ORA SONO DIVENTATI 154.000 EURO ALL’ANNO. ECCO SERVITO UN NUOVO AUMENTO DI STIPENDIO PER I DIRIGENTI SANITARI PUGLIESI ‘NOMINATI’ DA EMILIANO
(Rdl)______Il gruppo consigliare del M5S alla Regione Puglia ci manda il seguente comunicato. Il titolo, lo abbiamo fatto noi, dopo qualche ricerca di verifica, a beneficio dei CITTADINI CHE PAGANO UN TICKET SALATO, DOPO AVER ASPETTATO MESI PER UNA VISITA O UN ESAME, O CHE DEVONO RICORRERE AI PRIVATI, O RINUNCIARE ALLE CURE PER I COSTI ELEVATI. Ma il presidente/assessore premia i dirigenti, portando i loro stipendi a 154.000 euro all’ anno per un direttore generale e 123.000 per un direttore sanitario, o amministrativo : PREMIATI, MENTRE LA SANITA’ PUGLIESE RIMANE AGLI ULTIMI POSTI PER QUALITA’ ED EFFICIENZA. Il nuovo aumento è stato effettuato eliminando una precedente decurtazione del 10% calcolata per predenti disposizioni di legge______
Approvato oggi in I Commissione il DDL “Modifiche dell’art. 7, comma 2, della legge regionale 04/01/2011, n. 1” che disciplina il trattamento economico dei direttori generali, sanitari e amministrativi delle ASL. Si esprimono in merito i consiglieri del M5S Mario Conca e Antonella Laricchia.
“Abbiamo votato contro il ddl e ne riteniamo gravissima l’approvazione in Commissione. Ci chiediamo – incalzano i cinquestelle – come il centrodestra e centrosinistra spiegheranno ai pugliesi che si chiudono ospedali e si tagliano posti letto in nome del contenimento della spesa, però poi si trovano risorse per aumentare lo stipendio dei direttori generali delle ASL?
Se i tagli fatti finora – aggiungono – sono serviti per trovare nuove risorse, perché queste non sono state impiegate per potenziare la l’offerta sanitaria o ridurre ticket e superticket, come avevamo chiesto in una mozione bocciata in Consiglio Regionale?
Ribadiamo – continuano i pentastellati – che non siamo a priori contro gli aumenti di stipendio, ma questi per i direttori delle ASL così come per qualsiasi dirigente pubblico, devono essere legati al raggiungimento degli obiettivi. Invece gli obiettivi fissati sulla carta non si è ancora capito chi li deve valutare e con quali criteri: siamo rimasti al 6 politico.
Avremmo voluto che il Presidente Emiliano fosse oggi in Commissione in modo da potergli chiedere i dati che giustifichino questi aumenti, sempre che gli sia possibile con un sistema sanitario allo sbando e liste d’attesa infinite.
Se il problema legittimo è quello di ristabilire la corretta gerarchia di trattamento tra Direttori Generali e i direttori di struttura complessa e di distretto, si sarebbe potuto lasciare invariato lo stipendio dei DG, erogando a questi ultimi i premi già previsti dalla legge per il raggiungimento annuale degli obiettivi.
In questo modo – concludono – a trarre benefici sarebbero stati tutti i pugliesi”.
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