‘UN SINDACO TIP TAP’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la dichiarazione appena arrivata in redazione del consigliere comunale del M5S Fabio Valente (nella foto)______
“TAP: il sindaco butta giù la maschera e si schiera con i 9 sindaci che chiedono i ristori economici” “Oggi in consiglio comunale è passata la delibera che se da un lato esprime solo da un punto di vista tecnico il diniego al tratto di gasdotto SNAM che dovrà servire TAP e che attraversa l’agro di Lecce, dall’ altro fa calare giù la maschera al Sindaco e alla sua Giunta che hanno inserito ai punti 3 e 4 il ristoro economico e la partecipazione alla cabina di regia definito “tavolo tecnico collegiale”, esattamente come hanno fatto i nove sindaci qualche giorno fa.”
“Ho chiesto in Consiglio, ma non ottenuto, lo stralcio dei punti 3 e 4 della delibera perché sono un segno di resa al gasdotto e di fatto allinea il Comune di Lecce ai sindaci che chiedono di partecipare al tavolo delle trattative con le richieste di ristoro economico.” “Ho chiesto, inoltre, al Sindaco che si esprimesse una volta per tutte sulla vicenda gasdotto. Troppe volte ha cincischiato sul tema non prendendo mai una posizione netta ed anche questa volta, con l’abilità lessicale che gli viene universalmente riconosciuta, ha svicolato la domanda senza dare una risposta convincente.”
“Ancora una volta il Sindaco Salvemini, con grande abilità mediatica, prova a far passare il contrario del suo reale pensiero, nei giorni scorsi a reti unificate ha lanciato l’idea che fosse NO TAP, ma la realtà odierna ci restituisce una risposta differente.”______
L’ APPROFONDIMENTO nei nostri articoli delle scorse settimane sulla vicenda
Category: Costume e società
Oggi i consiglieri comunali di centrodestra hanno deciso di non partecipare ai lavori del Consiglio comunale ritenendo “illegittima la sua composizione, non urgenti i punti inseriti nell’ordine del giorno” ed invitando il sottoscritto e gli altri eletti “ad avere rispetto della magistratura e ad agevolare il clima di pacificazione in città”.
In loro assenza abbiamo deliberato il parere sfavorevole di compatibilità urbanistica del gasdotto SNAM TAP, in previsione della conferenza dei servizi convocata a Roma presso il Ministero della Sviluppo Economico lunedì 23 ottobre: un provvedimento d’urgenza di rilevanti significati per quel che riguarda il nostro paesaggio, trattandosi di un’opera che attraversa per oltre 22 km il nostro territorio, lambisce 6 siti SIC, prevede l’espianto ed il reimpianto oltre 3.000 ulivi. Basterebbe questo per significare la insensatezza di una decisione sorprendente.
Ma c’è altro. Viene artificiosamente alimentata una rappresentazione inesistente: quella di una maggioranza che siede in consiglio per una sorte di golpe che ha lacerato gli animi della città al punto da sollecitare sforzi per giungere ad una tregua politica, ad una pacificazione. Che non ha ragion di essere invocata in quanto Lecce è serena, vive con rispettosa attesa le decisione del Consiglio di Stato, ha espresso con voto popolare la volontà di essere governato da un nuovo sindaco e una nuova coalizione.
Ricordo a Mauro Giliberti – firmatario un comunicato a nome di tutti i colleghi del centrodestra – che cultura istituzionale significa avere rispetto della decisione delle decisioni dell’Ufficio Elettorale Elettorale Centrale presieduto da un magistrato; e non come è stato fatto il 30 luglio non partecipando al voto sulla delibera di proclamazione degli eletti in consiglio comunale; significa avere rispetto del provvedimento cautelare del Consiglio di Stato di venerdì scorso che restituisce efficacia agli atti annullati al fine di rendere possibile l’ordinario funzionamento degli organi; e non come è stato fatto oggi disertando una seduta di un consiglio comunale assolutamente legittima.
Vivo queste decisioni con stupore e amarezza. Perché esprimono un’idea del confronto politico impostato su sentimenti di risentimento, rabbia, rivalsa e non di rispettoso riconoscimento del voto degli elettori, del ruolo degli organi amministrativi e giurisdizionali, della funzione assegnata al sindaco e del consiglio comunale. Fino al 9 novembre attenderemo le decisioni del Consiglio di Stato sentendoci impegnati a servire la città nell’interesse dei nostri concittadini e nel rispetto delle decisioni della giustizia amministrativa. Senza perdere entusiasmo impegno, serenità, responsabilità. Sempre considerando le forze del centrodestra avversarie e non antagoniste, Lecce non ha bisogno di guerre immaginarie. Lecce ha bisogno di senso dello istituzioni, rispetto della politica, spirito di servizio, cultura del confronto”.
Consideriamo assolutamente inqualificabile la scelta dei consiglieri di centrodestra di disertare il consiglio comunale, tenutosi venerdì 20 ottobre, in cui si è discusso del parere di incompatibilità del progetto di interconnessione TAP.
Abbiamo già espresso nei giorni scorsi la nostra soddisfazione per il parere negativo illustrato dall’assessore Miglietta e approvato ieri dal consiglio comunale. Totalmente da censurare, invece, il comportamento dell’opposizione di centrodestra, ancor più alla luce del loro comunicato stampa. Affermare che non ci fosse nessuna decisione urgente da prendere vuol dire non avere la minima preparazione in materia di procedimento amministrativo. In sede di conferenza dei servizi, prevista per lunedì 23, il Comune di Lecce non si sarebbe neanche potuto presentare senza un parere e una delega espressa al proprio rappresentante, deliberati obbligatoriamente dal consiglio comunale. E questo, all’atto pratico, avrebbe prodotto gli effetti di un assenso all’opera.
Non possiamo certo definirla una decisione sorprendente, visto che non fa che confermare l’atteggiamento tenuto dalla loro amministrazione, nelle precedenti occasioni in cui avrebbe già potuto presentare le proprie eventuali obiezioni, e che invece ha sistematicamente scelto di ignorare. Un atteggiamento che non possiamo che considerare ipocrita, visto che nei fatti ha rappresentato un implicito via libera al progetto, senza neanche il coraggio di assumersi apertamente questa responsabilità. Senza contare, infine, che in questo loro irresponsabile aventino si sono guardati bene dal rinunciare ai gettoni delle commissioni.
Un centrodestra impreparato, irresponsabile e ipocrita. È questa la reale eredità che gli ultimi vent’anni di potere cittadino ci hanno lasciato.