‘IL QUALUNQUISMO DI MICHELE EMILIANO’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere regionale di Fratelli d’ Italia Erio Congedo ci scrive______
Favorevole al referendum leghista ma anche al Masterplan per il Mezzogiorno e ai Patti per il Sud; al ruolo del Nord produttivo ed economicamente autonomo (“Non è più accettabile l’idea che il Nord sostenga totalmente il Mezzogiorno” – ottobre 2017) ma anche al ruolo del Mezzogiorno per la crescita dell’intero Paese (“Appare di tutta evidenza che ogni attenzione ritrovata sul Mezzogiorno è propedeutica alla crescita complessiva del Paese” – ottobre 2016).
Prima ancora, nel 2015, il governatore pugliese firmò il Decalogo per il Sud insieme a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, con i buoni propositi del rilancio del Mezzogiorno in tema di Sanità, Lavoro, Ambiente, Turismo, Infrastrutture. Michele Emiliano insomma porta avanti dalla Capitanata al Salento la sua politica dell’abbraccio a sinistra e a destra dell’arco costituzionale e, ad oggi, è perfino difficile tracciarne un indirizzo. L’intento di incarnare tutto e il contrario di tutto è l’unica definizione possibile attualmente, e l’elenco di dichiarazioni qualunquiste può essere integrato con la richiesta di equiparare nella sanità i “numeri” – 700 milioni di euro e 15.000 dipendenti in meno – della Puglia a quelli dell’Emilia Romagna (“Da Roma sfida ad armi impari tra nord e sud Italia e c’è chi gode nel dividere le regioni”- 18 giugno 2016) o, ancora, con l’attacco meridionalista a Claudio De Vincenti, Ministro della Coesione con lo sguardo poco rivolto al Mezzogiorno (“I governi italiani che hanno guardato al Sud sono pochissimi” – 25 giugno 2017).
Insomma, nella sua idea di politica pot-pourri buona per tutte le occasioni non solo continua a smentire se stesso, ma conferma la sua vocazione a guardare fuori dai confini regionali piuttosto che alla “sua” Puglia che dovrebbe governare, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
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