‘ECOCENTRI A LECCE DA MIGLIORARE E FAVORIRE’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ Adoc – associazione difesa e orientamento consumatori Alessandro Presicce ci manda il seguente comunicato______
E’ noto che il conferimento dei rifiuti che non possono essere inseriti nei comuni carrellati o pattumelle deve avvenire presso gli ecocentri comunali.
Sul punto, va evidenziato che a Lecce sono stati attivati solo due dei tre ecocentri inizialmente previsti. In più, gli orari di apertura dei due ecocentri attivi (viale Giovanni Paolo II e viale Grassi) sono “a scacchiera” e quindi non garantiscono un servizio continuativo per le due macroaree della città individuate (est e ovest).
Ciò provoca la incresciosa circostanza che nelle ore di punta si formino spesso code di auto dei cittadini che devono conferire materiali. Ciò anche a causa delle procedure di identificazione (il riconoscimento avviene a mezzo di codice fiscale).
Si comprende che queste procedure abbiano il positivo intento di contenere il fenomeno dell’evasione della tassa rifiuti, ma non è sulla soglia dell’ecocentro che questa verifica va fatta!
Ogni rifiuto che giunge agli ecocentri deve essere accolto, perchè è un rifiuto che viene sottratto all’abbandono indiscriminato o comunque alla dispersione dell’ambiente.
Il conferimento, quindi, va favorito e facilitato il più possibile, sia ampliando gli orari di apertura degli ecocentri, sia azzerando le procedure di identificazione. Esistono altri modi per stanare “a monte” l’evasione della tassa, come, ad esempio, il controllo incrociato dei dati delle utenze elettriche.
Un’altra segnalazione che ci proviene è che da tempo non siano accettati presso gli ecocentri, vernici, pitture murali e comunque i cosiddetti rifiuti speciali”. Sembra che tale situazione si protragga da vari mesi. Non vorremmo che, anche in questo caso, i rifiuti non accolti e rifiutati dagli ecocentri finiscano sciaguratamente nelle campagne o sotto i ponti della tangenziale, situazioni terribili di degrado che abbiamo spesso denunciato.
Adoc formula quindi un pressante invito all’Assessorato all’Ambiente e alla Monteco a risolvere la situazione segnalata e al contempo modificare il regolamento degli ecocentri, ampliando gli orari e snellendo le procedure.
Si sollecita inoltre l’Amministrazione all’attivazione del terzo ecocentro.
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Lo scorso 25 settembre abbiamo annunciato la prossima apertura del terzo ecocentro, quello di Via Marzano che si aggiunge ai due centri già attivi in Viale Grassi e in Viale Giovanni Paolo II. In quella stessa data, in giunta comunale, abbiamo deliberato la realizzazione dell’allaccio alla rete idrica/fognante del CCR di Via Marzano che sarà dunque presto attivo. Un impianto rimasto bloccato per molto tempo e che, lo voglio ribadire, attraverso quest’azione ci auguriamo di rendere attivo entro l’anno.
Rispetto allo smaltimento di rifiuti speciali, voglio ricordare all’Avvocato Alessandro Presicce di Adoc che lo smaltimento di queste sostanze non è mai stata possibile all’interno degli ecocentri giacché tali sostanze – nella maggior parte dei casi utilizzate da liberi professionisti e aziende – devono essere smaltite dagli stessi utilizzatori e a loro spese.
Il fatto che qualche appassionato di bricolage smaltisca tali rifiuti per strada o nelle campagne attiene alla totale negligenza e inciviltà del singolo e non può di certo essere ascrivibile ad una mancanza né dell’Amministrazione né di Monteco.