SFUGGITO AD UN AGGUATO, IL GRANDE ACCUSATORE DELLA PRESUNTA CORRUZIONE DI MAZZETTE PER GLI APPALTI ALLA CENTRALE ENEL DI CERANO ADESSO HA PAURA

| 8 Settembre 2017 | 0 Comments

(g.m.)______La sua denuncia dette il via all’inchiesta della magistratura, su di un presunto giro di mazzette e favori relativi agli appalti, sfociata lo scorso maggio nell’ arresto di cinque fra dipendenti e funzionari della centrale Enel di Cerano.

Da allora, non ha preso pace. Tenta di farsi pagare forniture insolute, e per questo ha minacciato il suicidio con gesti eclatanti.

Ieri mattina, lo hanno preso a pistolettate.

Luigi Giuseppe Palma, 47 anni, di Monteroni, titolare di un’ azienda di asfalti, adesso ha paura.

Ha raccontato di essere stato minacciato, e ieri qualcuno ha tentato di ucciderlo.

L’ avvocato Francesca Conte, che lo segue, oggi lancia un monito: “Quanto ha dichiarato, rimane, e vale anche se non dovesse essere confermato”. Però, evidentemente, c’è chi crede in una ritrattazione, o vuole una vendetta.

Fatto sta che ieri mattina l’ auto su cui si spostava verso Lecce, da Lequile, in una strada periferica e isolata, è stata raggiunta da cinque colpi di pistola.

Lui ne ha perso il controllo, finendo nella campagna circostante, ma è uscito illeso, e senza essere stato raggiunto dai proiettili. Sull’ accaduto indagano i Carabinieri.

 

Category: Cronaca

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