‘ESILARANTE PERFORMANCE LECCESE DI MATTEO RENZI’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il dirigente nazionale di Forza Italia Paolo Pagliaro ci manda il seguente comunicato______
Dopo Grillo ecco un altro comico in giro per l’Italia. Renzi è venuto a Lecce usando il suo libro come “cavallo di Troia” ma l’obiettivo era solo uno: raccontare frottole in quantità industriale e mancare di rispetto ancora una volta al Salento.
È sempre in campagna elettorale il signore di Firenze che con tono sarcastico cerca di nascondere boria e irriverenza. Bluffa su tutto. Quando parla del Patto del Nazareno, che in realtà fu un’ipotesi di accordo sulle riforme costituzionali che sono di tutti e quindi devono essere studiate e scritte con l’apporto di tutti, racconta che fu sciolto a causa di una telefonata tra D’Alema e Berlusconi, senza dire che saltò per la sua maleducazione politica sull’elezione di Mattarella.
Sulle sue battute da comico da strapazzo possiamo stendere un velo pietoso ma non possiamo assolutamente tollerare l’atteggiamento provocatorio che usa quando parla di TAP; dopo aver svenduto il nostro territorio alle multinazionali, a chi manifesta contro il gasdotto, si arroga il diritto di fare la morale, proprio lui che vive in bilico tra bugie e interessi personali.
È vergognoso il suo atteggiamento, mette il dito in una ferita aperta che lui ha provocato. Afferma che non bisogna avere paura dei tubi perché sono dappertutto con una banalità unica, e sbaglia ancora parlando di politica energetica e di infrastrutture.
Il Salento è indietro è vero, lo diciamo da anni, ma soltanto per colpa delle scelte scellerate di Vendola prima ed Emiliano poi, e a livello nazionale per colpa dei Governi di centrosinistra votati da nessuno.
È bugiardo e dimentica che proprio pochi giorni fa Delrio, il genio che ha ridotto le province in stanze vuote, e Franceschini l’uomo che ha autorizzato le trivelle, hanno varato un piano di mobilità che taglia ancora una volta fuori il Salento. Poi parla del Frecciarossa che non arriva e propina TAP come l’opportunità, come opera indispensabile. Renzi, perché non parliamo dell’autostrada che si ferma a Bari, dell’alta velocità, di tutta la situazione trasporti, e di un’Italia che per i Governi di sinistra è sempre terminata a Bari?
Di questa visita dobbiamo dire grazie a Teresa Bellanova e a Dario Stefano che hanno voluto presentarci il libro delle favolette di Renzi.
E ringraziamo Renzi della promessa mantenuta: “Se perdo il referendum costituzionale lascio la politica”, ha perso ma ha detto “Il candidato premier sarà io”.
È una farsa continua ma ormai gli italiani lo conoscono.
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