GLI STUDENTI CONTRO ‘SCUOLA LAVORO’
(Rdl)______NO ALL’ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Settanta le manifestazioni tenute oggi dagli studenti in tutta Italia, con questo slogan.
In Puglia, a Bari, dove erano in più di mille (nella foto): “Vogliamo un’alternanza di qualità e non vogliamo essere sfruttati”. I dati regionali, raccolti tramite questionari territoriali e sportelli SOS alternanza, a tal proposito sono allarmanti: più del 56% degli studenti dichiara di non essere soddisfatto del proprio percorso o perché organizzato male o perché totalmente estraneo al proprio percorso di studi. Il 97% di loro vorrebbe essere coinvolto nella decisione del percorso, il 78% dichiara che l’alternanza sottrae tempo alle ore curriculari, il 31% non è stato rimborsato delle spese sostenute.
leccecronaca.it la scorsa primavera anticipò la documentazione: riproponiamo il nostro articolo, nel link qui sotto
https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/03/29/alternanza-scuola-lavoro-e-schiavitu/
Si è svolto questa mattina un sit-in del Blocco Studentesco presso la sede centrale del liceo Virgilio-Redi a Lecce.
Motivo della protesta la tanto discussa alternanza scuola- lavoro, voluta dal governo Renzi nel 2015 e commentata dai ragazzi del fulmine cerchiato con uno striscione recante la scritta: “Dai call center al Mc Donald: è questo il futuro per noi studenti?”.
“Questa mattina abbiamo organizzato un sit-in contro questa ‘pagliacciata’ dell’alternanza scuola-lavoro – si legge nella nota diffusa dal movimento – perché troviamo inammissibile che gli studenti vengano sfruttati e considerati mano d’opera a costo zero mentre svolgono delle attività che dovrebbero essere complementari al loro percorso di studi”.
“L’alternanza dovrebbe essere un solido ponte che collega lo studente dal mondo scolastico al mondo del lavoro. Di fatto però uno studente su due dichiara di non aver svolto mansioni inerenti al proprio percorso di studi, su 16 grandi imprese 7 sono multinazionali straniere ( basti pensare al Mc Donald che in Italia da lavoro a 20.000 dipendenti e conta ben 10.000 ragazzi che fanno alternanza ), ed inoltre non vi sono le necessarie coperture assicurative né sono previsti rimborsi spesa di alcun genere”.
“Gli studenti – conclude la nota – devono tornare ad essere il cuore pulsante del sistema scolastico. Le attività scolastiche ed extrascolastiche devono essere modellate sulle esigenze dei ragazzi e devono essere complementari con il percorso di studi. Continueremo a protestare fino a quando la scuola non tornerà ad essere a misura di studente”.