XYLELLA / ANCHE DARIO STEFANO STA CON I POLITICI TRASVERSALI CHE VOGLIONO LA ‘RICONVERSIONE’ DEL TERRITORIO E I ‘REIMPIANTI’, DA AFFIANCARE ALLE ‘ERADICAZIONI’, E LE RACCOMANDA AL MINISTRO

| 18 Ottobre 2017 | 4 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Dario Stefàno, La Puglia in Più, ex Sel, ci manda il seguente comunicato______

Un tavolo per definire una nuova strategia, condivisa e concordata con il territorio, per la lotta alla Xyella, con cui poter valutare la possibilità di affiancare la riconversione produttiva alle attività di reimpianto di specie resistenti, quali strumenti di rilancio dell’agricoltura nelle zone afflitte dal patogeno. Con una norma ad hoc si potrebbe ridare fiato – e speranza – al Salento sfiancato dal batterio”.

Il senatore Dario Stefàno torna a scrivere al Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina sulla spinosa questione della Xyella Fastidiosa in Puglia, prospettando un tavolo di concertazione e un percorso legislativo per tradurre in fatti le richieste di aiuto e ristoro che vengono dagli agricoltori e dai produttori danneggiati e per mettere in campo un’iniziativa forte nelle zone colpite con l’obiettivo di ostacolare il pericoloso avanzamento del patogeno “senza trascurare – sottolinea il senatore – la prospettiva più ambiziosa, di lungo respiro, che è quella di immaginare e costruire insieme la Puglia agroalimentare di domani”.

“Credo sia utile – spiega Stefàno – un tavolo di raccordo che valuti l’opportunità e la fattibilità di interventi di riconversione produttiva da affiancare alla già prevista attività di reimpianto di specie di ulivo resistenti e tolleranti, la cui autorizzazione dovrebbe arrivare a breve da Bruxelles. Reimpiantare specie resistenti di ulivo restituisce speranze agli olivicoltori, è un tentativo necessario di cui, però, non possiamo conoscere con certezza l’esito futuro. Ecco perché, parallelamente a questa iniziativa, dobbiamo sviluppare una strategia nazionale organica, supportata sul piano scientifico, che affianchi, alle azioni di eradicazione del batterio, di contenimento e monitoraggio della malattia, quelle di riconversione e rilancio dell’agricoltura nelle aree colpite”.

“In questo percorso – prosegue – ricade anche la possibilità di redistribuire parte delle quote dell’1% (pari a 65.000 ettari) della superficie vitata nazionale per aiutare le zone colpite da Xylella. Si potrebbe agire su due direttrici: la prima, a livello locale. Mi farei personalmente promotore di precisa istanza alla Regione Puglia, affinché provveda a bilanciare a favore dell’area salentina le quote del plafond di autorizzazioni a sua disposizione (800 ettari) e sulle quali può fare leva. Una scelta, questa, che lo scorso anno purtroppo non è stata effettuata. Se operata, di concerto col Mipaaf, entro gennaio prossimo, potrebbe portare benefici già dal prossimo anno”.

“La seconda, a livello nazionale: attraverso una iniziativa legislativa, di cui potresti farTi promotore, sulla necessità di operare sulle autorizzazioni di quell’1% la pre-deduzione di una quota da destinare alla Puglia. La legge di bilancio, in questo caso, rappresenterebbe una occasione preziosa che si presenta in tempi rapidi per sviluppare un intervento normativo. Certo, parliamo solo di alcune decine di ettari in più ma è pur sempre un altro passo in avanti per un territorio in difficoltà”.

“Credo che tale iniziativa, oltre a dimostrare la solidarietà del Ministero e delle altre Regioni agli agricoltori pugliesi di quelle aree, sarebbe utile ad incentivare l’attuazione degli interventi di eradicazione previsti dal piano di contrasto alla Xylella, voluti fortemente anche dall’Ue, e a favorire la riconversione delle aree infette. In un impianto normativo tutto da costruire a livello tecnico si potrebbe prevedere di dare priorità, per esempio, alla zona cuscinetto, per poi interessare gradualmente le aree infette. Una sorta di premialità in funzione dell’attuazione delle misure di contrasto. Sarebbe una misura che potrebbe affiancare quella del reimpianto, non appena quest’ultima verrà autorizzata dalla Ue”.

“Conosco e condivido le iniziative da Te già assunte in sede di bilancio – conclude Stefàno – sul difficile tema della Xylella che potranno avere il mio appoggio nell’iter parlamentare. So che si può fare di più e spero che in questa prospettiva tu possa condividere la mia proposta”.______

L’ APPROFONDIMENTO nel nostro tre ultimi articoli dedicati all’ ‘affaire’ Xylella

13 ottobre

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/10/10/claudio-scamardella-giovanni-melcarne-e-fabiano-amati-il-disseccamento-non-e-solo-degli-ulivi/

23 settembre

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/09/23/gioffreda-risponde-a-scamardella-in-calce-e-vetriolo-e-il-diritto-di-replica-2/

22 settembre

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/09/22/xylella-a-presicce-ritrovati-quattro-innesti-divelti-su-duemilacinquecento-il-complottismo-degli-anticomplottisti/

e in quello di oggi immediatamente segunte

http://www.leccecronaca.it/index.php/2017/10/18/xylella-il-reimpianto-del-salento/

 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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  1. Cristian Casili, M5S - tramite mail ha detto:

    “Per rilanciare l’olivicoltura in Salento, attraversata da una crisi senza precedenti, è necessaria una cabina di regia a livello regionale. La mancanza di pianificazione e programmazione ha prodotto il perdurare della crisi del settore olivicolo e da tempo ha azzerato il reddito delle nostre aziende.

    Da mesi s’invoca lo sblocco del divieto di reimpianto, una misura così drastica che in questi anni ha tenuto ingessato un territorio intero, impedendogli di gestire una problematica così seria e complessa come la malattia che provoca il disseccamento dei nostri ulivi. Probabilmente il comitato europeo provvederà in queste ore a togliere questo divieto”.

    Casili ritiene fondamentale per il rilancio del settore olivicolo coinvolgere i piccoli produttori.
    Le aziende leccesi specializzate esclusivamente nel settore olivicolo sono 51.078 (il 77% del totale), di queste 29.880 (pari al 58,5%) hanno una superficie inferiore ad un ettaro, invece quelle con una superficie inferiore a due ettari sono 42.372 (83%) e detengono una superficie complessiva di 33.692 ettari, pari al 36,3% del totale della Provincia di Lecce.

    “Fino ad oggi solo annunci e promesse, ma nessun indennizzo è arrivato alle aziende colpite ed eventuali misure finanziarie saranno destinate solo alle aziende agricole più strutturate, che costituiscono una percentuale minima sul territorio.
    I piccoli produttori detengono la quasi totalità della superficie coltivata ad ulivo, corrispondente a 97 mila ettari in provincia di Lecce. È una fetta enorme di territorio che non può essere esclusa dalle misure poste in essere. Inoltre il futuro sarà quello di una convivenza con questa malattia, sperando di poter fare affidamento sulla tanto invocata ricerca a 360 gradi, fino ad oggi richiesta da più parti e non ancora partita”.

  2. Cia Bari - tramite mail ha detto:

    Xylella, SI a reimpianto. Cia Puglia “Un Piano Marshall per la svolta”
    Carrabba: “Sia l’inizio di una vera svolta, serve visione strategica a lungo termine”
    “Ue, Governo nazionale e regionale, territori e organizzazioni: ognuno faccia la sua parte”

    “Finalmente la Ue ha dato il via libera al reimpianto. Ora si pensi a un ‘Piano Marshall’ per l’olivicoltura nel Salento e nei nuovi territori della Puglia colpiti dalla Xylella. La situazione è drammatica, questo deve essere l’inizio di una svolta vera”.
    CIA Agricoltori Italiani, per mezzo del suo presidente regionale Raffaele Carrabba, ha accolto con favore il SI definitivo dato oggi, giovedì 19 ottobre 2017, al reimpianto di alberi di ulivi sani e resistenti al batterio nelle zone devastate dalla Xylella fastidiosa.
    “Oggi è un giorno importante”, ha aggiunto Carrabba. “E’ una decisione che arriva con colpevole ritardo, ma deve essere l’inizio di una svolta. La Xylella sta avanzando di circa 30 chilometri l’anno, in questi giorni sono stati individuati nuovi focolai a Ostuni, Ceglie Messapica e Cisternino.
    Non possiamo farci trovare impreparati di fronte a un’emergenza che sta continuando a creare desertificazione materiale e depressione economica”. Per CIA Agricoltori Italiani della Puglia, ora che il SI al reimpianto è passato (assieme alla deroga all’obbligo di abbattimento degli alberi monumentali situati nei 100 metri se non infetti e alla liberalizzazione della movimentazione delle tre varietà di vite Negroamaro, Primitivo e Cabernet-Sauvignon anche senza l’obbligo del trattamento termico), occorre condividere una nuova strategia per il futuro dei territori interessati dalla problematica, iniziando a immaginare un nuovo modello di sviluppo del territorio. Pieno e convinto sostegno, dunque, alla prosecuzione e al potenziamento della ricerca scientifica applicata: solo e soltanto dalla scienza possono arrivare possibili risposte riguardo alla possibilità di fermare l’avanzamento della Xylella. “Serve che la Ue e il governo nazionale prendano finalmente e pienamente coscienza di quanto la Xylella stia modificando radicalmente l’aspetto del territorio, la sua economia, mortificando le speranze di sviluppo e di nuova occupazione che il Salento ha costruito negli anni grazie all’integrazione tra agricoltura, turismo, servizi avanzati alle imprese agroalimentari e al sistema turistico”, ha spiegato Raffaele Carrabba.
    “La Xylella non è soltanto la morte dell’olivicoltura in gran parte della Puglia, se non opporremo al batterio una nuova visione strategica di sviluppo allora avremo conseguenze drastiche su tutta l’economia pugliese”.
    Per CIA Agricoltori Italiani della Puglia, dunque, occorre che da subito l’Unione Europea, il governo nazionale e quello regionale prendano le redini della situazione per coinvolgere tutti i soggetti, dalle istituzioni locali alle organizzazioni di categoria, nella redazione di un piano a medio e lungo termine col quale fronteggiare strutturalmente la situazione.

  3. Dario Stefàno - tramite mail ha detto:

    “Un’ottima notizia per il mondo agricolo pugliese: finalmente arriva l’aggiornamento che tutti aspettavamo con impazienza e che riaccende almeno in parte le speranze degli olivicoltori”. E’ il commento del senatore Dario Stefàno, capogruppo in Commissione Agricoltura del Senato, alle notizie che arrivano dalla riunione del Comitato Fitosanitario Permanente di Bruxelles, durante la quale è stato approvato il testo di modifica delle misure europee di emergenza per la gestione delle aree infette da Xylella.

    “E’ sicuramente un passo in avanti per dare risposte ad un territorio duramente colpito ed in difficoltà. Va riconosciuto il merito al governo italiano, nella persona del Ministro Martina, che ha guidato in questi mesi in sede europea un importante e costante lavoro di squadra, tecnico e di diplomazia, per arrivare a questo esito. Il reimpianto rappresenta una scommessa di cui non conosciamo con certezza i risultati a lungo periodo, sicchè prudenza vuole di non considerarlo un traguardo definitivo ma solo un avanzamento. E’ un successo iniziale che libera in parte anche il sistema vitivinicolo da vincoli insopportabili e che ci deve spronare ad accelerare nello sviluppo di soluzioni, supportate sul piano scientifico, per risolvere presto questa drammatica situazione”.

  4. redazione ha detto:

    Per la precisione e per la completezza, da Bruxelles, dall’ Unione Europea, è arrivato il via libera in Salento al reimpianto di varietà d’ulivo ritenute resistenti al patogeno; con conseguente abbattimento (eradicazione) di quelli ritenuti “malati”, e di quelli vicino ad essi nel raggio di cento metri; prevista la possibilità, nella fascia di eradicazione, di non abbattere gli alberi secolari sani nel raggio di 100 metri attorno alle piante ritenute “malate”.

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