LA STORIA / LA CHIAMEREMO EMILIANA ?
(g.p.)______Al netto delle imprecisioni, delle esagerazioni e pure – almeno per il momento – delle polemiche, le cose stanno così. Questa mattina presto una donna alla trentaquattresima settimana di gravidanza si è presentata al pronto soccorso dell’ ospedale ‘Francesco Ferrari’ di Casarano (nella foto) in preda a dolori. E’ stata chiesta la consulenza della ginecologa di turno, la quale non ha ritenuto di ricoverarla e le ha consigliato di rivolgersi ad un ospedale dotato di neonatologia.
Già, perché da sabato 23 a Casarano non si nasce più. Almeno, in ospedale, cioè la quasi totalità delle nascite. Le mamme dovranno andare a Gallipoli, o in un altro ospedale del Salento, a partorire. Da Casarano i servizi di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria sono stati trasferiti a Gallipoli.
La chiusura, nonostante le proteste dei mesi scorsi, è stata decisa dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dall’ assessore alla sanità, Michele Emiliano, nell’ ambito del suo (loro) ‘piano di riordino ospedaliero’.
Nel frattempo, però, vaglielo a spiegare alla nascitura di ‘stamattina, che ha deciso di forzare i tempi, che cosa sia un piano di riordino ospedaliero, a che serva, a cosa sia funzionale.
Lei, si è impuntata, ha iniziato a spingere, e la madre ha partorito nei corridoi dell’ ospedale, mentre andava via, dopo la visita di consulenza, assistita – tengono a specificare dall’ Asl di Lecce, pur “riservandosi di approfondire ulteriormente le circostanze in cui si sono svolti i fatti” – dall’ ostetrica e dalla ginecologa, e dopo essere stata soccorsa da un addetto alla vigilanza.
Per le polemiche, che già stanno ovviamente montando, ulteriori precisazioni, smentite e contro smentite, commenti e contro commenti compresi, ci sarà tempo.
L’ unica cosa bella, di questa brutta storia di politica sanitaria, è che la neonata e la mamma fortunatamente stanno bene.
È vergognoso, è inaccettabile, e non possiamo assolutamente stare a guardare con le mani in mano. Nel 2017, a causa di una politica pasticciona e inadeguata, una mamma è stata costretta a partorire a pochi metri dall’ Ospedale Ferrari che non ha potuto aiutarla perché il reparto di riferimento sta per chiudere.
Il Riordino Ospedaliero pensato dalla Regione è l’ennesima prova di un ente che non funziona e cincischia sulla salute e sulla vita delle persone.
Fortunatamente la mamma, aiutata a partorire da una guardia giurata, e la sua bimba stanno bene, ma ci rendiamo conto di quello che sarebbe potuto succedere?
La situazione della sanità pugliese e in modo particolare della nostra provincia è allo sbando, e la vita delle persone che hanno bisogno di un supporto ospedaliero è veramente in pericolo. Qualcuno chiarisca le responsabilità in merito a quanto è accaduto, è il minimo che si possa fare. Successivamente si ripensi a questo assurdo Riordino.
Questa mattina c’è stata un’ ispezione dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni ambiente e sanità del comando provinciale di Lecce.
I militari hanno acquisito copia della cartella clinica della donna, e altri documenti, e hanno interrogato gli operatori sanitari in servizio ieri mattina.