CONCLUSO A VERNOLE IL PREMIO DON SANDRO DELL’ERA
di Raffaele Polo ______ L’amico Paolo Dimitri (cultore del griko e della musica classica, fan di Segovia) mi chiede un ‘pezzo’ a commento della manifestazione che si è tenuta a Vernole domenica sera, in onore di monsignor Dell’era. Lo facciamo con piacere anche se, nella stampa contemporanea, non è più in uso il commento post spettacolo, come era buona abitudine redigere negli anni del secolo scorso. Allora si aspettava con ansia il commento del bravo critico del momento che, ispirandosi al maestro Simoni ( padre di tutti i giornalisti di ‘cultura e spettacolo’)tesseva le lodi di questa o quella interprete, riservandosi qualche commento non particolarmente benevolo per aspetti di solito secondari della rappresentazione, nell’ottica di un giornalismo che non deve essere MAI completamente accondiscendente e positivo…
La Pro Loco di Vernole, col suo presidente, l’inossidabile Livio De Carlo, ha invece realizzato un ottimo spettacolo di musica classica, impreziosito dalle voci della soprano Lattante, del tenore Terrone e dalla maestria al pianoforte di Gabriele De Carlo.
Da segnalare, inoltre, l’assegnazione del premio al giovane fisarmonicista Bianco che ha stupito tutti con la magia di una fisarmonica che ha ‘parlato’ e colloquiato con gli attenti ascoltatori. Tutto bene, benissimo, anzi. Nonostante il vento che ha infastidito non poco gli artisti, divertendosi a scompigliare spartiti e chiome…
Ma la sostanza è stata la riscoperta della musica operistica e classica, spruzzata da un po’ di ‘napoletanità’, in onore del bravo Terrone, partenopeo DOC. Una organizzazione capillare, una scelta azzeccata degli interpreti ed una intrigante ambientazione fanno di questo ‘Premio’ il fiore all’occhiello della comunità vernolese e, diciamolo, dell’intero Salento. Un avvenimento di ottima levatura, meritevole di consensi e supporti.