LECCECRONACHE / “Non c’è problema…”
di Raffaele Polo______
Non c’è problema….
In tempi lontani (diciamo cinquant’anni fa, così, a occhio e croce), l’intercalare dei Salentini, quelli meno giovani e dotati di maggiore sensibilità, era infarcito di una locuzione caratteristica: ‘Sia!!’ , con le aggiunte, in variante, di ‘Meh, sia!!!’ oppure ‘Sia, mò!!’.
Cosa significava? Non era altro che un invito alla conciliazione, alla pazienza, all’ essere superiori alle avversità quotidiane, con un pizzico di fatalismo, ammantato da fiducia cristiana nella Provvidenza.
Un detto proverbiale era sovente citato, con ironia: ‘E va bene, disse donna Irene/quando idde le figghie prene’. Anche qui, la rassegnazione, pure di fronte ad una realtà ineluttabile e non particolarmente positiva, emerge e finisce per simboleggiare la predisposizione di una intera popolazione a reagire univocamente…
In pillole: i Salentini, con quel ‘Sia…’ rispecchiavano secoli e secoli di accettazione, col capo basso e la miseria in casa, nei confronti di una esistenza particolarmente difficile, che comunque veniva affrontata con pazienza e filosofia.
Adesso, ‘Sia…’ non lo dice più nessuno.
L’intercalare squisitamente leccese e, naturalmente, di ogni bravo abitante del Salento, è ricco di ‘Ah! Occhei! Non c’è problema…’.
Fate attenzione, fateci caso: soprattutto nel mondo giovanile, gli ‘occhei’ si sprecano.
E come non accorgersi che, a fronte di ogni discorso, di ogni richiesta, di ogni problematica, c’è sempre un ben distinto ‘Addhu stae lu problema?’ ovvero il più risolutivo ‘Non c’è problema!’.
Fraseologia che indica, come quella più antica, quel non più in voga ‘Sia!’, una simile rassegnazione, venata però da un modernissimo senso di vivace partecipazione alla lotta contro i mali del momento, contro i fastidi e i malesseri del vivere d’oggi.
Sostanzialmente, non è cambiato granché.
Lo spirito , l’anima della nostra gente è rimasto ancora una volta a soffrire per imposizioni e malefatte che piovono ogni momento dall’ alto: ma invece di rattrappirsi e chinarsi con quella accondiscendente parola di manifesta umiltà, si sorride e si minimizza con un ‘Ah, occhei!!’.
La vita è sempre più cara? Non c’è lavoro e se c’è, è sottopagato? L’aria è invivibile e il traffico caotico? Non ci sono parcheggi e le tasse aumentano? Al Pronto Soccorso c’è da aspettare una eternità? I soldi sono finiti? La vigilessa mi ha fatto la multa?
‘Non c’è problema’ si risponde.
Oppure: ‘Ah. Occhei!’
Proprio per non dare soddisfazione al Nemico, sempre in agguato e pronto a ridere per le nostre eventuali lamentele…
Category: Costume e società, Cronaca, Cultura
E ce vuei nci faci, quandu autru nun tieni cu mammata te curchi.