DI NUOVO TENSIONI E POLEMICHE AL CANTIERE, DOPO LE PRESUNTE “buone pratiche agricole” FATTE DALLA TAP, CHE PERO’ NON NE SPIEGA IL MOTIVO. GLI ATTIVISTI DEL COMITATO NO TAP CONTESTANO E PROTESTANO
(e.l.)______Tap ha ripreso ieri i lavori, e oggi ha mandato un comunicato stampa, in cui dice che “Sono in corso nelle aree di progetto in possesso di TAP lungo il percorso futuro del gasdotto e nell’area del PRT le operazioni di potatura degli ulivi, dopo aver provveduto alla raccolta delle olive (con l’eccezione di un numero ridottissimo di piante affette dalla cosiddetta lebbra dell’ulivo, i cui frutti, se moliti insieme agli altri, avrebbero compromesso la qualità dell’olio).
I lavori rientrano nella categoria delle buone pratiche agricole, le stesse che la società utilizza per gli ulivi già spostati a Masseria del Capitano per garantirne la perfetta salute e la protezione dalla Xylella. Le caratteristiche delle potature sono state approvate dalla Sezione Provinciale Agricoltura di Lecce della Regione Puglia e Tap sta via via provvedendo a informare i proprietari dei terreni interessati.
TAP ribadisce la propria disponibilità a illustrare sul campo la qualità delle pratiche agricole condotte a tutela degli ulivi e, in prospettiva, del paesaggio agrario, che sarà perfettamente ripristinato appena saranno conclusi i lavori di costruzione del gasdotto”.______
Il Comitato No Tap da ieri pubblica sui social considerazioni al riguardo, e foto che le documentano. Eccone una sintesi.
Sono state svolte solo delle potature e non c’è stata alcuna raccolta delle olive, né sono stati visti mezzi adibiti a tale scopo. Intanto abbiamo richiesto a TAP se sia così gentile da fornirci copia delle analisi che certifichino che determinati ulivi siano affetti da lebbra.”
In contrada Fanfula, alle spalle del cimitero di Melendugno, Tap ha potato gli alberi di alcune terre espropriate, preparandoli ad essere espiantati. Appena abbiamo notato movimenti di forze dell’ordine e della ditta che esegue i lavori per conto di Tap, ci siamo recati al comando dei vigili urbani e in Comune per chiedere spiegazioni e chiarimenti. Ma nessuna comunicazione era giunta da Tap. A quel punto abbiamo deciso di recarci nei terreni in questione per capire di persona cosa stesse accadendo. Quello che abbiamo visto è stato un gruppo di operai intenti a potare dapprima dei piccoli alberi, sotto i trenta centimetri di diametro del tronco, e passare in un secondo momento ad alberi più grandi, situati lungo l’ipotetico percorso del tubo. Non è periodo di potatura ma di raccolta delle olive e così le fronde rigogliose venivano tagliate cariche di frutti.
Ovviamente viene da pensare che questa operazione sia propedeutica all’espianto. Ma lo scopo delle nuove eradicazioni è per ora oscuro. Forse si apprestano a costruire un nuovo cantiere? Non ci è dato sapere, né a noi né tantomeno ai proprietari terrieri delle campagne circostanti che oggi si sono visti negato l’accesso alle loro terre. Per questo la situazione è degenerata, ed è montata la protesta contro gli operai e le forze dell’ordine, per la precisione tre camionette in tenuta antisommossa, macchine della finanza e digos, schierati a difesa di queste logiche mafiose. Noi non arretriamo di un passo, saremo ogni giorno, ogni momento pronti a opporci ai loro soprusi._______
LA RICERCA nel nostro articolo di ieri