PROPOSTE CHOC / ‘ITALIA NOSTRA’ CHIEDE L’ ABBATTIMENTO DELLA FONTANA – MOSTRO DI MELISSANO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il presidente dell’ Associazione Italia Nostra – Sud Salento Marcello Seclì ci manda copia della lettera spedita agli amministratori di Melissano______
La scrivente Associazione, presente ed operante da trent’anni nel territorio della pro-vincia di Lecce, è venuta a conoscenza che recentemente il Ministero per i Beni culturali ha inserito la Chiesa della Beata Vergine del Rosario di Melissano tra i beni sottoposti a tutela.
Nel prendere atto di tale provvedimento si ritiene doveroso porre all’attenzione delle SS.LL. in indirizzo la questione relativa al “manufatto” (definito fontana monumentale), posto al lato destro della matrice e costruito agli inizi degli anni 2000, che l’allora Sindaco volle “capoticamente” realizzare previo l’abbattimento di alcune abitazioni del centro storico.
E’ nota a tutti l’indignazione che quell’intervento ha destato nell’opinione pubblica salentina e nazionale tanto da far balzare agli “onori della cronaca” la città di Melissano per quell’assurdo “manufatto” meritatamente inserito nell’elenco dei “monumenti dell’orrore”; e’ altrettanto noto quanto la Sezione Sud Salento di Italia Nostra, negli anni in cui veniva realizzato tale “manufatto”, si sia adoperata (con documenti, manifestazioni, dibattiti, articoli sulla stampa, ecc.) per denunciare l’intervento, l’assurdità progettuale, lo sperpero di danaro pubblico e l’incontestabile violenza perpetrata alla facciata della Matrice.
Immediatamente dopo il suo completamente quel “manufatto”, più che svolgere le fun-zioni di una fontana (quasi richiamando – inconsapevolmente – la famosa opera di Marcel Duchamp) è diventata subito una vera e propria cloaca, ciò in ragione delle sue fattezze e per essere divenuto il “luogo ideale” dove i piccioni vanno a rilasciare i loro escrementi.
E’ doveroso rammentare che tale “manufatto” venne realizzato in maniera abusiva in quanto mancava l’autorizzazione della Soprintendenza ai monumenti, tant’è che la stessa (su input di Italia Nostra) ne ordinò la demolizione.
Senza entrare nel merito di altri aspetti procedurali e finanziari correlati alla realiz-zazione del “manufatto” (per i quali sarebbero stati commessi degli illeciti) la Sezione Sud Salento di Italia Nostra ritiene che sia giunto il momento per rimuovere quell’oscenità, sia in ragione dello scalpore che essa ha suscitato e – soprattutto – per la violenza perpetrata alla chiesa matrice che oggi vanta il sigillo del Ministero per i Beni culturali. Purtroppo, anche in questi giorni dei festeggiamenti patronali di S. Antonio, tale manufatto ha fatto “bella mostra” di se (tra la chiesa e la cassa armonica) con le sue incrostazioni e gli escrementi e – come se non esistesse – è stata utilizzata come supporto dei cartelloni pubblicitari.
A tal fine la Sezione Sud Salento di Italia Nostra intende proporre all’Amministrazione comunale l’avvio di un percorso finalizzato alla rimozione di detto “manufatto”, magari isti-tuendo un apposito Comitato (tecnico, istituzionale e culturale) che affianchi la civica ammi-nistrazione nell’individuazione delle azioni necessarie e delle soluzioni più appropriate per effettuare l’abbattimento, ciò senza incidere necessariamente sul bilancio comunale (già gravato anche dai costi di tale manufatto) e perché risultasse un momento pedagogico e di crescita culturale, civile e sociale della comunità di Melissano e salentina.
In attesa che tale percorso possa avviarsi si propone (quale operazione propedeutica) l’idea di impacchettare tale “manufatto” con un grande telo, a mo’ delle opere dell’artista bulgaro Christo, per coprirne momentaneamente la sconcezza e stimolare l’interesse e la curiosità nell’obiettivo di evitare che altri scempi come questo possano verificarsi.
A Sua Ecc.za il Vescovo Mons. Fernando Filograna e al Rev.mo Parroco Don Antonio Perrone l’invito ad intraprendere le iniziative più opportune ed efficaci perché sia ridata dignità alla matrice di Melissano vilipesa da quell’insensibilità e quell’incompetenza – a volte presenti anche nelle pubbliche amministrazioni – che vanno ad oltraggiare così pesantemente la storia, la cultura e l’identità dei nostri luoghi.
Alla Soprintendente Arch. Maria Piccarreta si rivolge l’appello perché, in relazione alle disposizioni in materia e nelle forme che risulteranno più appropriate, voglia favorire e soste-nere questo processo per far si che esso risulti realizzabile, condiviso ed efficace.
La Sezione Sud Salento di Italia Nostra, dichiarandosi disponibile ad offrire la propria collaborazione (nelle forme che saranno ritenute opportune) e restando in attesa di un Vs. gradito riscontro, invia distinti saluti.
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