stavano concorrendo a garantire Ordine e Sicurezza Pubblica assicurando a migliaia di spettatori di assistere ad una serena partita di calcio, non può restare impunito e confidiamo nel lavoro dei colleghi della Questura di Lecce nel riuscire ad identificare il responsabile di questa scellerata azione. Nel contempo chiediamo ai tifosi, quelli veri, di voler condannare e isolare questi soggetti i quali, con lo sport, non hanno nulla a che vedere.
Restiamo dell’idea che di questo passo sarà impossibile, in Italia, risolvere i problemi relativi all’ordine e sicurezza pubblica e trovare una soluzione negli stadi se non verranno attuate modifiche al decreto legge in tema di sicurezza delle città con la procedibilità d’ufficio, arresto obbligatorio e direttissima per il reato di danneggiamento nel corso di un corteo pubblico o aperto al pubblico o sportivo con danno di rilevante entità. Tutto ciò assicurerebbe la certezza della pena e il deflazionamento del carico di lavoro per gli uffici giudiziari requirenti e giudicanti, oltre a disincentivare l’utilizzo della violenza sulle cose in momenti particolarmente «caldi» dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Non siamo qui a invocare “politiche repressive” ma non è pensabile che resti impunito chi ha commesso reati di resistenza, danneggiamento e lesioni aggravate a pubblico ufficiale per futili motivi e per il solo gusto di turbare l’ordine e arrecare danno.
Questo avvenimento è l’ennesima dimostrazione di come, nonostante il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sia ricompreso nella dizione di “agenti della forza pubblica” rivestendo la qualifica di “agenti di pubblica sicurezza”, venga impiegato in scenari operativi con i propri mezzi speciali non solo negli stadi ma anche nelle più importanti manifestazioni come la TAV, la TAP, i G8, da decenni soffre una sperequazione retributiva e pensionistica nettamente inferiore agli altri Corpi dello Stato tra cui proprio alla Polizia di Stato, con la quale divide lo stesso Ministero dell’Interno.
Una politica che ha dimostrato di conoscere poco il lavoro dei Vigili del Fuoco dimenticando che anche i Vigili del Fuoco contribuiscono al pari delle altre forze di polizia alla sicurezza del cittadino, non solo come soccorritori, ma anche come agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza.
In questo senso, il CONAPO, sta portando avanti una battaglia chiedendo al premier Gentiloni e ai ministri Padoan, Minniti e Madia di destinare fondi specifici per i vigili del fuoco nella manovra finanziaria, per azzerare la grave e offensiva disparità di trattamento retributivo e pensionistico con gli altri corpi dello Stato e per assunzioni straordinarie che azzerino le 3500 carenze in organico. La parità di trattamento con gli altri Corpi è doverosa e non più rinviabile, i vigili del fuoco pagati con 300 euro in meno al mese degli altri corpi ne hanno dato prova, e le assunzioni straordinarie servono a dare ai cittadini italiani la sicurezza di cui hanno bisogno a fronte delle mutate e crescenti emergenze.