SALVEMINI NON ACCETTA LA DECISIONE DEL TAR E FA ‘RICORSI’ AL CONSIGLIO DI STATO. ECCO LA SITUAZIONE, CON TEMPI E MODI, DELLA ‘PARTITA’ CHE SI GIOCA ORA A ROMA
(g.p.)______“L’amministrazione comunale è regolarmente al lavoro. La sentenza del Tar ha avuto effetti solo sul Consiglio e le Commissioni che ora hanno bisogno di una verifica nella loro composizione prima di adottare nuovi atti. Voglio per questo mandare un messaggio di tranquillità alla cittadinanza: a Palazzo Carafa non c’è alcun caos, né risulta tutto fermo. Al contrario, proprio perché sono estremamente chiari gli adempimenti ai quali siamo chiamati, l’amministrazione è impegnata ad assicurare la legittimità del proprio operato”.
Queste, pochi minuti fa, le parole del sindaco Carlo Salvemini, in un comunicato dell’ ufficio stampa del Comune, che così prosegue: “L’attività del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari invece – per effetto della sentenza del TAR – è prudenzialmente sospesa in attesa dell’esito dei ricorsi notificati al Consiglio di Stato. Fino a quando non verrà accordata la sospensiva cautelare o – in caso di respingimento – non si procederà alla proclamazione dei nuovi consiglieri, Consiglio e Commissioni non sono validamente costituiti. E gli atti da essi assunti sarebbero viziati di legittimità”.
Quindi, queste le scelte del Sindaco e della Sua ex maggioranza diventata minoranza, che non hanno accettato la decisione del Tar a loro avversa, e, come dicono nel comunicato di qui sopra, hanno fatto ricorsi, li hanno presentati questa mattina, al plurale, al Consiglio di Stato, uno chiedendo la sospensiva del provvedimento del Tar, che, come leccecronaca.it aveva anticipato mercoledì sera, ha validità immediata, fino al pronunciamento di merito del Consiglio di Stato stesso, tanto è vero che ieri, giovedì, le commissioni consiliari sono rimaste in sospeso, e non si capiva ancora bene la situazione; l’ altro sul merito della questione stessa.
Cruciali diventano ora i tempi.
Abbiamo cercato di definirli.
A leccecronaca.it da Roma, dal Consiglio di Stato, in linea generale hanno detto che un ricorso elettorale di sospensiva viene affrontato “subito”, cioè entro una settimana / dieci giorni, quello di merito, entro “un mese e mezzo, due”.
Così stanno le cose.
Quindi, checché ne dica il sindaco, c’è poco da stare tranquilli.
Questo significa quindi che consiglio comunale e commissioni consiliari non lavoreranno per una settimana, dieci giorni. Poi saranno riconvocati, sulla base dell’ esito della richiesta di sospensiva, quindi o con la nuova, o con la vecchia composizione, sempre, in entrambi i casi, in via provvisoria, mentre per avere il quadro definitivo della situazione politica leccese, bisognerà aspettare i primi di dicembre, insomma, prima di Natale.
E cosa ci sarà sotto l’ albero, nessuno al momento può dirlo: gli scenari sono molteplici e complessi.______
LA RICERCA nel nostro articolo dell’ altro ieri
https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/10/11/tar-le/